No Problem! Chiediamo a Storaciocchio di controllare a maggior ragione, all'anagrafe.In Origine Postato da Misterbianco
Firme pro fidel.. evidentemente non sei nemmeno attento alla propaganda dei tuoi ..
No Problem! Chiediamo a Storaciocchio di controllare a maggior ragione, all'anagrafe.In Origine Postato da Misterbianco
Firme pro fidel.. evidentemente non sei nemmeno attento alla propaganda dei tuoi ..
MaleIn Origine Postato da Tremendo
Io non sono mai andato in piazza con la maglietta di che guevara e neanche con la bandiera cilena
In Origine Postato da stellarossa1959
No Problem! Chiediamo a Storaciocchio di controllare a maggior ragione, all'anagrafe.
AHAHAHAHAH
E FIRME CONTRO GUANTANAMO DOVE SODOMIZZANO I RAGAZZINI NO???
su questo forum è meglio non rispondere ai fessi!
voi nazifascisti di oggi e i vostri servi siete solo gli ayatollah E I TALEBANI dell'occidente..
Lagos l'ha dimostrato nei fatti di essere un democratico, opposto a Pinochet, facendo una politica sociale ed economica che ha portato il Cile a livelli europei, non solo di benessere, ma anche di convivenza democratica. C'è piena libertà, cosa rara, da quelle parti, la povertà sta scendendo a ritmo sostenuto, ed il Cile dovrebbe solo essere un esempio. Vorrei prendere un qualunque latinomaericano, portarlo un mese in Cile ed un mese a Cuba e chiedergli dove vorrebbe vivere. E vediamo cosa risponderebbe.
E' inutile insistere,i paraocchiati sinistrorsi non possono ammettere che a Cuba(come in tutti i paradisi socialisti) si muore di fame e i diritti civili non esistono,piuttosto se lo tagliano(meglio, si evita la nascita di altri compagni paraocchiati)sono solo capaci di rispondere dicendo che gli americani fanno peggio,ma che si fottano gli americani,piuttosto che pensino alla merda che hanno lasciato dovunque hanno governato!
In Origine Postato da iannis
Lagos l'ha dimostrato nei fatti di essere un democratico, opposto a Pinochet, facendo una politica sociale ed economica che ha portato il Cile a livelli europei, non solo di benessere, ma anche di convivenza democratica.
Ferrara dice che e' stato grazie a pinochet
Lagos e' uno che TACE sul regime pinochettiano che ancora comanda in larga parte del sistema cileno.
PRC/ INGRAO: RESTO COMUNISTA, MA NON TOLLERO CASTRO (CORSERA)
21/03/2005 - 09:26
"Miei errori: contro primavera Budapest ed 'eretici' Manifesto"
Roma, 21 mar. (Apcom) - "Resto comunista, ma non tollero Castro e di Mao ebbi paura". Alla vigilia del suo 90esimo compleanno, Pietro Ingrao parla così in un'intervista al Corriere della Sera. Quando Castro "prese il potere passai un mese a Cuba. E Castro non mi piacque per nulla. Parlava per ore, senza ascoltare mai. Incontrai Che Guevara: emanava un fascino grande, ma fu sprezzante verso la sinistra europea, che gli pareva 'imborghesita'". Mai pentito di essere diventato comunista? "Assolutamente no. Resta il meglio della mia vita", risponde Ingrao, decano del Pci, a 90 anni tessarato di Rifondazione.
Ma c'è una cosa della quale Ingrao si pente: l'errore "più Grave fu nell'autunno del '56 quando sull'Unità scrissi un pessimo articolo che attaccava gli insorti di Budapest che si ribellavano ai sovietici. E un errore persino assurdo fu quando approvai la radiazione dal Pci del gruppo del Manifesto".
copyright @ 2005 AP
Parlare di diritti umani a Cuba? Vi ricordo che in tutta l'america latina milioni di persone non hanno i diritti "animali":una casa, un lavoro, dove bambini di 5 anni consumano la loro infanzia a lavorare. Come ha detto giustamente Fidel Castro, nessuno è cubano.
Cuba non conosce malnutrizione, analfabetismo, ha un sistema sanitario e di educazione invidiabili, è avanti anni luce in questi aspetti con il resto dell'america latina.
Mette davanti tutto il proprio popolo, non ha mai usato violenza o repressione per il proprio popolo, come vergognosamente è d'abitudine negli altri Paesi, anche occidentali (G8).
Ha un sistema elettorale dove sono i stessi cittadini e scegliere e ad essere scelti, dove il partito comunista non partecipa alle elezioni e non presenta canditati.
Cuba ha subito infiniti attentati appoggiati dagli Stati Uniti, riceve da 40 anni un blocco economico che fa perdere a Cuba 1600 milioni di dollari l'anno. Questo è il vero impedimento economico sociale di Cuba. Blocco che non è stato applicato ai regimi fascisti di Pinochet o Nicaragua.
Nonostante questo Cuba è una società giusta e solidale, nessuno può parlare di diritti umani quando si è i primi a violarli in campo interno e internazionale.
Cuba colpisce chi è al soldo dell'impero, mercenari contro il proprio popolo.
Se si è tanto convinti che la rivoluzione non ha appoggio popolare, si tolga il blocco economico.
Cuba, bella isola che resiste, fiera della sua rivoluzione, modello che un'altra società, più giusta è possibile, è questo che da fastidio al vicino impero.
Sinistra: basta accusare Cuba, la perfezione non è di questo mondo, impossibile trovarla a Cuba. Con la sua rivoluzione, contro l'imperialismo.
Resta difficile sostenere che Cuba è una dittatura quando tutte le cariche istituzionali, dal livello municipale fino alle più alte cariche dello Stato devono essere periodicamente riconfermate con voto popolare libero e segreto. La democrazia la troviamo nei milioni di persone che decidono il loro futuro, nei milioni di anziani non abbandonati e nei bambini che possono istruirsi liberamente.
Democrazia che predende di essere rispettata.
Emanuele
L'ENNESIMA INIZIATIVA
DI PSEUDO INTELLETTUALI
DI MERDA SEMPRE PRONTI
NELLA DIFESA DI DITTATORI
E AFFAMATORI DI POPOLI!!
GIANNI MINA E COMPAGNI
DI MERENDE RAPPRESENTANO
IL PEGGIO DELLA SOCIETA
ITALIANA GIA PIENA DI
ESCREMENTI DI SINISTRA
CHE HANNO DISTRUTTO
OGNI CAPACITA CRITICA
E DI SVILUPPO DI QUESTO
PAESE ORMAI ALLO SBANDO!!!
LIBERIAMOCI DI QUESTE
MERDACCE E MANDIAMOLI
UNA BUONA VOLTA NELLA LORO
AMATA CUBA, IN MEZZO
AI MORTI DI FAME, A LAVORARE
LA CANNA DA ZUCCHERO;
LE INTELLETTUALI DONNA
LE MANDIAMO A BATTERE
SUL LINGOMARE DELL'AVANA!!!!!!