E così capitò che nel 1975, alla festa per la liberazione di Lollo, dopo che a sorpresa i giudici l’avevano assolto con gli altri due compagni, andarono lo scrittore Alberto Moravia, i poeti Elio Pecora e Dario Bellezza, il pittore Mario Schifano.
«Quella festa me la ricordo bene - dice Ruggero Guarini, giornalista, che all’epoca era responsabile della cultura al “Messaggero” ed era un innocentista sfegatato - perché mi telefonarono Lanfranco Pace e Stefania Rossini e mi dissero: “Scusa, tu che conosci tanti intellettuali importanti, perché non ci aiuti a farla un po’ più allegra questa serata?” Io mi trascinai dietro Moravia, che aveva già settant’anni ed era il monumento vivente della intellighenzia di sinistra. Mi pare che venne pure Enzo Siciliano. E ci divertimmo, lo devo dire. Salvo che Moravia, quando si capì che quelli erano colpevoli, me lo rimproverò sempre. Mi diceva: “Guarini, ma che mi hai combinato quella sera!”. E però ci venne. Perché gli piaceva trescare con i giovani alla moda, rivoluzionari, estremisti». .......