Compitino per pacifondai e non

Berlusconi, sconvolto da un sondaggio che dà Forza Italia all'1,9 per cento e l'Ulivo al 70, conscio che un simile tracollo degli Azzurri e una vittoria così smaccante dell'opposizione lo porterebbe in galera per tutti i suoi casini, tenta la via del colpo di stato.

In una sola notte, i S.I.O.S. fanno piazza pulita di tutti quelli, politici, sindacalisti, giornalisti e altro, che potrebbero organizzare qualcosa contro di lui.

Sfuggono D'Alema e Fini (anche lui nella lista di prescrizione per le sue posizioni critiche) che rifugiano chi all'estero chi in ambasciate (guarda caso quella americana fra le tante).

Si richiede un intervento militare internazionale, sia alla NATO che all'ONU, per ristabilire la legalità.

Il problema è rimesso al Consiglio di Sicurezza ONU.


1) L'intervento militare è approvato a unanimità, si mette assieme un'armata brancaleone qualsiasi e in quattro e quattrotto la legalità ritorna in Italia.

2) Il consiglio di sicurezza ONU si spacca, perché la Francia e la Germania, timorose che Prodi cancelli le fregate comuni Fremm e il caccia comune Typhoon, programmi sostenuti entrambi da Berlusconi e nei quali si sono investiti già miliardi, pongono il veto. Gli Stati Uniti intervengono motu proprio e spazzano via i golpisti.

3) Come sopra, ma gli USA optano per il blocco economico che durerà anni e anni.

4) come sub 2), ma gli USa decidono di supportare solo la resistenza armata che scatena una guerra civile.



È lecito l'intervento sub 1)?
È lecito l'intervento sub 2)?
È lecito 3)?
È lecito 4)?

Postilla sub 1) e 2). l'intervento militare è mal combinato, e frange di terroristi pagati da Berlusconi riparato in Russia contrastano con pesanti azioni le truppe della coalizione.
È lecito parlare di "resistenza"?




Spero di leggere qualche intervento intelligente. Vi lascio a scatenarvi belli de mamma. Buon divertimento.

[vlad84]