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  1. #11
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    Predefinito Re: Re: Re: Re: Re: 30 anni fà, una vergona italiana, il caso Sergio Ramelli

    In Origine Postato da locke
    Frega una sega di chi fosse il difensore, interessa invece il clima che portò a vietare da parte del questore anche lo svolgimento dei funerali.

    Cordiali Saluti
    ma quando mai??
    I funerali con vittime di destra, e partecipanti dello stesso colore, si sono sempre svolti. Se il questore ha dovuto vietare quelli di Ramelli, ad esultare era il serio liberale e garantista Gaetano Pecorella, all'epoca legale del soccorso rosso.

  2. #12
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    Predefinito

    CI SONO MOLTE INESATTEZZE NEL POST DI LOKE:La prima è quella che no n si vuole chiudere una stagione riesumando in maniera parziale e pretestuosa fantasmi che endrebbero disussi e poi messi insoffitta.Le persone morte in quegli anni sono state 69 più la strage del treno italicus

    Sarebbe importante vdvedere l'interessante puntata di RAI educational andata in onda martedi' scorso(sto aspettando che la rai mandi la cassetta)

    Io di sinistra ho capito molte cose...non so altri

    ah dimenticavo L'accostamento di capanna e in questo caso di Sofri è del tutto demagogico e fuorviante.....

  3. #13
    moderatore di bachelite
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    Predefinito

    In Origine Postato da massdestruction
    CI SONO MOLTE INESATTEZZE NEL POST DI LOKE
    Locke, con la C.
    A me fanno ridere sti destri con la loro denuncia del clima forcaiolo di allora, quando sanno benissimo che gli epigoni comunisti di allora, quelli che agitavano il cappio per i fascisti, erano i Pecorella, i Brunetta, i Bondi, i Ferrara, i Guzzanti, gli stessi che ora agitano il cappio sì, ma per i giudici. Cambiano le stagioni, cambia il target, ma non i metodi.

  4. #14
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    Predefinito Re: Re: Re: Re: 30 anni fà, una vergona italiana, il caso Sergio Ramelli

    In Origine Postato da MrBojangles
    Non è affatto strano, invece, che si continui a postare strumentalmente "cronache" dello scorso secolo ignorando TOTALMENTE l'ordinaria quotidianetà dello schifo di coloro che hai eletto a governarci.
    TUTTI.

    Frega una sega di Ramelli, a me...
    consiglio: attento a come parli.

    Potresti fare arrabbiare i tuoi nuovi alleati fascisti di estrema destra... shht!

  5. #15
    Me, Myself, I
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    Predefinito

    In Origine Postato da DrugoLebowsky
    Locke, con la C.
    A me fanno ridere sti destri con la loro denuncia del clima forcaiolo di allora, quando sanno benissimo che gli epigoni comunisti di allora, quelli che agitavano il cappio per i fascisti, erano i Pecorella, i Brunetta, i Bondi, i Ferrara, i Guzzanti, gli stessi che ora agitano il cappio sì, ma per i giudici. Cambiano le stagioni, cambia il target, ma non i metodi.
    Cambia la firma sul bonifico...

  6. #16
    I amar prestar aen
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    Predefinito

    In Origine Postato da massdestruction
    CI SONO MOLTE INESATTEZZE NEL POST DI LOKE:La prima è quella che no n si vuole chiudere una stagione riesumando in maniera parziale e pretestuosa fantasmi che endrebbero disussi e poi messi insoffitta.Le persone morte in quegli anni sono state 69 più la strage del treno italicus

    Sarebbe importante vdvedere l'interessante puntata di RAI educational andata in onda martedi' scorso(sto aspettando che la rai mandi la cassetta)

    Io di sinistra ho capito molte cose...non so altri

    ah dimenticavo L'accostamento di capanna e in questo caso di Sofri è del tutto demagogico e fuorviante.....
    L'idea di parlare del caso Ramelli mi è venuta dopo avere visto quella puntata. Non la ho vista tutta, ma una buona parte si, parlava di vari fatti, di vari lutti a sx e dx. Mi ha colpito questo per il fatto che il questore ordinò che i funerali si svolgessero in forma privata. Che clima si respirava allora? Cosa ha portato la demonizzazione dell'avversario? Questo vale per tutte le parti politiche.

    Il post non è farina del mio sacco, lo ho trovato in rete ma non ricordo il link.

    Cordiali Saluti
    E voi tutti, o Celesti, ah! concedete,
    Che di me degno un dì questo mio figlio
    Sia spendor della patria, e de Troiani
    Forte e possente regnator. Deh! fate
    Che il veggendo tornar dalla battaglia
    Dell'armi onusto de' nemici uccisi,
    Dica talun: NON FU SI' FORTE IL PADRE:
    E il cor materno nell'udirlo esulti.

  7. #17
    I amar prestar aen
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    Predefinito

    In Origine Postato da DrugoLebowsky
    Locke, con la C.
    A me fanno ridere sti destri con la loro denuncia del clima forcaiolo di allora, quando sanno benissimo che gli epigoni comunisti di allora, quelli che agitavano il cappio per i fascisti, erano i Pecorella, i Brunetta, i Bondi, i Ferrara, i Guzzanti, gli stessi che ora agitano il cappio sì, ma per i giudici. Cambiano le stagioni, cambia il target, ma non i metodi.
    E' noto che TUTTI gli aderente a AO, ora sono BANANAS.
    Ora vado Ot, seguendoti, mica voglio la forca per i vostri giudici, mi basterebbe che facessero il loro lavoro senza IL PARAOCCHI.
    E qua mi fermo, se vogliamo parlare di giudici facciamolo, qua mi sembra OT.

    Cordiali Saluti
    E voi tutti, o Celesti, ah! concedete,
    Che di me degno un dì questo mio figlio
    Sia spendor della patria, e de Troiani
    Forte e possente regnator. Deh! fate
    Che il veggendo tornar dalla battaglia
    Dell'armi onusto de' nemici uccisi,
    Dica talun: NON FU SI' FORTE IL PADRE:
    E il cor materno nell'udirlo esulti.

  8. #18
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    Predefinito Re: Re: Re: Re: 30 anni fà, una vergona italiana, il caso Sergio Ramelli

    In Origine Postato da MrBojangles
    Non è affatto strano, invece, che si continui a postare strumentalmente "cronache" dello scorso secolo ignorando TOTALMENTE l'ordinaria quotidianetà dello schifo di coloro che hai eletto a governarci.
    TUTTI.

    Frega una sega di Ramelli, a me...
    Naturalmente non ti smentisci mai, come se le tangenti siano equiparabili all'omicidio. Guarda che a condannare quegli atti non passi per berlusconiano, non avere paura. E neanche vuol dire sconfessare Prodi, Travaglio, e compagnia bella, che credo condannano queste cose.
    Quegli anni saranno un triste passato solo quando tutti, di qualunque colore, condanneranno quello che accadde, indipendentemente dal colore dei responsabili dei crimini commessi. Finchè ciò non accadrà ricordare sarà un obbligo. Un po' come per tutte le vicende tragiche del XX secolo.
    Io spero infatti che quei consiglieri comunali plaudenti non siano più in politica perchè una cosa è parlare di "clima" di quegli anni, un'altra perdere totalmente l'umanità e quella gente che applaudiva non aveva 20 anni ma credo adulti vaccinati. Ma anche la meticolosità di persone che progettano di ammazzare un ragazzo più piccolo di loro, a loro sconosciuto, di cui invece sarebbero potuti essere amici, grida la natura aberrante dell'ideologia e del potere che può avere sull'uomo. Ma voglio essere ottimista, queste cose ora non potrebbero accadere.

  9. #19
    ITALIANO ROZZO
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    Chissà se, in questi giorni, un pensiero a Ramelli i camerati di AS e la Signora Floriani l'hanno fatto...

    e magari un pensiero per

    - Stefano Cecchetti
    - Francesco Cecchin
    - Roberto Crescenzio
    - Paolo di Nella
    - Carlo Falvella
    - Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta
    - Angelo Mancia
    - Mikis Mantakas
    - Virgilio e Stefano Mattei
    - Giuseppe Mazzola e Graziano Giralucci
    - Angelo Pistolesi
    - Giuseppe Santostefano
    - Martino Traversa
    - Ugo Venturini
    - Mario Zicchieri
    - Manuele Zilli
    - Vittorio Ferri

    e magari un lieve rossore non guasterebbe.
    "vi faccio vedere come muore un Italiano"

  10. #20
    ITALIANO ROZZO
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    Predefinito

    E ti svegli una mattina e ti chiedi cosa è stato,
    rigettare i tuoi pensieri sulle cose del passato,
    prendi un fazzoletto nero che conservi in un cassetto.
    Cominciava tutto un giorno, forse un giorno maledetto,
    frequentando certa gente di sicuro differente,
    è un battesimo di rito con il fiato stretto in gola,
    quando già finiva a pugni sui portoni della scuola,
    e inciampare in un destino che ti cresceva dentro da bambino,
    ed un ciondolo d'argento che ti tieni intorno al collo,
    odio e amore per cercare di capire una logica ideale,
    una logica ideale a cui ciecamente credi.

    E tua madre piange sola e ti osserva dietro i vetri,
    perché sa che non perdona questa guerra,
    perché sa che non ha pace la sua terra
    Un partito, vecchia storia, un'eredità che scotta,
    nell'ambiguità di sempre come un senso di sconfitta,
    e ignorare circostanze, giochi assurdi di potere,
    che ne sai di quel passato di nostalgiche illusioni,
    di un confronto che da sempre si è attuato coi bastoni?
    E sentirsi viver dentro, a vent'anni, all'occasione,
    per cercar di dare un senso alla tua Rivoluzione.

    Poi una sera di gennaio resta fissa nei pensieri,
    troppo sangue sparso sopra i marciapiedi
    e la tua generazione scagliò al vento le bandiere,
    gonfiò l'aria di vendetta senza lutto, né preghiere,
    su quei passi da gigante, per un attimo esitare,
    scaricando poi la rabbia nelle auto lungo il viale,
    fra le lacrime ed i vortici di fumo,
    da quei giorni la promessa di restare
    tutti figli di nessuno.

    Pochi giorni di prigione ti rischiarano la vista,
    dimmi, come ci si sente, con un'ombra da estremista?
    Cosa provi nelle farse di avvocati e tribunali?
    Ed Alberto che è finito dentro l'occhio di un mirino,
    la Democrazia mandante, un agente l'assassino.
    E Francesco che è volato sull'asfalto di un cortile,
    con le chiavi strette in mano, strano modo per morire.
    Braccia tese ai funerali ed un coro contro il vento,
    "oggi è morto un Camerata ne rinascono altri cento".
    E il silenzio di un'accusa che rimbalza su ogni muro,
    questa volta pagheranno te lo giuro

    Poi la sfida nelle piazze ed i sassi nelle mani,
    caroselli di sirene echi sempre più lontani,
    quelle bare non ancora vendicate
    le ferite quasi mai rimarginate.

    Ma poi il vento soffiò forte, ti donò quell'occasione,
    di combattere il sistema in un'altra posizione,
    tra la fine del marxismo e i riflussi del momento,
    costruire il movimento tra le angosce dei quartieri.
    Ed un popolo, una lotta chiodo fisso nei pensieri
    e generazioni nuove in cui tu credevi tanto.
    Poi quel botto alla stazione che cancella tutto quanto.
    E al segnale stabilito si da il via alla grande caccia,
    i fucili che ora puntano alla faccia,
    le retate in grande stile dentro all'occhio del ciclone,
    tra le spire della santa inquisizione.

    Poi le tappe di una crisi, di una storia consumata,
    di chi trova la sua morte armi in pugno nella strada,
    di chi viene suicidato in una stanza di chi scappa
    di chi chiude nei cassetti anche l'ultima speranza.

    E ti svegli una mattina, sulle labbra una canzone,
    e l'immagine si perde sulla tua generazione,
    quei ragazzi un po’ ribelli un po’ guerrieri,
    che hanno chiuso nei cassetti e dentro ai cuori
    tanti fazzoletti neri


    GENERAZIONE '78 - F. Mancinelli
    "vi faccio vedere come muore un Italiano"

 

 
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