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  1. #1
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    Predefinito VERGOGNE DI REGIME: Segreto di Stato sulle residenze di Berlusconi

    Porte sbarrate ad eventuali richieste di ispezione. Non solo Villa Certosa, ma anche tutte le altre residenze del presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, nonchè quelle dei suoi famigliari, sono soggette al segreto di Stato. Porte sbarrate dunque ad eventuali richieste di ispezione da parte di procure della repubblica. E' quanto prevede un decreto del ministero dell'interno datato 6 maggio 2004 che adduce motivi di segretezza legati all'interesse nazionale. E' di ieri 18 febbraio 2005 la notizia che appunto non solo Villa Certosa è soggetta al segreto di Stato ma anche tutte le altre residenze sparse sul territorio italiano, Arcore, Macherio ecc.. Anche per i diretti collaboratori di Berlusconi e dei suoi famigliari è esteso il segreto di Stato.
    La memoria in questo caso corre ai regimi totalitari: Fidel Castro a Cuba, Putin in Russia, Hitler e Mussolini.
    Vergogna di regime, non ci sono casi analoghi nella storia italiana del dopoguerra!!!!
    Avete per caso sentito qualche leghista indignarsi per questo decreto? Ricordo un tizio che diceva che il nano pelato era il mafioso di Arcore...chissà forse aveva ragione...ora lo stesso tizio lo ringrazia per averlo fatto passare alla storia.
    RIPETO QUESTA VICENDA E' VERGOGNOSA!!!!!
    vi supplico siate sempre indignati!!!!

  2. #2
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    Predefinito Re: VERGOGNE DI REGIME: Segreto di Stato sulle residenze di Berlusconi

    In origine postato da rosannasapori
    Porte sbarrate ad eventuali richieste di ispezione. Non solo Villa Certosa, ma anche tutte le altre residenze del presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, nonchè quelle dei suoi famigliari, sono soggette al segreto di Stato. Porte sbarrate dunque ad eventuali richieste di ispezione da parte di procure della repubblica. E' quanto prevede un decreto del ministero dell'interno datato 6 maggio 2004 che adduce motivi di segretezza legati all'interesse nazionale. E' di ieri 18 febbraio 2005 la notizia che appunto non solo Villa Certosa è soggetta al segreto di Stato ma anche tutte le altre residenze sparse sul territorio italiano, Arcore, Macherio ecc.. Anche per i diretti collaboratori di Berlusconi e dei suoi famigliari è esteso il segreto di Stato.
    La memoria in questo caso corre ai regimi totalitari: Fidel Castro a Cuba, Putin in Russia, Hitler e Mussolini.
    Vergogna di regime, non ci sono casi analoghi nella storia italiana del dopoguerra!!!!
    Avete per caso sentito qualche leghista indignarsi per questo decreto? Ricordo un tizio che diceva che il nano pelato era il mafioso di Arcore...chissà forse aveva ragione...ora lo stesso tizio lo ringrazia per averlo fatto passare alla storia.
    RIPETO QUESTA VICENDA E' VERGOGNOSA!!!!!
    vi supplico siate sempre indignati!!!!
    Sei (complimenti) una vera proffesionista ,stavo cercando di dire la mia sul segreto di arcore ,ma senzaltro il tuo è più esaustivo .complimenti .

  3. #3
    Sposo di Teodolinda
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    Insubria: futura terra deislaminizzata
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    Predefinito

    E' una vergogna. Non vedo l'ora che questo personaggio venga spedito a casa anzi in galera. Tra l'altro, è notizia di oggi, che per lui e molti dei suoi "uomini" si avvicina l'ennesimo rinvio a giudizio per falso in bilancio, frode fiscale e appropriazione indebita.
    Oltre a chiedermi cosa ci faccia ancora la Lega in compagnia di cotal pessimi figuri a conferma che oggi stiamo vivendo in un vero e proprio regime vi sottopongo un articolo che sottolinea la mancata diretta della RAI alla manifestazione pro Sgrena di oggi.
    Si può anche non essere d'accordo con una particolare protesta ma un servizio pubblico pagato coi nostri soldi ha il DOVERE di dare il sacrosanto spazio ad una mobilitazione del genere.
    Solo una dittatura nega la diffusione di notizie e proteste non in linea col suo dettato. Una democrazia per essere tale ha il dovere di dare spazio in egual misura a tutte le voci. La Lega questo dovrebbe saperlo bene visto che, lei per prima, è stata oggetto di censure di ogni tipo. Ma si sa: chi va con lo zoppo.....

    A seguire la manifestazione di domani solo "La7" e "Sky"
    Il Tg3 contro Cattaneo: "Un comportamento indegno"
    Sgrena, Rai nella bufera
    per la mancata diretta
    In serata Viale Mazzini corregge il tiro e concede uno speciale

    Flavio Cattaneo
    ROMA - Rai nella bufera per il caso Giuliana Sgrena. Sotto accusa la decisione dell'azienda di non coprire con la diretta televisiva la manifestazione di domani a Roma per la liberazione della giornalista del Manifesto rapita in Iraq. Oltre alle proteste politiche e del compagno di Giuliana, si leva durissima la voce del comitato di redazione del Tg3 che parla di "comportamento indegno" dei vertici dell'azienda. Alla fine di una giornata di polemiche, Viale Mazzini ha deciso di ampliare lo spazio informativo dedicato alla manifestazione. Non la diretta completa - che sarà assicurata dal Gr e da Rainews 24 - ma 20 minuti comlessivi in più in due edizioni del Tg3 e uno Speciale primo piano del Tg3, in onda dalle 17,25 alle 18,10 con collegamenti con la manifestazione e ospiti in studio per commentare in diretta l'evento.

    L'ultima offerta dei vertici di Viale Mazzini è arrivata alla fine di un lungo braccio di ferro sostenuto soprattutto dal Tg3 con un comunicato del comitato di redazione a metà pomeriggio: "Siamo indignati per la totale mancanza di sensibilità e inadeguatezza dei vertici della Rai che per la diretta della manifestazione di domani, a favore della liberazione della collega Giuliana Sgrena, hanno deciso che quindici minuti sono più che sufficienti".

    "E' indegno questo comportamento della direzione aziendale che offre briciole di minuti adducendo motivi burocratici e ritenendo che una corsa campestre sia più importante di un avvenimento su cui sono puntati gli occhi del mondo nella speranza che Giuliana Sgrena torni presto tra noi".

    "Caro direttore generale - conclude la nota rivolgendosi a Flavio Cattaneo - che cos'è per te il servizio pubblico, quanto vale ai tuoi occhi la mobilitazione di massa, quanto vale la preoccupazione di tutta Italia per questa drammatica vicenda?".

    Diverso il punto di vista dell'azienda che risponde con la prima concessione: la prevista edizione del Tg3 delle 14,20 - sottolinea una nota di Viale Mazzini - si allungherà di ulteriori cinque minuti rispetto alla durata normale. Inoltre la finestra informativa delle 17,25, sempre a cura del Tg3, si prolungherà fino alle 17,40. "Questo - spiega la Rai - in un pomeriggio denso di appuntamenti sportivi in diretta che, anche per i contratti stipulati, non possono essere spostati o annullati".

    Ma le polemiche non si placano. Amaro il commento di Pier Scolari, compagno di Giuliana Sgrena: "La diretta della manifestazione la dà il servizio pubblico: La7, Sky e Rainews 24. Quello è il vero servizio pubblico... Gli altri, appaltati al presidente del Consiglio, certo non lo sono".

    La "Rai di Cattaneo" brilla per assenza, è invece il commento di Giuseppe Giulietti, capogruppo Ds in commissione di Vigilanza Rai. "Le principali radio e TV d'Europa e d'Italia racconteranno questo straordinario evento. Spiace constatare che, per l'ennesima volta, almeno finora, manca all'appello il servizio pubblico di Cattaneo".

    In serata, la seconda concessione dell'azienda: lo speciale di 45 minuti a partire dalle 17,25. Ma in serata Roberto Natale, segretario Usigrai, attacca ancora l'azienda: "Con tre reti generaliste a disposizione, questa Rai ha avuto bisogno di una giornata di polemiche per assegnare al Tg3 uno spazio in diretta di durata non ridicola. Ringraziamo i colleghi che domani, al Tg3, a RaiNews 24, al Giornale Radio e nelle altre testate saranno impegnati a seguire la manifestazione per Giuliana Sgrena. Non ringraziamo invece un vertice aziendale che ancora una volta lascia ad altre emittenti il compito di svolgere il ruolo di servizio pubblico".
    (18 febbraio 2005)

  4. #4
    Ospite

    Predefinito

    In origine postato da Autari
    E' una vergogna. Non vedo l'ora che questo personaggio venga spedito a casa anzi in galera. Tra l'altro, è notizia di oggi, che per lui e molti dei suoi "uomini" si avvicina l'ennesimo rinvio a giudizio per falso in bilancio, frode fiscale e appropriazione indebita.
    Oltre a chiedermi cosa ci faccia ancora la Lega in compagnia di cotal pessimi figuri a conferma che oggi stiamo vivendo in un vero e proprio regime vi sottopongo un articolo che sottolinea la mancata diretta della RAI alla manifestazione pro Sgrena di oggi.
    Si può anche non essere d'accordo con una particolare protesta ma un servizio pubblico pagato coi nostri soldi ha il DOVERE di dare il sacrosanto spazio ad una mobilitazione del genere.
    Solo una dittatura nega la diffusione di notizie e proteste non in linea col suo dettato. Una democrazia per essere tale ha il dovere di dare spazio in egual misura a tutte le voci. La Lega questo dovrebbe saperlo bene visto che, lei per prima, è stata oggetto di censure di ogni tipo. Ma si sa: chi va con lo zoppo.....

    A seguire la manifestazione di domani solo "La7" e "Sky"
    Il Tg3 contro Cattaneo: "Un comportamento indegno"
    Sgrena, Rai nella bufera
    per la mancata diretta
    In serata Viale Mazzini corregge il tiro e concede uno speciale

    Flavio Cattaneo
    ROMA - Rai nella bufera per il caso Giuliana Sgrena. Sotto accusa la decisione dell'azienda di non coprire con la diretta televisiva la manifestazione di domani a Roma per la liberazione della giornalista del Manifesto rapita in Iraq. Oltre alle proteste politiche e del compagno di Giuliana, si leva durissima la voce del comitato di redazione del Tg3 che parla di "comportamento indegno" dei vertici dell'azienda. Alla fine di una giornata di polemiche, Viale Mazzini ha deciso di ampliare lo spazio informativo dedicato alla manifestazione. Non la diretta completa - che sarà assicurata dal Gr e da Rainews 24 - ma 20 minuti comlessivi in più in due edizioni del Tg3 e uno Speciale primo piano del Tg3, in onda dalle 17,25 alle 18,10 con collegamenti con la manifestazione e ospiti in studio per commentare in diretta l'evento.

    L'ultima offerta dei vertici di Viale Mazzini è arrivata alla fine di un lungo braccio di ferro sostenuto soprattutto dal Tg3 con un comunicato del comitato di redazione a metà pomeriggio: "Siamo indignati per la totale mancanza di sensibilità e inadeguatezza dei vertici della Rai che per la diretta della manifestazione di domani, a favore della liberazione della collega Giuliana Sgrena, hanno deciso che quindici minuti sono più che sufficienti".

    "E' indegno questo comportamento della direzione aziendale che offre briciole di minuti adducendo motivi burocratici e ritenendo che una corsa campestre sia più importante di un avvenimento su cui sono puntati gli occhi del mondo nella speranza che Giuliana Sgrena torni presto tra noi".

    "Caro direttore generale - conclude la nota rivolgendosi a Flavio Cattaneo - che cos'è per te il servizio pubblico, quanto vale ai tuoi occhi la mobilitazione di massa, quanto vale la preoccupazione di tutta Italia per questa drammatica vicenda?".

    Diverso il punto di vista dell'azienda che risponde con la prima concessione: la prevista edizione del Tg3 delle 14,20 - sottolinea una nota di Viale Mazzini - si allungherà di ulteriori cinque minuti rispetto alla durata normale. Inoltre la finestra informativa delle 17,25, sempre a cura del Tg3, si prolungherà fino alle 17,40. "Questo - spiega la Rai - in un pomeriggio denso di appuntamenti sportivi in diretta che, anche per i contratti stipulati, non possono essere spostati o annullati".

    Ma le polemiche non si placano. Amaro il commento di Pier Scolari, compagno di Giuliana Sgrena: "La diretta della manifestazione la dà il servizio pubblico: La7, Sky e Rainews 24. Quello è il vero servizio pubblico... Gli altri, appaltati al presidente del Consiglio, certo non lo sono".

    La "Rai di Cattaneo" brilla per assenza, è invece il commento di Giuseppe Giulietti, capogruppo Ds in commissione di Vigilanza Rai. "Le principali radio e TV d'Europa e d'Italia racconteranno questo straordinario evento. Spiace constatare che, per l'ennesima volta, almeno finora, manca all'appello il servizio pubblico di Cattaneo".

    In serata, la seconda concessione dell'azienda: lo speciale di 45 minuti a partire dalle 17,25. Ma in serata Roberto Natale, segretario Usigrai, attacca ancora l'azienda: "Con tre reti generaliste a disposizione, questa Rai ha avuto bisogno di una giornata di polemiche per assegnare al Tg3 uno spazio in diretta di durata non ridicola. Ringraziamo i colleghi che domani, al Tg3, a RaiNews 24, al Giornale Radio e nelle altre testate saranno impegnati a seguire la manifestazione per Giuliana Sgrena. Non ringraziamo invece un vertice aziendale che ancora una volta lascia ad altre emittenti il compito di svolgere il ruolo di servizio pubblico".
    (18 febbraio 2005)
    E LA LEGA NON FA ALTRO CHE COPRIRLO...IO MANDEREI A CASA ANCHE TUTTI I LEGHISTI

  5. #5
    email non funzionante
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    Per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni circostanza, ma mai in ogni circostanza e in ogni epoca si potrà avere la libertà senza la lotta!
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    hai finito di rompere i coglioni?

  6. #6
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    Predefinito

    In origine postato da Nanths
    hai finito di rompere i coglioni?
    ben detto! non capisco perchè si cominci un argomento e si finisce su di un'altro! Ho postato la questione del decreto del 6 maggio 2004. Per favore la diretta rai negata non c'entra niente.
    Scusate, ma un po' di ordine non farebbe male

  7. #7
    Ospite

    Predefinito

    In origine postato da Nanths
    hai finito di rompere i coglioni?
    Dici a me ? Allora il vostro Berluschino non si può proprio toccare !

  8. #8
    Ospite

    Predefinito

    In origine postato da rosannasapori
    ben detto! non capisco perchè si cominci un argomento e si finisce su di un'altro! Ho postato la questione del decreto del 6 maggio 2004. Per favore la diretta rai negata non c'entra niente.
    Scusate, ma un po' di ordine non farebbe male
    Adesso si capiscono molte cose su di te Rosanna....

  9. #9
    Ospite

    Predefinito Re: VERGOGNE DI REGIME: Segreto di Stato sulle residenze di Berlusconi

    In origine postato da rosannasapori
    Porte sbarrate ad eventuali richieste di ispezione. Non solo Villa Certosa, ma anche tutte le altre residenze del presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, nonchè quelle dei suoi famigliari, sono soggette al segreto di Stato. Porte sbarrate dunque ad eventuali richieste di ispezione da parte di procure della repubblica. E' quanto prevede un decreto del ministero dell'interno datato 6 maggio 2004 che adduce motivi di segretezza legati all'interesse nazionale. E' di ieri 18 febbraio 2005 la notizia che appunto non solo Villa Certosa è soggetta al segreto di Stato ma anche tutte le altre residenze sparse sul territorio italiano, Arcore, Macherio ecc.. Anche per i diretti collaboratori di Berlusconi e dei suoi famigliari è esteso il segreto di Stato.
    La memoria in questo caso corre ai regimi totalitari: Fidel Castro a Cuba, Putin in Russia, Hitler e Mussolini.
    Vergogna di regime, non ci sono casi analoghi nella storia italiana del dopoguerra!!!!
    Avete per caso sentito qualche leghista indignarsi per questo decreto? Ricordo un tizio che diceva che il nano pelato era il mafioso di Arcore...chissà forse aveva ragione...ora lo stesso tizio lo ringrazia per averlo fatto passare alla storia.
    RIPETO QUESTA VICENDA E' VERGOGNOSA!!!!!
    vi supplico siate sempre indignati!!!!

    Ma non l'hai capito ancora che il signor Berlusca è andato al governo per fare i propri porci comodi ?
    Ma tu ti indigni solo adesso ? I leghisti non dicono nulla ?
    E poi hai pure il coraggio di darmi del rompicoglioni....

  10. #10
    Ospite

    Predefinito

    In origine postato da Nanths
    hai finito di rompere i coglioni?
    CHIDI IL MIO ACCOUNT SE SECONDO TE HAI IL CORAGGIO

 

 
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