ROMA - "Ma cos'è questa storia? Almeno mi potevi avvertire visto che stavo a Londra". La linea telefonica di Palazzo Chigi ieri si è surriscaldata molto rapidamente. Gianfranco Fini, in Inghilterra insieme al presidente della Repubblica Ciampi, ha alzato la cornetta, ha chiamato il premier e tutto di un fiato non gli ha nascosto nemmeno una delle tante perplessità sull'uscita fatta a "Porta a porta". Non solo il vicepremier non era stato avvertito, ma si trovava proprio a fianco di Tony Blair mentre il Cavaliere annunciava una tappa fondamentale della missione in Iraq e spiegava di averne discusso con il premier britannico. Dopo le parole di Berlusconi, nessuno nella delegazione italiana riusciva a celare un certo "imbarazzo". Quell'imbarazzo di cui poi il titolare della Farnesina si è lamentato con una certa veemenza nella telefonata.
Il presidente del Consiglio ha dunque dovuto fronteggiare le proteste dell'alleato "interno" ma le ha rapidamente derubricate sapendo di poter contare sull'appoggio della Lega e sulla sostanziale condivisione dell'Udc. Nello stesso tempo si è visto investire dall'ondata di reclami diplomatici partita dalla Gran Bretagna e dalla Casa Bianca. Bush, infatti, lo ha contattato costringendolo di fatto a correggere la linea.
www.repubblica.it