Centrosinistra. La riunione dei segretari di partito
Oggi il vertice col Psd'Az L'Uds resta in lista d'attesa
Il connubio col Psd'Az è un fatto naturale, come convolare a nozze dopo un lungo e comprovato fidanzamento. Non altrettanto per l'Uds di Mario Floris. Ma la trattativa è aperta, e questa mattina i segretari dei partiti della coalizione di governo, coordinati dal presidente della Regione, Renato Soru, si incontreranno per parlare di strategie, candidature, alleanze. E anche di Uds. Al tavolo ci sarà una sedia in più, quella dedicata al segretario nazionale dei sardisti, Giacomo Sanna. «Col Psd'Az è stato come un ricongiungerci dopo una lunga separazione», spiega Giulio Calvisi, segretario dei Ds. «La mancata stipula con il Partito sardo, nelle passate elezioni regionali, è stata vissuta con rimpianto sia dalla maggior parte degli elettori del centrosinistra che, sono convinto, anche da molti sardisti. Senza entrare nel merito delle scelte politiche di allora, quello sarebbe stato un patto importante», riconosce Calvisi. «Il discorso con Mario Floris è molto diverso, va studiato e al momento siamo solo a una dichiarazione di intenti». Che i Ds, come tutto il centrosinistra, «ha il dovere di prendere in considerazione. Poi vedremo se ci saranno passi ulteriori». Ovvero se oltre alle intenzioni ci saranno anche richieste ufficiali. «Nel vertice di domani (questa mattina, ndr) faremo una ricognizione a tutto campo su alleanze, programmi ed eventuali criteri per individuare le candidature. E parleremo naturalmente anche di Uds e di quanto è emerso nei loro congressi». Gli aspetti da chiarire restano ancora tanti. Primo fra tutti il gradimento da parte di alcuni partiti della coalizione. L'Udeur e Sardegna Insieme qualche dubbio l'hanno già avanzato. Per il segretario Calvisi è fondamentale il grado di coesione che deve avere l'alleanza. «Deve essere assicurato un livello molto alto di condivisione dei programmi, accettazione delle candidature e unità delle proposte. Noi non siamo un cartello elettorale», conclude Calvisi. «Ma un'alleanza strategia. Come strategico è l'accordo fatto con i sardisti, che riguarda non un impegno momentaneo ma di lunga data, comprese le politiche del 2006». E su questo lo stesso coordinatore regionale della Margherita Antonello Soro non ha avuto dubbi. «Il possibile allargamento all'Uds va discusso con tutta la coalizione e comunque deve essere impostato su programmi e a tutti i livelli. L'Uds non può entrare nel centrosinistra e poi governare in alcuni Comuni o Province con il centrodestra», aveva detto. Le avances più volte fatte dal leader dell'Uds, dunque, non cadono nel vuoto. La volontà di allargare la coalizione è grande, ma al momento non sembra esserci il pass pronto per aprire le porte. Certamente nessuna preclusione, nessun pregiudizio tale da cestinare la proposta prima ancora di leggerla. E di fase interlocutoria parla anche Emidio Casula, segretario dello Sdi. «È presto, non c'è nulla di ufficiale, quando l'Uds farà la sua proposta allora valuteremo. Comunque bisogna discutere e valutare bene cosa può significare l'ingresso dell'Uds nella coalizione». Allargamento possibile, dunque anche se la strada è ancora tutta da costruire. «Nelle precedenti elezioni», racconta Casula, «stavamo per chiudere l'accordo con l'Uds. Che poi però ha fatto una scelta politica diversa. Il discorso in teoria sarebbe anche facile da riattivare. Ritrovarsi con chi fa politica, è sempre possibile. Al tavolo di questa mattina il Psd'Az ci sarà. L'Uds resta in sala d'attesa. «Faremo un ragionamento con tutta la coalizione», conclude il segretario dello Sdi. Che avverte: «Vediamo quali sono i problemi, se hanno richieste e cosa c'è dietro questo voler entrare nel centrosinistra». (r. r.)