Originally posted by C de Talleyrand
[...]da vescovo ... Il Codice di diritto Canonico (ai miei tempi non c'era ancora)
Era sacerdote già prima della pubblicazione del Codex del 1917?
Originally posted by C de Talleyrand
[...]da vescovo ... Il Codice di diritto Canonico (ai miei tempi non c'era ancora)
Era sacerdote già prima della pubblicazione del Codex del 1917?
Ma, visto il tempo che trascorre qui su Pol, Vostra Eccellenza non sarà mica il Vescovo di Teano?Originally posted by C de Talleyrand
Gentile Signora,
da vescovo, mi faccia dire la mia: prpriuo non capisco (io, vecchio liberale) tutta questa democrazia nella Chiesa.
.........
Sono giorni e giorni che, a qualunque ora: dalle 8 del mattino sino al tardo pomeriggio, tento di chiamare quel Vescovado e nessuno, nessuno risponde mai, mai! Neanche una segreteria telefonica.
Mah, Chiesa post-conciliare
In Lumen Gentium si parla esplicitamente del diviato di reperibilità via telefono.
PULSATE, ET APERIETUR VOBISOriginally posted by piopierucci
Ma, visto il tempo che trascorre qui su Pol, Vostra Eccellenza non sarà mica il Vescovo di Teano?
Sono giorni e giorni che, a qualunque ora: dalle 8 del mattino sino al tardo pomeriggio, tento di chiamare quel Vescovado e nessuno, nessuno risponde mai, mai! Neanche una segreteria telefonica.
Mah, Chiesa post-conciliare
Ero già Vescovo.Originally posted by TheDruid
Era sacerdote già prima della pubblicazione del Codex del 1917?
+ Carolus
scusate ma non l'ho capitaOriginally posted by Thomas Aquinas
In Lumen Gentium si parla esplicitamente del diviato di reperibilità via telefono.
Mi riferisco al simpatico atteggiamento tradizionalista che porta ad attribuire ogni male al Concilio.
Ahhhhhhhhh!!!!!!
non ci ero arrivato
Magari leggono il numero.Originally posted by piopierucci
Ma, visto il tempo che trascorre qui su Pol, Vostra Eccellenza non sarà mica il Vescovo di Teano?
Sono giorni e giorni che, a qualunque ora: dalle 8 del mattino sino al tardo pomeriggio, tento di chiamare quel Vescovado e nessuno, nessuno risponde mai, mai! Neanche una segreteria telefonica.
Mah, Chiesa post-conciliare
La nuova presidenza dell’episcopato spagnolo trasmette al Papa la sua comunione
Ricevuti in Vaticano dal cardinale Sodano, il Presidente e il Vicepresidente spagnoli
CITTA’ DEL VATICANO, martedì, 15 marzo 2005 (ZENIT.org).- Il cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, ha ricevuto questo martedì i nuovi Presidente e Vicepresidente della Conferenza Episcopale Spagnola, i quali hanno chiesto di trasmettere al Papa le loro preghiere e i sentimenti di comunione, secondo quanto ha potuto apprendere ZENIT.
Si tratta rispettivamente di monsignor Ricardo Blázquez Pérez, Vescovo di Bilbao, e di monsignor Antonio Cañizares Llovera, Arcivescovo di Toledo e Primate di Spagna, i quali erano accompagnati da padre Juan Antonio Martínez Camino, Segretario Generale.
La delegazione della Conferenza Episcopale ha tenuto incontri con altri collaboratori vicini al Santo Padre. Giovanni Paolo II non ha ripreso le udienze, poiché sta continuando la sua convalescenza in Vaticano, come aveva già annunciato questa domenica il portavoce della Santa Sede, Joaquín Navarro-Valls.
Come già spiegato in precedenza dall’Ufficio Informazioni della Conferenza Episcopale Spagnola, la visita “si tiene abitualmente dopo ciascuna elezione alle cariche della Conferenza Episcopale” e serve “come presentazione del Presidente e Vicepresidente di fronte alla Santa Sede”.
I rappresentanti della Conferenza hanno approfittato dell’occasione per far giungere al Santo Padre i messaggi di vicinanza e affetto manifestati dai Vescovi spagnoli durante la passata Assemblea Plenaria, celebratasi il 7 e l’11 marzo scorsi.
tratto da agenzia Zenit