BLITZ A PORTO ROTONDO
La beffa di cento indipendentisti sardi: sono penetrati nella villa di Berlusconi. Elusi i controlli di Digos, violato il segreto di Stato
Nemmeno Diabolik avrebbe sognato tanto. Di poter attraversare la villa più blindata del mondo, militarizzata a sufficienza da poter rispondere a conflitti mondiali, attacchi atomici e pare anche ad eventi di "star wars", nemmeno lui, dicevamo, avrebbe immaginato di poter attraversare questa expò mondiale della sicurezza in pieno giorno, assieme a un gruppetto di amici e raggiungere indisturbato la piscina. Lui non ce l'avrebbe fatta, ma gli indipendentisti della republica de sardinia invece sì.
Ieri, con un blitz davvero stupefacente e che regalerà un po' di buonuomore al nostro triste pianeta, un centinaio di aderenti all'Irs (Indipendentzia de Sardinia) guidati dal loro leader Gavino Sale hanno fatto irruzione pacifica nella villa La Certosa di Silvio Berlusconi. Eludendo non sappiamo ancora come (ma c'erano diversi cineoperatori presenti e quindi lo scopriremo) il controllo di Digos, carabinieri, servizi segreti, polizia, servitù e cani arrabbiati, il gruppo è riuscito ad entrare nel parco della villa e ad attraversarlo sino a raggiungerne il cuore, la piscina faraonica che si affaccia sulla magnifica baia di Porto Rotondo. Sono passati per i campi adiacenti, attraverso sentieri che evidentemente conoscono meglio dell'esercito italiano, lì mobilitato per rendere la villa a prova di assalto e circondata da segreto di Stato, come ci informò a suo tempo il sottosegretario Gianni Letta.
«Il nostro atto - scrivevano ieri in un comunicato sul web gli indipendentisti - è pienamente legittimo. Ciò che è illegittimo è che uno Stato come quello italiano da 150 anni occupi, sfrutti, saccheggi, inquini e maltratti il nostro territorio. Ciò che è illegittimo è che una singola persona decida che ciò che egli fa in casa nostra sia da mantenere sotto "segreto", come se non riguardasse la nostra esistenza pubblica e collettiva».
L'aspirazione del movimento sardo all'indipendenza dall'Italia sarà un po' estrema, ma non priva di qualche giusto risentimento. Sono stati proprio loro, quelli dell'Irs, lo scorso anno a scoprire a colpi di pale una discarica di rifiuti tossici e radioattivi nella zona paludosa tra Fiumesanto e il petrolchimico. Pochi colpi di benna e venne alla luce una vera bomba ecologica, sotterrata a pochissimi metri dalla spiaggia. Una discarica frutto di traffico illecito di cui soli pochi giorni prima il ministro Giovanardi aveva fermamente negato l'esistenza all'assemblea parlamentare.
Immaginiamo già lo sconforto del premier Berlusconi davanti alla violazione della sua dorata privacy. Non se ne spiegherà le ragioni, lui che ha fatto di tutto per rendere il meno visibile possibile l'impatto ambientale dell'esigua costruzione, tanto da decidere di non costruire un porto per l'approdo da mare ma un semplice tunnel subacqueo per sottomarini. Lui che aveva deciso di aprire al pubblico i 50 ettari di parco inglobato nella villa, «perché anche gli altri possano godere di tanta bellezza». Lui, che sperava di poter almeno passare un paio di settimane al mare in pace, e invece...
Roberta Ronconi
Fonte:www.liberazione.it
21.03.05