Le moldave ci ripensano: era meglio da don Cesare
di FRANCESCO RUGGERI LECCE -
L'avevano definito un lager, un luogo di tortura dove oltre che della libertà ti privano della dignità di essere umano. Quasi una Guantanamo mediterranea, gestita con la complicità della curia di Lecce da un " prete col manganello ?.
Ma a fargli cambiare idea è bastato qualche giorno trascorso in un altro centro per immigrati pugliese.
Il tempo di realizzare che non godevano più di tv satellitare in microappartamenti autosufficienti, dvd, menù etnici, sigarette, schede telefoniche a go go, giornali in lingua, campo di calcetto ecc., ovvero di tutti i benefit che avevano trovato nel precedente " lager ?.
Il cui centralino si sono quindi affrettate a richiamare, chiedendo, secondo gli operatori dello stesso, di poter rientrare al più presto nella struttura.
Le protagoniste di questo sketch da commedia dell'arte sono le cinque ex prostitute moldave e rumene che han fatto arrestare tre giorni fa Don Cesare Lodeserto, direttore del Centro d'accoglienza per clandestini Regina Pacis che le ospitava a S. continua...