(romaone.it)

L'Olimpico fa acqua da tutte le parti e in uno stadio datato 1990, anno della sontuosa e costosissima riqualificazione in occasione dei mondiali di calcio, la sicurezza rischia di esere un optional. ''Occorre prendere atto, dopo gli episodi di violenza in occasione del derby della Befana e delle partite di Roma-Livorno e Roma-Juventus, che ricorrono le condizioni per attuare il divieto di manifestazioni sportive allOlimpico per un massimo di trenta giorni, poiché permane una situazione di grave turbativa, ai sensi dellart. 1 ter Legge n. 88 del 24 aprile 2003 in materia di contrasto dei fenomeni di violenza allo stadio'': questa la denuncia giunta ieri per bocca del segretario regionale del Lazio dell' Associazione Nazionale Funzionari di Polizia (Anfp), Enzo Marco Letizia.

''Manca una seria politica della deterrenza. La possibilita' di arrestare entro le trentasei ore e' vanificata dall'assoluta inadeguatezza del sistema di video sorveglianza che non consente di identificare chi aggredisce sia le forze dellordine, sia gli sportivi delle opposte tifoserie - ha rincarato la dose il segretario - Sono appena 18 le telecamere dell'Olimpico contro le 160 del 'Santiago Bernabeu'. La politica e l'intero mondo del calcio e' in grave ritardo nell'attuazione della raccomandazione del consiglio d'Europa, sull'adozione dei biglietti che consento l'identificazione dei tifosi. Non possono esistere due pesi e due misure - ha concluso Letizia - : per una monetina in testa ad un arbitro piu' partite vengono disputate a porte chiuse, mentre nessun provvedimento viene adottato per accoltellamenti, ferimenti, aggressioni alle forze dellordine ed incendi dolosi''.