Mt 23,26-29


Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli dicendo: "Prendete e mangiate: questo è il mio corpo. Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: "Bevetene tutti, perchè questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti in remissione dei peccati. Io vi dico che da oggi non berrò più il frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò di nuovo con voi nel regno del Padre mio.



Questo è il mio corpo

Il pane: è il nutrimento per eccellenza, riconosciuto come dono di Dio. Richiama la liberazione rivissuta nella Pasqua ebraica, e insieme la provvidenza di Dio per il suo popolo nel deserto (la manna) e nella terra (il grano).
Il culmine del dono di Dio che accompagna l'esistenza del suo popolo è Gesù, il Figlio di Dio che si fa carne.
Il pane è dunque l'intera persona di Gesù, il suo aspetto visibile, incontrabile, la sua natura umana. Il suo corpo appunto, che sottolinea la totalità del dono di Gesù.
Simbolo del corpo è il pane, di cui nutrirsi perchè Gesù lascia in esso il legame indissolubile con la vita di Dio. Nel segno che permane nel "vecchio mondo"'è realmente il "nuovo".

Questo è il mio sangue

Il sangue: è il simbolo della vita. Per questo è usato nei sacrifici: il sangue dell'animale è offerto a Dio, come segno di riconoscimento che la vita dipende da lui: Israele si asteneva da mangiare e bere sangue (Gen 9,4 - At 15,20), perchè Dio dispone della vita.
Il sangue della alleanza: il sangue dell'animale, segno della vita, è sparso sull'altare, simbolo di Dio, e parte spruzzato sul popolo. Segno che ora Dio e il popolo sono uniti nella stessa vita (Es. 24). Il sangue allude alla morte violenta di Gesù.
Simbolo del sangue diventa il vino, di cui abbeverarsi, perchè Gesù lascia in esso il legame indissolubile con la vita di Dio. Nel segno che permane nel "vecchio mondo" c'è realmente il "nuovo".

Versato per molti

"Molti" non significa "non tutti"; in ebraico questa parola (rabbim) significa più correttamente le moltitiudini, cioè proprio "per tutti". I cristiani non ebrei trascrissero "per voi" e/o "per tutti" queste parole di Gesù (1 Cor 11; Lc 22).
Il rimando al "Carme del Servo" di Isaia (Is 53,11.12a; anche 54,12), in cui è impressionante la somiglianza del protagonista con il Cristo della passione.

In remissione dei peccati

Gesù realizza quella antica profezia per cui Dio avebbe mandato un salvatore ad Isarele che sarebbe stato vittima espiatoria dei peccati.
Nella Bibbia "rito di espiazione" (vedi Lc 16) significa che Dio stesso dà il sangue (=vita) per rinvigorire, ridare forza ad una alleanza che era venuta meno a causa del peccato. "Vittima espiatoria" non significa certo che qualcuno deve pur pagare per l'ira di Dio a causa dei peccati....