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  1. #11
    FIGHTER
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    La democrazia ideale non esiste, alla fine gira che ti rigira a comandare ed ingrassarsi sono sempre gli stessi, e non il popolo. Il voto è un contentino atto a creare nel popolano l'illusione di decidere qualcosa. Ma è altrove che vengono prese le decisioni.

  2. #12
    Silvioleo
    Ospite

    Predefinito

    .

  3. #13
    I amar prestar aen
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    Predefinito POPPER, LE REGOLE DELLA SOCIETÀ APERTA

    K. R. Popper, The Open Society and its Enemies, vol. II; trad. it. La società aperta e i suoi nemici, vol. II, a cura di D. Antiseri, Armando, Roma, 1981, pagg. 210-211



    1. La democrazia non può compiutamente caratterizzarsi solo come governo della maggioranza, benché l'istituzione delle elezioni generali sia della massima importanza. Infatti una maggioranza può governare in maniera tirannica. (La maggioranza di coloro che hanno una statura inferiore a 6 piedi può decidere che sia la minoranza di coloro che hanno statura superiore a 6 piedi a pagare tutte le tasse). In una democrazia, i poteri dei governanti devono essere limitati, e il criterio di una democrazia è questo: in una democrazia i governanti – cioè il governo – possono essere licenziati dai governati senza spargimenti di sangue. Quindi se gli uomini al potere non salvaguardano quelle istituzioni che assicurano alla minoranza la possibilità di lavorare per un cambiamento pacifico, il loro governo è una tirannia.

    2. Dobbiamo distinguere soltanto fra due forme di governo, cioè quello che possiede istituzioni di questo genere e tutti gli altri; vale a dire fra democrazia e tirannide.

    3. Una costituzione democratica consistente deve escludere soltanto un tipo di cambiamento nel sistema legale, cioè quel tipo di cambiamento che può mettere in pericolo il suo carattere democratico.

    4. In una democrazia, l'integrale protezione delle minoranze non deve estendersi a coloro che violano la legge e specialmente a coloro che incitano gli altri al rovesciamento violento della democrazia.

    5. Una linea politica volta all'instaurazione di istituzioni intese alla salvaguardia della democrazia deve sempre operare in base al presupposto che ci possono essere tendenze anti-democratiche latenti sia fra i governati che fra i governanti.

    6. Se la democrazia è distrutta, tutti i diritti sono distrutti; anche se fossero mantenuti certi vantaggi economici goduti dai governati, essi lo sarebbero solo sulla base della rassegnazione.

    7. La democrazia offre un prezioso campo di battaglia per qualsiasi riforma ragionevole dato che essa permette l'attuazione di riforme senza violenza. Ma se la prevenzione della democrazia non diventa la preoccupazione preminente di ogni battaglia particolare condotta su questo campo di battaglia; le tendenze antidemocratiche latenti che sono sempre presenti (e che fanno appello a coloro che soffrono sotto l'effetto stressante della società), possono provocare il crollo della democrazia. Se la comprensione di questi principi non è ancora sufficientemente sviluppata, bisogna promuoverla. La linea politica opposta può riuscire fatale; essa può comportare la perdita della battaglia piú importante, che è la battaglia per la stessa democrazia.

    Mi sembra un contributo importante. Quando lessi queste parole quasi 20 anni fà mi si aprì un mondo.

    Cordiali Saluti
    E voi tutti, o Celesti, ah! concedete,
    Che di me degno un dì questo mio figlio
    Sia spendor della patria, e de Troiani
    Forte e possente regnator. Deh! fate
    Che il veggendo tornar dalla battaglia
    Dell'armi onusto de' nemici uccisi,
    Dica talun: NON FU SI' FORTE IL PADRE:
    E il cor materno nell'udirlo esulti.

  4. #14
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    Predefinito Re: Re: che significa DEMOCRAZIA ?

    In Origine Postato da Luca_liberale
    Se per Democrazia intendi, partendo dall'etimologia, il governo della maggioranza, è chiaro che il rischio che tu paventi che quel governo si trasformi in DITTATURA DELLA MAGGIORANZA è reale.

    Per Democrazia in occidente si intende, invece, un sistema di governo che consenta al popolo di mandare a casa un governante senza dover ricorrere agli spargimenti di sangue (con il voto).
    Nel funzionamento del sistema (LA DEMOCRAZIE E' FORMA, E' RISPETTO DELLE REGOLE) entrano poi in gioco una serie di CONTRAPPESI E DI BILANCIAMENTO DEI VARI POTERI che devono essere SEPARATI proprio per evitare degenerazioni.
    Uno dei principi cardine è, poi, il rispetto delle minoranze e la tolleranza verso la diversità.
    Questo in teoria, ovviamente. Non esiste un sistema perfetto, e anche la democrazia ha i suoi difettie le sue possibili degenerazioni.
    Lo scontrarsi con la realtà quotidiana non è sempre indolore.
    NON BISOGNA MAI PENSARE CHE LA DEMOCRAZIA SIA UNA COSA ACQUISITA UNA VOLTA PER TUTTE.
    BISOGNA VIGILARE E DIFENDERNE I PRINCIPI BASE.
    La democrazia ,è in breve, un illusione, perchè:

    1. Resterà sempre un mistero come sia possibile che la massa sia in grado di decidere chi è più adatto o meno a governarla.

    2. Alla fine c'è sempre un capo che governa sia esso un primo ministro o un presidente, anche con tutti i limiti di quest'autorità, si arriva sempre ad un potere verticistico.

    2. Nessun potere politico "democratico" ,alla fine, fa gli interessi delle "masse" in quanto essendo la democrazia rappresentativa il potere via via si accentra nelle mani di pochi e questi finiscono quasi sempre per essere influenzati dal potere, quello vero, economico.

    3. Mai come in Italia la democrazia è illusoria laddove corruzione, influenze straniere, collusione con mafie e mafiette, rendono il sistema, de facto, tutt'altro che democratico.

    La democrazia è in effetti una plutocrazia travestita con i paraventi di giustizia, libertà, eguaglianza, per i ricchi questi ultimi sono quasi certezze per gli altri utopie o poco meno...

  5. #15
    email non funzionante
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    Predefinito Re: POPPER, LE REGOLE DELLA SOCIETÀ APERTA

    In Origine Postato da locke
    K. R. Popper, The Open Society and its Enemies, vol. II; trad. it. La società aperta e i suoi nemici, vol. II, a cura di D. Antiseri, Armando, Roma, 1981, pagg. 210-211



    1. La democrazia non può compiutamente caratterizzarsi solo come governo della maggioranza, benché l'istituzione delle elezioni generali sia della massima importanza. Infatti una maggioranza può governare in maniera tirannica. (La maggioranza di coloro che hanno una statura inferiore a 6 piedi può decidere che sia la minoranza di coloro che hanno statura superiore a 6 piedi a pagare tutte le tasse). In una democrazia, i poteri dei governanti devono essere limitati, e il criterio di una democrazia è questo: in una democrazia i governanti – cioè il governo – possono essere licenziati dai governati senza spargimenti di sangue. Quindi se gli uomini al potere non salvaguardano quelle istituzioni che assicurano alla minoranza la possibilità di lavorare per un cambiamento pacifico, il loro governo è una tirannia.

    2. Dobbiamo distinguere soltanto fra due forme di governo, cioè quello che possiede istituzioni di questo genere e tutti gli altri; vale a dire fra democrazia e tirannide.

    3. Una costituzione democratica consistente deve escludere soltanto un tipo di cambiamento nel sistema legale, cioè quel tipo di cambiamento che può mettere in pericolo il suo carattere democratico.

    4. In una democrazia, l'integrale protezione delle minoranze non deve estendersi a coloro che violano la legge e specialmente a coloro che incitano gli altri al rovesciamento violento della democrazia.

    5. Una linea politica volta all'instaurazione di istituzioni intese alla salvaguardia della democrazia deve sempre operare in base al presupposto che ci possono essere tendenze anti-democratiche latenti sia fra i governati che fra i governanti.

    6. Se la democrazia è distrutta, tutti i diritti sono distrutti; anche se fossero mantenuti certi vantaggi economici goduti dai governati, essi lo sarebbero solo sulla base della rassegnazione.

    7. La democrazia offre un prezioso campo di battaglia per qualsiasi riforma ragionevole dato che essa permette l'attuazione di riforme senza violenza. Ma se la prevenzione della democrazia non diventa la preoccupazione preminente di ogni battaglia particolare condotta su questo campo di battaglia; le tendenze antidemocratiche latenti che sono sempre presenti (e che fanno appello a coloro che soffrono sotto l'effetto stressante della società), possono provocare il crollo della democrazia. Se la comprensione di questi principi non è ancora sufficientemente sviluppata, bisogna promuoverla. La linea politica opposta può riuscire fatale; essa può comportare la perdita della battaglia piú importante, che è la battaglia per la stessa democrazia.

    Mi sembra un contributo importante. Quando lessi queste parole quasi 20 anni fà mi si aprì un mondo.

    Cordiali Saluti
    Non ho mai visto un governo "licenziato" dal popolo, al massimo può decadere prima del mandato o non essere rieletto.
    Resta il fatto che il popolo non ha e non avrà mai nè gli strumenti nè le capacità per capire chi è in grado di governarlo al meglio e ciò si traduce in un brodo fertile per chiunque abbia capacità di governare solo per i propri interessi; Italia docet...
    Sul fatto che poi la scelta sia tra tirannide o democrazia è ridicolo, tant'è che la democrazia è una VERA e tremenda tirannide economico plutocratica.
    I cosiddetti disagi da "stress sociale" ormai riguardano i 2/3 della popolazione mondiale...e non sono certo le "democrazie" interessate alla soluzione del problema visto che ne sono la causa...
    Tutto il resto è pura demagogia od utopistiche possibilità lontane dalla realtà vera della "democrazia" quanto un falco dalla Luna.

  6. #16
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    Predefinito Re: Re: che significa DEMOCRAZIA ?

    In Origine Postato da Luca_liberale
    Se per Democrazia intendi, partendo dall'etimologia, il governo della maggioranza, è chiaro che il rischio che tu paventi che quel governo si trasformi in DITTATURA DELLA MAGGIORANZA è reale.

    Per Democrazia in occidente si intende, invece, un sistema di governo che consenta al popolo di mandare a casa un governante senza dover ricorrere agli spargimenti di sangue (con il voto).
    Nel funzionamento del sistema (LA DEMOCRAZIE E' FORMA, E' RISPETTO DELLE REGOLE) entrano poi in gioco una serie di CONTRAPPESI E DI BILANCIAMENTO DEI VARI POTERI che devono essere SEPARATI proprio per evitare degenerazioni.
    Uno dei principi cardine è, poi, il rispetto delle minoranze e la tolleranza verso la diversità.
    Questo in teoria, ovviamente. Non esiste un sistema perfetto, e anche la democrazia ha i suoi difettie le sue possibili degenerazioni.
    Lo scontrarsi con la realtà quotidiana non è sempre indolore.
    NON BISOGNA MAI PENSARE CHE LA DEMOCRAZIA SIA UNA COSA

    ACQUISITA UNA VOLTA PER TUTTE.




    gli elementi di una democrazia non sono legati strettamente al fatto che il 51 governi sul 49 ma un sistama dicontrollo e autocontrollo delle istituzioni e della opposizione sull'operato della maggioranza con possibilità come ,,guarda caso in america ,di poter rivotare (vedi california con swarzy)
    BISOGNA VIGILARE E DIFENDERNE I PRINCIPI BASE.

    e' mia opinione che la democrazia si basi poi su diritti inalienabili
    diritto alla salute

    diritto ad una casa decente(che non crolli per le speculazioni edilizie fatte con le case popolari)


    diritto al lavoro perche tutti hanno diritto ad afferirem al mondo del lavore ,poi questo diritto può essere alienato per manifesto uso illegale epersonale di tale diritto e non per la supposta idealizzata competitvità.Non è possibile secondo me usare tout court la legge della selezione delle razze o di chi può sopravvivere

    NON si può determinare ad esempio con la nostra evoluzione di individui costruendo teologie laiche o religiose se La nostra esistenza inizi dall'ovulo o quando nasce,e poi ,lasciare alla legge della selezione tra uomini

    Proviamo a descrivere un mondo fantascientifico

    Come vogliono le teorie noi possiamo individualeimpugnare il diritto di avere un bimbo con gli occhi azzurri biondo e con una intelligenza qi 150
    Bene a queto punto del tempo x ci sarebbe una popolazione uniforme
    A questo punto come avviene la selezione quale competitività ci sarebbe?
    PAREDOSSALMENTE MI VIENE DA PENSARE CHE ATTTRAVERSO
    mi viene da pensare che attraverso tutto ciò si tenda ad arrivare ad un egualitarismo totalizzante,......(vi ricorda qualcosa?)

    Ma quale è la discriminante della possibile diversita anche in un futuro così? a voi la risposta...
    Al contrario non si può rigidamente accettare di far nascere un bambino e poi una volta soddisfatta la propria teologia ,affidarsi alla legge naturale della selezione...

    contraddizioni ... che possono essere risolte proprio con una base inequivocabile di diritti...

  7. #17
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    Predefinito Re: POPPER, LE REGOLE DELLA SOCIETÀ APERTA

    In Origine Postato da locke
    K. R. Popper, The Open Society and its Enemies, vol. II; trad. it. La società aperta e i suoi nemici, vol. II, a cura di D. Antiseri, Armando, Roma, 1981, pagg. 210-211



    1. La democrazia non può compiutamente caratterizzarsi solo come governo della maggioranza, benché l'istituzione delle elezioni generali sia della massima importanza. Infatti una maggioranza può governare in maniera tirannica. (La maggioranza di coloro che hanno una statura inferiore a 6 piedi può decidere che sia la minoranza di coloro che hanno statura superiore a 6 piedi a pagare tutte le tasse). In una democrazia, i poteri dei governanti devono essere limitati, e il criterio di una democrazia è questo: in una democrazia i governanti – cioè il governo – possono essere licenziati dai governati senza spargimenti di sangue. Quindi se gli uomini al potere non salvaguardano quelle istituzioni che assicurano alla minoranza la possibilità di lavorare per un cambiamento pacifico, il loro governo è una tirannia.

    2. Dobbiamo distinguere soltanto fra due forme di governo, cioè quello che possiede istituzioni di questo genere e tutti gli altri; vale a dire fra democrazia e tirannide.

    3. Una costituzione democratica consistente deve escludere soltanto un tipo di cambiamento nel sistema legale, cioè quel tipo di cambiamento che può mettere in pericolo il suo carattere democratico.

    4. In una democrazia, l'integrale protezione delle minoranze non deve estendersi a coloro che violano la legge e specialmente a coloro che incitano gli altri al rovesciamento violento della democrazia.

    5. Una linea politica volta all'instaurazione di istituzioni intese alla salvaguardia della democrazia deve sempre operare in base al presupposto che ci possono essere tendenze anti-democratiche latenti sia fra i governati che fra i governanti.

    6. Se la democrazia è distrutta, tutti i diritti sono distrutti; anche se fossero mantenuti certi vantaggi economici goduti dai governati, essi lo sarebbero solo sulla base della rassegnazione.

    7. La democrazia offre un prezioso campo di battaglia per qualsiasi riforma ragionevole dato che essa permette l'attuazione di riforme senza violenza. Ma se la prevenzione della democrazia non diventa la preoccupazione preminente di ogni battaglia particolare condotta su questo campo di battaglia; le tendenze antidemocratiche latenti che sono sempre presenti (e che fanno appello a coloro che soffrono sotto l'effetto stressante della società), possono provocare il crollo della democrazia. Se la comprensione di questi principi non è ancora sufficientemente sviluppata, bisogna promuoverla. La linea politica opposta può riuscire fatale; essa può comportare la perdita della battaglia piú importante, che è la battaglia per la stessa democrazia.

    Mi sembra un contributo importante. Quando lessi queste parole quasi 20 anni fà mi si aprì un mondo.

    Cordiali Saluti
    CONCORDO......IL MIO INTERVENTO ANDAVA NELLA STESSA DIREZIONE

  8. #18
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    Predefinito Re: Re: POPPER, LE REGOLE DELLA SOCIETÀ APERTA

    In Origine Postato da Luca_liberale
    CONCORDO......IL MIO INTERVENTO ANDAVA NELLA STESSA DIREZIONE


    piuttosto tautologico

  9. #19
    God, Gold & Guns
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    Predefinito Re: POPPER, LE REGOLE DELLA SOCIETÀ APERTA

    In Origine Postato da locke
    K. R. Popper, The Open Society and its Enemies, vol. II; trad. it. La società aperta e i suoi nemici, vol. II, a cura di D. Antiseri, Armando, Roma, 1981, pagg. 210-211

    ... omissis ...

    6. Se la democrazia è distrutta, tutti i diritti sono distrutti; anche se fossero mantenuti certi vantaggi economici goduti dai governati, essi lo sarebbero solo sulla base della rassegnazione.
    A volte, anzi direi che alla lunga e' quasi sempre, succede il contrario. Cioe' e' la democrazia che distrugge le Liberta' (e quindi i vantaggi) Economiche.

    Oggi in Italia, per colpa dello stato sociale voluto dalla maggioranza del popolo-gregge, dobbiamo lavorare fino a luglio e oltre per cosa ?... per i diritti politici... per il diritto di mettere ogni 5 anni una croce su un foglio di carta... e' una assurdita'.

    Dirai che anche al tempo del Fascismo c'era lo stato sociale, anzi che e' stato creato proprio allora. Ma quello era diverso. Quello era molto piu' limitatao ed aiutava solo una piccola minoranza di persone veramente bisognose... non come oggi, che succedono cose intollerabili... intollerabili per qualsiasi persona onesta, s'intende. Esempio: stamattina e' passato il postino e mentre era nel mio ufficio gli e' suonato il cellulare, era sua moglie che lo chiamava. E lui, parlando tranquillamente davanti a me (cio' dimostra che questa e' una abitudine ormai consolidata, una normalita') ha avuto il coraggio di dire: "se domani nevica come oggi, io mi do malato e resto a casa". Io, ovviamente, non ho potuto ne' dire ne' far trasparire il mio totale disappunto... ma mi sono sentito il sangue ribollire nelle vene

  10. #20
    God, Gold & Guns
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    Predefinito Re: Re: Re: che significa DEMOCRAZIA ?

    In Origine Postato da Sothis
    La democrazia è in effetti una plutocrazia travestita con i paraventi di giustizia, libertà, eguaglianza, per i ricchi questi ultimi sono quasi certezze per gli altri utopie o poco meno...
    Pensa te, io sono contrario alla democrazia, perche' la considero contraria alla Plutocrazia

 

 
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