Il giornale dell'Italglia MULTIETNIKA
http://www.ilpassaporto.kataweb.it/index.jsp
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Dopo mesi di silenzio di immobilismo, una voce si fa largo tra i tavoli della commissione affari costituzionali alla Camera. Oggi Isabella Bertolini – vicepresidente dei deputati di Forza Italia – dovrebbe finalmente presentare la legge di riforma della cittadinanza. Si tratta del testo che unifica le 11 proposte di legge che da anni giacciono in parlamento e che a marzo di quest'anno dovrebbero finalmente arrivare in aula a Montecitorio.
Buone notizie, insomma, per gli immigrati regolari italiani: due milioni e mezzo di potenziali elettori in attesa di partecipare alla contesa politica. Le proposte di legge sulla cittadinanza, riguardano infatti, sia pure indirettamente, il diritto di voto. Accelerando i tempi per ottenere il passaporto italiano, si apre per gli stranieri un canale agevolato per partecipare alle elezioni. Ora bisogna vedere se la Bertolini manterrà l'impegno e con lei gli altri membri della commissione.
Tante infatti sono le proposte di legge sul voto agli immigrati. Forse troppe. Tutti i partiti, a eccezione della Lega, si dicono favorevoli. Eppure manca ancora l'accordo e tutto è fermo da mesi in commissione. Oggi tocca alla Bertolini. Gli immigrati rimangono in attesa di una svolta.
Bisogna fermare questo schifo, che purtroppo ogni tanto ritorna sulla scena della politica itagliana! Niente di nuovo, tutti, la Casa e l'Ulivo, sono pronti a mettercelo in quel posto per l'ennesima volta... "Buone notizie per gli immigrati"... e i Padani?? quando arriveranno buone notizie?? chi ci dovrebbe tutelare in parlamento faccia qualcosa al più presto! Che schifo!
Dato che questa è una Magnum 44, cioè la pistola più precisa del mondo, che con un colpo ti spappolerebbe il cranio, devi decidere se è il caso. Dì, ne vale la pena? ("Dirty" Harry Callahan)
>Ma come si fa a dare il voto a persone straniere che non la
>hanno ?? Se vogliono votare, che prendano la cittadinanza.
Appunto!!! Prima di lanciarti nelle solite tirate populiste anti-immigrati,
please leggi meglio di cosa si parla. Si parla appunto di facilitare
la possibilita' di ottenere la cittadinanza a chi e' regolare e ne fa richiesta.
Il votare, come giustamente dici tu, sara' solo conseguenza dell'aver ottenuto
la cittadinanza. Il problema degli immigrati irregolari andrebbe affrontato
non facendoli entrare, non invece negando la possibilita' di avere la cittadinanza
a chi e' entrato regolarmente....non confondiamo le due categorie di persone.
Personalmente non vedo che motivo ci sia di dare la cittadinanza a un extra-comunitario. Per diventare cittadini sammarinesi ci vogliono 30 anni, anche per noi. Perchè nessuno li taccia di razzismo? San Marino è un eccezione? E la regola deve essere la fine di una democrazia fondata sulla serietà dei diritti politici?
La Padania non è un bordello, dove chiunque può entrare e dire cosa è meglio o cosa è peggio. La cittadinanza si deve acquisire per nascita, per matrimonio o per particolari meriti. Comunque non si dovrebbe parlarne prima dei 25 anni di residenza, quelli necessari, a un cittadino, a votare per il Senato.
Altro che padroni in casa propria. Tra un pò non avremo nemmeno più la casa.
Cioe', se io sono un immigrato REGOLARE, arrivato
in modo legale per lavorare, secondo te dovrei solo pagare
le tasse ma non aver diritto a esprimere la mia opinione?
Anche questa e' una violazione fondamentale della democrazia,
non credi? taxation without representation.
In nessun paese al mondo si richiedono 30 anni per
la cittadinanza, al massimo 5.
In Australia, c'e' una selezione rigorosa su chi entra,
ma se uno e' entrato in regola, dopo 2 anni (due, non 30)
puo' avere la cittadinanza, e non ci sono mai stati problemi.
Non so in quanti paesi esista una tale disposizione sulla cittadinanza. So che, nella maggior parte, questa non è automatica e comporta tempi lunghi. La decisione di questa "durata" dovrebbe tener conto di diversi fattori, fra cui incidenza del fenomeno migratorio. Il "no taxation without rapresentation" era un'altra cosa. Stando a questo discorso infatti, un minore di anni 18 che lavora dovrebbe votare.In origine postato da aussiebloke
Cioe', se io sono un immigrato REGOLARE, arrivato
in modo legale per lavorare, secondo te dovrei solo pagare
le tasse ma non aver diritto a esprimere la mia opinione?
Anche questa e' una violazione fondamentale della democrazia,
non credi? taxation without representation.
In nessun paese al mondo si richiedono 30 anni per
la cittadinanza, al massimo 5.
In Australia, c'e' una selezione rigorosa su chi entra,
ma se uno e' entrato in regola, dopo 2 anni (due, non 30)
puo' avere la cittadinanza, e non ci sono mai stati problemi.
Democrazia non significa dare il voto a tutti. Democrazia significa riconoscere che il potere appartiene al popolo, ma nessuno vieta di concepire questo popolo attraverso lo "jus sanguinis", anzi.
P.S: a San Marino si richiedono 30 anni. Ne deportiamo il parlamento al tribunale dell' Aja?
Il punto di disaccordo fra di noi, Foetus, e' che tu consideri
qualunque immigrato come una calamita' o un pezzente,
che viene a inquinare la tua terra. Per me invece,
e mi rifaccio all'esempio dell'Australia, un immigrato
regolare arrivato qui perche' qualificato per lavorare
o studiare e' una risorsa per lo stato. (Non sto parlando
dei clandestini spacciatori o prostitute, su quello siamo
tutti d'accordo). E quindi dal mio punto di vista e' giusto
dar loro la cittadinanza non per fargli un favore ma perche'
e' di beneficio allo stesso paese in genere. L'esempio
dell'Australia dimostra che se si fa la giusta selezione
a monte, gli immigrati regolari che vengono accettati
sono effettivamente di beneficio al paese, e dar loro
il voto e' anche utile a tutti.
Su questo sono d'accordo anch'io!In origine postato da aussiebloke
Per me invece, e mi rifaccio all'esempio dell'Australia, un immigrato regolare arrivato qui perche' qualificato per lavorare
o studiare e' una risorsa per lo stato.
Il problema è che noi ci tiriamo in casa la peggior feccia di tutto il mondo e questo va a discapito anche di chi potrebbe, per competenze e prepaazione, essere una risorsa.
quanti milioni di "qualificati" coloni afroislamici sono gia' divenuti cittadini australiani ? ...DIn origine postato da aussiebloke
,
e mi rifaccio all'esempio dell'Australia, un immigrato
regolare arrivato qui perche' qualificato per lavorare
o studiare e' una risorsa per lo stato..
Ma noi non abbiamo bisogno di persone qualificate per il semplice motivo che i laureati nelle materie tecnico-scientifiche faticano a trovare un occupazione corrispondente alla loro preparazione e vengono in buona parte dirottati su altre attività più generaliste.In origine postato da Autari
Su questo sono d'accordo anch'io!
Il problema è che noi ci tiriamo in casa la peggior feccia di tutto il mondo e questo va a discapito anche di chi potrebbe, per competenze e prepaazione, essere una risorsa.
L'italia ha la necessità di far fronte a un evidentissimo calo demografico sopratutto nelle regioni più produttive che porterà nel giro di un paio di decenni ad avere un rapporto fra la popolazione giovane e qualla anziana assolutamente insostenibile.