P R E V I S IO N I L'ISTITUTO EUROMEDIA RESEARCH
Del 2,7% accreditato, lo 0,9 passerebbe col centrodestra
di BARBARA ROMANO
ROMA - Che Marco Pannella decida o no di entrare nell'Unione, una cosa è certa fin da ora: non tutti sono disposti a seguirlo. Un terzo dei suoi eléttori, infatti, alle Regionali passerebbe al centrodestra, che guadagnerebbe comunque uno 0,9% dall'alleanza dei Radicali con il centrosinistra. È questa la dote che Pannella - saltato 1 accordo con la Cdl - regalerebbe a Berlusconi, secondo i calcoli dei sondaggisti basati sull'attuale peso elettorale del partito di Emma Bonino. Pur variando le loro previsioni sull'impatto che l'eventuale alleanza con l'Unione avrebbe alle urne sulla Cdl, sono tutti concordi nell'attribuire ai Radicali un valore elettorale che oscilla tra i due e i tre punti percentuali.
«Se i Radicali sigleranno il patto con Prodi, un terzo dei loro elettori si sposterà verso la Cdl», prevede Alessandra Ghisleri, di Euromedia Research, «mentre i restanti due terzi voteranno l'Unione». Se un terzo «equivale allo 0,9%», per Ghisleri, che attribuisce ai Radicali un,peso elettorale del due-tre per cento, dai calcoli di Nicola Piepoli, invece, viene fuori «un mezzo punto percentuale: Tutti i voti», spiega, «che si prenderà la Mussolini, se Pannella si mette con Prodi». Un impatto negativo,insomma, l'accordo con i Radicali ce l'avrebbe sul centrosinistra. Ma, per il "nonno" dei sondaggisti d'Italia, non sarebbe il Cavaliere a ricavarne i frutti, bensì la Nipote, che lui definisce «una radicale di destra». Per questo «sarà lei a raccogliere tutti quelli che votano Pannella ma non darebbero mai il voto a Prodi», spiega l'opinionista, che una sua idea su come andrà a finire ce l'ha. Il teorema Piepoli suona così: «I Radicali vogliono rimanere Radicali liberi, non sono animali di destra né di sinistra, ma animali da antisistema, per cui se ne andranno per la loro strada».
Qualunque sarà l'effetto di un eventuale patto Prodi-Pannella, «per l'Unione avrà pur sempre un segno più», avverte Maurizio Pessato, amministratore delegato della Swg. «Un accordo provoca sempre reazioni a catena che variano di regione in regione», spiega, «quindi non è affatto escluso che possa trarne vantaggio anche la Cdl, ma è difficile quantificare il guadagno». «Impossibile», a sentire Renato Mannhei mer, presidente dell'Ispo (Istituto studi sulla pubblica Opinione). L'impossibilità, per Mannheimer, è data dal fatto che «un patto di questo tipo scatenerebbe reazioni le più disparate». In ogni caso, «sono più i voti che un alleanza con Pannella apporterebbe all'Unione che quelli persi nell'area che si oppone all'ingresso dei Radicali». Ma ciò che azzera i conti, per il re dei sondaggi, è il non voto. «I movimenti», ricorda Mannheimer, «non sono quasi mai da uno schieramento verso l'altro, ma da e verso l'astensionismo».
Libero 24-02-2005