Mi sembra di capire che, al di là del sostanziale accordo dei vertici, da più parti nella base si stia digerendo male, per motivi diversi, il progetto denominato As.
Le spinte centrifughe mi sembrerebbero coinvolgere un po' tutti i movimenti, forse FN è la forza che fa trapelare meno all' esterno anche per una maggiore disciplina interna oggettivamente presente.
Certamente, gli accordi è più semplice farli ai vertici ma sono più produttivi se provengono da una spinta della base.
Certamente, sappiamo tutti che molte sono le cose che ci dividono. Questa è la storia della destra e del neofascismo italiani, che continua a svilupparsi da 60 anni su una serie di nodi non risolti e probabilmente non risolvibili proprio per la natura eterogenea delle forze che diedero vita al Fascismo stesso, da una parte, e per la complessità della Destra italiana, dall' altro.
Tuttavia, vediamo come già con una forza elettoralmente unita sia difficile farsi spazio in un sistema politico che tende (come tutti) ad autopreservarsi e ad escludere qualsiasi sostanziale novità che possa dargli fastidio.
Ridividerci in vari rivoli sarebbe politicamente suicida. Sia chiaro, l'opzione extraparlamentare è assolutamente rispettabile. Quello che non ha senso, a mio giudizio, è stare nel guado, ovvero pretendere di essere forze parlamentari e presentarsi alle elezioni non avendo uomini, struttura, mezzi, per farlo.
Allo stesso tempo, se le contraddizioni non possono essere superate (e non possono esserlo, a me pare chiaro), vanno in qualche modo congelate.
Ma non in nome del pressapochismo, come qualcuno vorrebbe, o di un italianissimo "volemose bene".
Vanno individutate 4-5 idee forza che uniscano e sulle quali si possa costruire un movimento politico che tenti di entrare nelle istituzioni per combattere da lì la propria battaglia.
Chi non riterrà di poter aderire, starà fuori, e da lì combatterà. Ciò che è politicamente improduttivo, è sprecare energie per stare, per l'appunto, in mezzo al guado.
4-5 idee forza, dicevo, che ad un tempo ci rappresentino e siano facilmente comunicabili agli elettori
-lotta all' immigrazione
-giustizia sociale (socialismo nazionale, se si preferisce)
-Europa (e opposizione ai tentativi di inquinamento della stessa, vedi Turchia e Israele)
potrebbero essere un inizio.
Se non ci sono i presupposti per un unico partito (ed è probabile che al momento non vi siano), una confederazione potrebbe già andare bene.
Ma una confederazione che individui nel proprio patto federativo i punti intorno ai quali condurre l'azione politica comune, per lasciare semmai all' approfondimento interno dei vari partiti le tematiche che dovranno inevitabilmente rimanere fuori.
Finchè non si procederà in questo senso, i dubbi di tanti continueranno a riprodursi in maniera esponenziale.