Il Caso Bianzino. Una lettera ai compagni
di Mario Staderini, Liliana Chiaramello, Francesco Pullia, Tommaso Ciacca
Cari compagni,
come saprai al VII Congresso di Radicali Italiani di Chianciano, Rudra Bianzino ci ha raccontato la drammatica vicenda che ha coinvolto lui e la sua famiglia. Rudra, studente liceale, sedicenne, è rimasto solo, senza padre, senza madre. Il padre, Aldo, nonviolento, artigiano, amante della natura, è morto nella notte tra il 13 e il 14 ottobre 2007 in circostanze ancora da chiarire, poche ore dopo l’arresto per coltivazione e detenzione di marijuana.
Le cronache parlarono inizialmente di decesso per un malore naturale. Ben presto, si capì, però, che forse le cose erano andate diversamente. Va detto, tra l’altro, che Aldo era entrato sanissimo in carcere.
Un primo esame autoptico, escluse patologie cardiache pregresse e mise, invece, in evidenza lesioni agli organi interni, presenza di sangue in addome e pelvi, lacerazione epatica, lesioni all’encefalo, a fronte di un aspetto esterno indenne da segni di traumi. Una seconda autopsia, del novembre 2007, accreditò la tesi della rottura di un aneurisma cerebrale. Furono sempre riscontrate lesioni epatiche e la presenza di sangue nell’addome. Pur accettando l’ipotesi del medico legale, si affermò che l’emorragia cerebrale potesse essere stata causata da un forte stress di tipo fisico con improvviso rialzo della pressione.
Prima di ascoltare la testimonianza di Rudra, al congresso radicale è stato proiettato un video con un’intervista delle “Iene” alla madre, Roberta Radici. E’ probabilmente l’ultimo documento lasciatoci dalla compagna di Aldo. Il dolore ha, infatti, infierito sul suo corpo già malato. Roberta non ce l’ha fatta. Si è spenta affidando a noi l’impegno a chiedere verità e giustizia sulla morte di Aldo.
Qualche settimana fa, il gup di Perugia ha rinviato a giudizio al prossimo 28 giugno, per omissione di soccorso e atti di ufficio e falso, l'agente della polizia penitenziaria in servizio durante la detenzione.
Rudra ha deciso di iscriversi a Radicali Italiani, ci ha messo al corrente delle notevoli difficoltà che deve affrontare. E’ stato affidato alla tutela dello zio Ernesto Radici, giunto appositamente dalla Germania, è attualmente senza lavoro. Al Congresso ci ha chiesto di essere presenti all’udienza dell’11 dicembre. quando il Giudice dovrà pronunciarsi ancora una volta se archiviare o meno l’inchiesta.
Come radicali abbiamo deciso di essere presenti, numerosi, a Perugia per manifestare fuori dal palazzo. Per questo motivo abbiamo organizzato alcune iniziative alle quali ti preghiamo di non mancare:
Mercoledì 9 dicembre alle ore 11.30, a Perugia, conferenza stampa con Ernesto Radici, zio e tutore di Rudra Bianzino, Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani, Gianfranco Spadaccia, membro del Comitato di Radicali Italiani, Liliana Chiaramello, Segretaria dell’Associazione “Giovanni Nuvoli” radicaliperugia.org, Tommaso Ciacca, impegnato sin dal primo momento sulla vicenda Bianzino, rappresentanti dei grillini di Perugia e dell Comitato Verità su Aldo Bianzino.
Venerdì 11 dicembre con Emma Bonino a Perugia davanti al Tribunale Via 14 Settembre a partire dalle ore 8,30 mobilitazione straordinaria dei radicali, degli amici di Beppe Grillo e del Comitato ‘Verità su Aldo Bianzino’ contro l’archiviazione del caso.
Venerdì 11 dicembre a Perugia alle ore 15,30 all’Università di Perugia, presso la Facoltà di Scienze Politiche, dibattito aperto su Antiproibizionismo con Claudia Sterzi, Segretaria Ass. Radicale Antiproibizionista, Michele Rana, membro del Comitato di Radicali Italiani, Carla Cicoletti, Docente di Sociologia della devianza; Alvaro Fiorucci, giornalista Rai.
Contiamo sul vostro prezioso apporto, sulla tua partecipazione,