Quale storia si cela dietro ai tappeti di Siebenburgen?

[Roberto Mime]

Durante un mio viaggio in Romania fui caldamente consigliato di visitare cattedrali storiche ubicate in Transilvania per visionare con i miei occhi i misteriosi tappeti di Siebenburgen. A quanto ho capito - il mio interprete personale usava un italiano abbastanza semplice - esiste una storia oscura su questi misteriosi tappeti fatta di armate turche, di chiese dell'anticristo e di maledizioni concernenti il conte Vlade.
Valeva la pena ascoltare questo interprete, o bene o fatto a ritirarmi nei miei alloggi per partire tempestivamente l'indomani col primo aereo alla volta dell'areoporto di Malpensa?

Roberto Mime - dirigente

[Tullio (POL)]

Purtroppo la mia ignoranza in materia mi porta solo un consiglio, rivolgere la domanda, davvero inquietante, ad esperti nel campo. Purtroppo il caro Nebbia può rispondere ed aggiornare la nostra canoscenza solo in periodo lavorativo, quindi aspettiamo caro Mime.
Tullio.

[Nebbia]

I tappeti di Siebenburgen o Transilvania devono la loro denominazione ad una regione storica simile a quella che battezzò "polacchi" un determinato gruppo di tappeti persiani.
Il nome Siebenburgen (Sette paesi) indica appunto la regione della Transilvania dove fu ritrovato un grandissimo numero di tappeti anatolici molto simili tra loro, di non grande formato e per la maggior parte del tipo "da preghiera", databili tra il principio del XVII secolo e la metà del XVIII, raccolti probabilmente [secondo Michele Campana(1)] dalle armate turche che avevano assediato Vienna nel secolo XVII e che avevano costituito a Siebenburgen un deposito di tappeti, forse prede di guerra o, secondo altri, ivi confluiti per ragioni di culto e di gusto della popolazione che, pur appartenendo alla religione cristiana, non disdegnò di adottare per le proprie Chiese elementi tipici del culto maomettano. Ed è appunto nelle Chiese che è stato ritrovato il maggior numero di esemplari; 106 tappeti erano ancora conservati nel '900 nella Chiesa di Kronsdat.
Quando vennero scoperti questi manufatti religiosi maomettani all'interno delle Chiese ortodosse d'Oriente fu facile per le frange più radicali e conservatrici della Chiesa Cattolica additare il fenomeno come una degenerazione al limite della divinazione del diavolo, una scusa in più (diciamocelo) per allargare quel divario tra Chiesa Cattolica Romana d'Occidente con quella Cristiana Ortodossa d'Oriente generato grazie a quella maledettisima e ultima crociata che portò alla razzia e alla distruzione della vecchia Costantinopoli. Del principe della Valacchia (allias Dracula) non saprei, avevo sentito qualcosa, forse con un po di calma riesco a reperire qualche informazione.

(1) Michele Campana - Tappeti d'Oriente, F. Fabbri editore, 1966

[pcosta]

National Museum of Art of Romania, Tappeto da preghiera
"Transylvanian", type Ushak; 17th century; 176 x 112 cm

[Nebbia]

Quello che ha postato pcosta è una preghiera simmetrica sullo stile cromatico ed iconografico molto simile ai tutt'ora attuali tappeti anatolici denominati "Taspinar".

Per quanto riguarda siti di Chiese romene transilvane visitabili con all'interno tappeti cito ad esempio la "Cattedrale Nera" presso Brasov, ai piedi del monte Tampa, che prende il nome dal colore dei suoi muri. La chiesa, in stile gotico, molto simile a tante chiese tedesche, conserva al suo interno una ricca collezione di 19 tappeti orientali donati dai mercanti che trafficavano con l'Oriente.

[vescovosilvano]

Anch'io ho in chiesa tappeti di origine mussulmana ma non credo proprio che qyesto trasformi una Chiesa ortodossa in una Chiesa del male. Nel Monte Athos tanti bei tavolini alti intarsiati ed ottagoni di evidente derivazione arabo-turca sono usati come leggii per i cantori e non credo proprio che questo renda la loro lode meno accetta a Dio.
Non facciamo i fanatici!

[Nebbia]

è stato interessante notare che ai piedi della bara di Papa Wojtila durante la cerimonia funebre è stato utilizzato un tappeto orientale a disegno geometrico, altro che fanatismi.