Il più grande serial killer d' America

[gianniguelfi]

Ai tempi in cui era governatore del Texas, i suoi critici l' avevano soprannominato "il più grande serial killer d' America". Durante il suo mandato, durato 7 anni, furono eseguite ben 155 condanne a morte, tra le quali anche una certa Karla Tucker, la prima donna ad essere condannata a morte dal 1860. In quell' occasione persino il suo grande amico Pat Robertson, uno dei predicatori integralisti che tanta parte hanno avuto nella sua rielezione lo scorso novembre, gli chiese di essere clemente e tramutare la condanna in ergastolo. Ma Bush non volle sentire ragioni.
E' tutto scritto qua: www.ccadp.org/serialpresident.htm

g

[Zefram_Cochrane]

è per questo che piace tanto alla destra nostrana: loro amano gli assassini e i crininali in generale

[olivia]

il caso di Karla me lo ricordo
sai gianni io mi chiedo come possa dormire sonni tranquilli un uomo che ha permesso questo...in fondo è un uomo come tutti noi...e come puo' un uomo decidere della vita e della morte di un altro uomo?
che ne sappiamo noi del percorso di chi sbaglia?
e comunque per quanto possa sbagliare un uomo..noi giusti che non abbiamo mai sbagliato dobbiamo sempre dare loro una possibilità di riabilitazione...quanti interrogativi aperti..

[nordista]

Il caso me lo ricordo benissimo anch'io, assieme a tutte le cagnare di gente che non c'entrava un cacchio e che pure non sapeva che era una plurime omicida. Bush in realta' non c'entra, perche' avrebbe potuto concedere la grazia sul fatto che era stata condannata ingiustamente o che vi erano delle giustificazioni per le atrocita' che aveva fatto. Ma visto che non c'era niente di tutto questo, giustamente non intervenne. Qui abbiamo una vera democrazia, ed e' la gente del rispettivo stato che dedide se ci deve essere la pena di morte. Concedendo la grazia, Bush sarebbe stato un buonista, ma avrebbe scontentato circa 80% della gente che lo aveva votato governatore.

Mi ricordo pure il caso di un altro assassino (violenza carnale e assassinio), Josef O' Dell, e delle innumerevoli persone che intervenirono a sua "difesa", e anche la grande pagliacciata dei suoi funerali ufficiali in Sicilia, dove fu sepolto (magari vicino a dei mafiosi)

Io sono vissuto 37 anni in Italia, ma non mi ricordo di aver mai votato ne pro ne contro la pena di morte: era (e forse e') una cosa tabu', che si decide solo dall'alto, come la maggior parte delle cose nel Bel Paese.

-N-

[L'Uomo Tigre]

Cerchiamo di non fare sempre i comunisti a tutti i costi e diamo atto al presidente Bush atto di aver risparmiato il suo collega Henry Lee Lucas: se c'era uno che meritava la grazia era proprio lui.
Alla faccia di chi lo vuole far passare per un forcaiolo!



Henry Lee Lucas




Classification: Serial Killer & Serial Confessor

Born: August 23, 1936, Blacksburg, Virginia

Arrested: June 15, 1983

Died: Natural causes, Huntsville Prison, March 11, 2001

No. Victims: 3-600

Active: 1947-1983

Victim Profile: Random women, men, young girls, hitchhikers

Fetishes: Necrophilia, bestiality, necrophilic bestiality, child molestation, arson.

Location: Michigan, Texas, and possibly 20 more states.

[nordista]

In Origine Postato da L'Uomo Tigre
Cerchiamo di non fare sempre i comunisti a tutti i costi e diamo atto al presidente Bush atto di aver risparmiato il suo collega Henry Lee Lucas: se c'era uno che meritava la grazia era proprio lui.
Alla faccia di chi lo vuole far passare per un forcaiolo!



Henry Lee Lucas




Classification: Serial Killer & Serial Confessor

Born: August 23, 1936, Blacksburg, Virginia

Arrested: June 15, 1983

Died: Natural causes, Huntsville Prison, March 11, 2001

No. Victims: 3-600

Active: 1947-1983

Victim Profile: Random women, men, young girls, hitchhikers

Fetishes: Necrophilia, bestiality, necrophilic bestiality, child molestation, arson.

Location: Michigan, Texas, and possibly 20 more states.

Quando il comitato per la riesumazione della salma e il successivo funerale ufficiale a Palermo?

-N-

[il buttero]

In Origine Postato da nordista



Io sono vissuto 37 anni in Italia, ma non mi ricordo di aver mai votato ne pro ne contro la pena di morte: era (e forse e') una cosa tabu', che si decide solo dall'alto, come la maggior parte delle cose nel Bel Paese.

-N-

Mettere ai voti "la pena di morte sì la pena di morte no" non è segno di democrazia ma di pura inciviltà.
Questo è una delle frequenti sconcertanti contraddizioni dell'America, in molte cose civilissima, in altre rimasta al settecento.