LA PADANIA di oggi
«Solo noi della Lega difendiamo l’Italia in Europa»
«È vergognoso che tocchi a noi della Lega Nord, accusati, spesso a sproposito, di non essere dei “buoni italiani”, dover difendere la dignità di un Paese, che comprende anche la Padania, che viene continuamente svillaneggiato dai capataz dell’Europa ladrona»: è il capodelegazione del Carroccio al Parlamento europeo, Mario Borghezio, che ieri ha presentato sia al Consiglio sia alla Commissione un’interrogazione riguardante la scarsa considerazione che viene data a Bruxelles alla lingua italiana - e di riflesso - al nostro Paese.
«L’esclusione della lingua italiana - scrive Borghezio nell’interrogazione - da tutte le conferenze-stampa dei commissari europei, con la sola eccezione di quelle del mercoledì, costituisce un’illegittima soppressione dell’uso della lingua di uno della Paesi fondatori dell’Unione Europea. A ciò si aggiunge il grave fatto che molti commissari avrebbero deciso di escludere i portavoce italiani. La politica linguistica ha conseguenze dirette anche sui rapporti commerciali di un Paese e, evidentemente, l’esclusione della lingua italiana rappresenta una "deminutio" della considerazione politica, culturale ed economica del medesimo». L’eurodeputato leghista chiede «se non si ritenga doversi garantire l’uso della lingua italiana in tutte le conferenze-stampa dei Commissari europei e la presenza di portavoce italofoni».
«L’arroganza e la boria - ci riferisce Borghezio - con cui i boss politici di Bruxelles trattano il nostro Paese deve finire. C’è da domandarsi quanto questo danno enorme alla nostra immagine sul piano politico si rifletta anche sul piano economico, considerato il fatto che l’esportazione dei nostri prodotti è strettamente legata alla nostra immagine. È incredibile che questo avvenga mentre al vertice del nostro governo c’è un presidente del Consiglio che ha sempre avuto l’orgoglio di sostenere, giustamente, l’immagine di un Paese che produce. C’è da domandarsi a che cosa è dovuto questo atteggiamento dell’Europa. La risposta è molto semplice: a Bruxelles siamo considerati come la cenerentola dell’Europa e di questo dobbiamo dire grazie a chi, fino a poco tempo fa, ha rappresentato anche ai massimi livelli il nostro Paese in Europa. Questo qualcuno ha un nome e un cognome, ed è Romano Prodi».
«Adesso - conclude il capodelegazione della Lega - dobbiamo dire di essere i soli a difendere l’immagine dell’Italia, del resto così facendo difendiamo anche gli interessi della Padania, che per ora fa parte dell’Italia».
Oltre a quella di ieri, l’on. Borghezio ha presentato altre interrogazioni in cui vengono denunciate le discriminazioni di cui il nostro Paese è vittima, in questi casi riferiti alle nomine dei funzionari al vertice: «La nuova Commissione - aveva chiesto Borghezio dopo l’insediamento di Barroso - ha, di recente, nominato ben sei portavoce francesi, cinque tedeschi, cinque britannici e nessun portavoce italiano».
L’eurodeputato chiedeva, quindi, se corrispondesse al vero la notizia che le tali importanti assunzioni siano state effettuate senza nemmeno aver pubblicizzato in Italia l’avviso che la Commissione europea ricercava professionisti della comunicazione per tale importante ruolo e se non si ritenga che tale singolare procedura danneggi pesantemente il ruolo e l’immagine dell’Italia.
Inoltre, in un’altra interrogazione ancora, Borghezio aveva chiesto se «la presenza di dirigenti e funzionari italiani nei ruoli direttivi della Commissione europea risulta essere, rispetto al ruolo politico-economico dell´Italia, molto inferiore a quella degli altri Paesi membri. A titolo esemplificativo, mentre la Francia conta cinque direttori generali, il Regno Unito quattro e la Germania sei, l´Italia può contare soltanto su tre direttori generali (Dg soc informazione, Dg sviluppo, Servizio interpreti)».
Borghezio aveva chiesto di sapere quale sia l’esatta percentuale dei funzionari italiani di categoria A rispetto a Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna e, in particolare, quella dei funzionari italiani ai gradi apicali della categoria A (A 16, A15, A 14 e A 13).
«L’Europa - aveva commentato allora Borghezio - ci tratta un po´ da mandolinisti: uscieri e impiegati di concetto (e baristi) a go-go, dirigenti e alti funzionari, dai quali dipendono le politiche economiche e sociali che incidono sul nostro futuro, con il contagocce...».
Mi sembra un po' ipocrita che la lega critichi l'Europa
perche' dice cose sull'itaglia che la Lega stessa diceva
fino a 5 anni fa... se l'itaglia e' cosi' importante,
perche' volevamo staccarcene? qualcuno se lo ricorda ancora?