In origine postato da Curioso
Questi sono i principi in teoria, ma nella pratica
Il Presidente del Consiglio è un monopolista nel campo dell'informazione (ok, un duopolista) e della raccolta pubblicitaria
Ha espresso pubblicamente insofferenza verso certi "rituali della democrazia" (passaggi parlamentari delle leggi, approvazione del Presidente della Repubblica, pubblicazione sulla GU, decreti attuativi);
Ha utilizzato la maggioranza parlamentare per approvare leggi a suo vantaggio (perchè la libertà non è farsi gli affari propri utilizzando le istituzioni);
Tutto ciò come si concilia con i suddetti principi? Ne deduco che Berlusconi non è un liberale......
Il presidente del Consiglio annacqua purtroppo talvolta il proprio ostentato liberalismo "di fondo" con atteggiamenti e principi di chiara impostazione e derivazione socialistoide. Nessuno è perfetto.
L'insofferenza verso le lungaggini improduttive delle procedure e non della democrazia è comune a tutti coloro, di destra, centro o sinistra, che si rendono conto di quanto sarebbero necessarie decisioni rapide con procedure razionali e sensate. Purtroppo le riforme si disperdono in altri meandri per accontentare certi alleati.. localisti..anzichè concentrarsi sull'essenziale.
Il parlamento è sovrano e le leggi sono soggette solo alle censure sotto il profilo costituzionale. Che il presidente del Consiglio sia portatore di un oggettivo "conflitto di interessi" è cosa nota, anche agli elettori. Del resto questa anomalia è il sottoprodotto di anomalie ben più antiche e incancrenite che fanno della sinistretta massimalista la parte politica immensamente più distante dai principi e valori del capitalismo democratico moderno professato da un liberalismo consapevole e avveduto.
Saluti liberali