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  1. #1
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    Predefinito Fascismo E Antifascismo

    In calce allego articolo di Maurizio Viroli che qualche anico mi ha fatto pervenire con l'intento di aprire una nuova discussione.

    Ora in vista di elezioni si ricomincia a parlare dei nefasti fatti delle ingiustizie perpretati dagli uni e dagli altri per "imbeccare" i giovani elettori.

    Furono pagine di "guerra civile" che ci squalificarono agli occhi di tutta l'umanità.

    Per me nessuno aveva ragione ma far passare per buoni o gli uni o gli altri e una sporca manovra.

    (Spiacente ma data l'inesperienza, non riesco ad allegare l'Articolo)
    Se qualcuno mi può aiutare...
    Ho salvato il file in formato doc.
    Grazie.
    Ciceruacchio

  2. #2
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    Predefinito

    ecco l'articolo:



    I RAGAZZI DI SALO'


    La pacificazione
    non si ottiene
    senza giustizia


    La proposta di legge che riconosce ai miliziani della Repubblica di
    Salò status di militari combattenti e li pone sul medesimo piano
    dei partigiani offende gravemente il piu' elementare senso di giustizia
    che impone, a chiunque abbia una coscienza morale, di non premiare
    chi opera o ha operato contro i veri diritti umani. Tali furono i
    miliziani della Repubblica di Salò che combattevano per resuscitare
    un regime che aveva tolto agli italiani la liberà e si era macchiato
    dei ripugnanti crimini in pieno ossequio alla politica del Terzo
    Reich. Nessun libro revisionista può cancellare questa semplice
    verità e dunque le legge in esame al Parlamento offende la coscienza
    morale di ogni persona che crede nella dignità umana.
    La legge ha inoltre un evidente significato di scherno: nell'anno in
    cui l'Italia celebra il sessantesimo anniversario della Liberazione,
    la maggioranza di governo approva una legge che sancisce
    solennemente che chi ha combattuto per la libertࠨa il medesimo
    valore di chi ha combattuto perche' L'Italia rimanesse serva. Le leggi
    non assegnano soltanto premi o sanzioni, ma esprimono valori e
    formano cultura. Il valore che questa legge esprime, e la cultura
    che vuole formare, che la Resistenza è stata una semplice guerra
    civile fra bande d'ugual valore. Un modo davvero ineccepibile di
    celebrare la Liberazione.
    Ognun vede infine che la legge in evidente contrasto con la nostra
    Costituzione, per fortuna ancora in vigore. Per lo spirito dei
    Costituenti e per i principi che la informano la nostra Costituzione
    esplicitamente antifascista, come del resto indica la XII norma
    finale che vieta la ricostituzione del disciolto partito fascista.
    Come pure la legge che riconosce dignità ai militari combattenti ai
    fascisti di Salò convivere con una Costituzione che ripudia il
    fascismo?
    Chi sostiene la legge invoca la pacificazione degli animi e
    l'unità nazionale. La pacificazione e l'unità nazionale sono beni
    preziosi, ma non si ottengono sacrificando la giustizia e la
    Costituzione. Al contrario, niente produce discordia e divisione
    quanto l'ingiustizia, e ancor più ingiustizia accompagnata dallo
    scherno.
    La verità che la legge acuirebbe, se approvata, rancori e divisioni.
    L'Italia largamente unita nella condanna del fascismo e
    nell'adesione ai principi della Resistenza. Tutti i sondaggi
    d'opinione sono concordi su questo, e il consenso degli italiani per
    l'opera del Presidente Ciampi ne è la prova ulteriore.
    Approvare quella legge vorrebbe dire offendere i sentimenti della
    maggioranza degli italiani, e dunque creare rancori e divisioni
    molto più di quelli che esistono oggi. Contro di essa ci sarebbe
    con tutta probabilità un referendum popolare abrogativo che aprirebbe
    contrasti profondi. D'altra parte una sinistra che lasciasse passare
    una simile legge tradirebbe la sua memoria storica e il suo progetto
    ideale e politico. Chi ha davvero a cuore la pacificazione delle
    coscienze e l'unità nazionale si adoperi per fermare quella legge.


    Maurizio Viroli
    Ciceruacchio

  3. #3
    laico progressista
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    Predefinito

    Concordo con l'articolo.
    La nostra repubblica si fonda sui valori della Resistenza. I partigiani sono da cinquant'anni gli eroi nazionali riconosciuti. A loro tributiamo ancora meriti e riconoscimenti, perché hanno liberato l'Italia dal totalitarismo mussoliniano consegnandoci la democrazia. Molti di loro sono stati padri costituenti, altri hanno significato per il Paese un esempio di virtù e di rigore ideale.
    La pacificazione dev'essere semplicemente una pacificazione, senza revisionismi. Nel momento in cui la destra post fascista approda ad uno status democratico e accetta di abbracciare senza remore questa tradizione, riconoscendo gli errori dei padri e del proprio passato, è pacificazione e basta. Non si riabilitano i repubblichini. Semplicemente, si può provare umana pietà e rispetto per i morti, si possono ammettere gli eccessi delle diffuse faide e vendette post-belliche, si possono censurare gli eccidi delle foibe. Ma il giudizio sulle scelte resta immutato, e dev'essere unanime, tanto più oggi che tutto l'arco parlamentare riconosce la validità (e non solo la vittoria) della democrazia.

    Non mi stupisce che la destra oggi voglia sottolineare le tragedie che hanno punteggiato la sua storia (dalle stesse foibe all'attentato ai fratelli Mattei). Ne ha il potere e il diritto. Ma questa può restare un'occasione per mettere in luce alcuni capitoli della storia lasciati in ombra, non certo per riabilitare qualcuno. La Repubblica di Salò resta l'ultimo residuo di vergogna del nostro primo novecento. E i fratelli Mattei restano due picchiatori fascisti vittime di una lotta ideologica che, agli albori dei Settanta, si praticava con la violenza. Da una parte e dall'altra.

  4. #4
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    Predefinito

    Amico Paolo,
    ritengo che tu abbia "centrato" quello che volevo dire.

    Le interperanze, sia da una parte che dall'altra, devono essere condannate.

    Non è esatto giustificarsi dando la colpa a chi sia stato il primo a scatenare l'odio.

    Rubo un luogo comune (e non so chi è il progenitore!)


    DEVE PREVALERE SEMPRE LA FORZA DELLA RAGIONE E NON LA RAGIONE DELLA FORZA.

    Ad Majora.
    Ciceruacchio

 

 

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