Fonte Gazzettino


Belluno

È toccato proprio al giudice Umberto Giacomelli incappare in un clamoroso falso. Con sorpresa, mentre controllava i fogli delle sottoscrizioni a corredo delle 15 liste presentate tra venerdì e sabato in cancelleria del Tribunale, ha scoperto di essere tra i firmatari di "Alternativa Sociale" di Alessandra Mussolini. Peccato che lui non ne fosse proprio al corrente. Stessa cosa per il capo della sezione di Pg dei carabinieri. Ma l'elenco di improbabili firmatari sembra essere lungo. Nel bel mezzo della prima importante scadenza elettorale (ieri c'è stato il deposito di 15 liste), arriva il primo clamoroso sequestro. Il sostituto procuratore Raffaele Massaro sembra avere il fondato sospetto che i falsi non manchino. Il candidato presidente alla Regione, Roberto Bussinello, cade dalle nuvole. Dice di non sperne nulla. Tra i nomi inseriti in quell'elenco, balzato all'occhio anche per il fatto di contenere solo sottoscrittori maschi, ci sarebbero anche quelli di altre personalità politiche della città, come quelli degli assessori comunali Marco Perale e Maurizio Busatta, politicamente a sinistra. «Mi hanno detto esserci anche il mio nome - afferma Perale -. Attendo di saperlo ufficialmente. Questo modo di agire sta minando la credibilità della macchina elettorale. Gli unici che incorrono in responsabilità penali sono i sottoscrittori. Tutto questo è intollerabile, il frutto marcio della riforma Berlusconi».