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  1. #1
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    Predefinito L'ultima monarchia assoluta

    L'ultima monarchia assoluta, dopo le elezioni amministrative che hanno interessato l'Arabia Saudita, è rimasta lo Stato della Città del Vaticano.
    Quello stato che vuole insegnare ai cittadini di un altro stato coem regolarsi nelle libere elezioni.ù

    http://www.quaderniradicali.it/agenz...=read&nid=2890

    Pannella / Il pericolo antiumanista, antiliberale e antidemocratico dello “Stato Assoluto Vaticano”

    News del 20-03-2005


    “L’offensiva antiumanista, antiliberale, antidemocratica della gerarchia vaticana – ha sottolineato Marco Pannella avviando il suo interevento serale al Comitato Nazionale Radicali Italiani - che con immensa dovizia di mezzi si è letteralmente scatenata non solamente in Italia ma dall’Italia, appunto ad opera dello Stato Assoluto Vaticano.

    Questo ha già provocato prove di forza, di schieramenti mondiali, internazionali, dell’Onu, e sta guidando offensive di decine e decine di Governi, minacciando, fin da scritti attribuiti al pontefice nelle condizioni in cui vive e si manifesta, imprigionato dalla mancanza di salute.

    Minacciando ancora delegittimazioni infamanti delle istituzioni dei paesi democratici, viene – ripete Pannella - da quello che, secondo la scienza giuridica, è uno Stato assoluto, retto da un Sovrano, il Papa, che è Sovrano dei tre poteri dello Stato.

    E questo Stato assoluto che governa forze ormai materiali, è immerso, sommerso, nel mondo degli averi, nel mondo dell’agio e della potenza, che viene usata come potenza da sparare innanzitutto contro le religiosità.”

  2. #2
    Lampo
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    Scusa ma manca anche 'Oman.......

  3. #3
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    In Origine Postato da Lampo
    Scusa ma manca anche 'Oman.......
    Giuisto...giusto....
    Siamo ai livelli di civiltà dell'Oman.
    E a quelli di ricchezza del Brunei.

  4. #4
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    In Origine Postato da Lampo
    Scusa ma manca anche 'Oman.......

    L'Arabia Saudita e' ANCORA una monarchia assoluta altre ad essere una delle peggiori dittature che esistono al mondo.

    Nella sua foga anticlericale chi ha scritto il post si è dimenticato che le monarchie assolute sono varie

    Arabia Saudita, Swaziland, Bhutan, Brunei, Emirati Arabi, Oman, Qatar, Nepal (new entry!)


    più le monarchie autoritarie del Bahrein, Giordania, Marocco, Tonga, Kuwait, Marocco e.... Principato di Monaco


    Oltre a queste ci sono Malesia,Cambogia e Thailandia che sono monarchie in cui non il re ma il primo ministro governa in maniera autoritaria.

  5. #5
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    In Origine Postato da fabbio2
    L'Arabia Saudita e' ANCORA una monarchia assoluta altre ad essere una delle peggiori dittature che esistono al mondo.

    Nella sua foga anticlericale chi ha scritto il post si è dimenticato che le monarchie assolute sono varie

    Arabia Saudita, Swaziland, Bhutan, Brunei, Emirati Arabi, Oman, Qatar, Nepal (new entry!)


    più le monarchie autoritarie del Bahrein, Giordania, Marocco, Tonga, Kuwait, Marocco e.... Principato di Monaco


    Oltre a queste ci sono Malesia,Cambogia e Thailandia che sono monarchie in cui non il re ma il primo ministro governa in maniera autoritaria.
    Il mio post era volutamente polemico.
    E infatti ecco accorrere i difensori delle dittature, dei talebani afghani e....di casa nostra.
    So benissimo che ci sono altre monarchie assolute, comunque, tutte, ad una ad una hanno cominicati lunghi e difficili processi democratizzazione.
    Dalla Arabia Saudita, che ha introdotto elezioni amministrativa parziali e si prepara ad aprire al voto alle donne, all'Oman:


    http://www.equilibri.net/oriente/oman605.htm
    Oman: uno sguardo oltre il petrolio
    Il sultanato continua sulla strada della democratizzazione in campo politico e delle riforme strutturali in quello economico. Parole chiavi: apertura all’esterno e investimenti alternativi all’industria del petrolio. Ma sulla crescita economica, grava l’incertezza del futuro per via della successione al trono del sultano Qaboos bin Sa’id.

    L’incerto panorama del dopo Qaboos

    Iniziata con l’introduzione del suffragio universale, la politica riformatrice del sultano Qaboos continua la ristrutturazione della struttura monarchica.
    Uno dei segnali maggiori sembra essere l’orami avviato processo d’aumento di responsabilità della Majlis Oman, ovvero l’assemblea congiunta della Majlis as-Shura (Consiglio Consultivo) e della Majlis al-Dawla (Consiglio di Stato), annunciato durante l’annuale discorso alla nazione lo scorso novembre. Basti pensare all’annuncio fatto alla fine del 2003 che la Majlis as-Shura avrebbe avuto il diritto di rivedere e commentare il budget generale dello stato.
    Naturalmente, la Majlis può soltanto fare dei commenti, non legiferare e la sua approvazione non è necessaria perché delle leggi siano approvate ed entrino in vigore.
    Dal 2001, il sultano ha cominciato a trasmettere tali messaggi durante le celebrazioni per la Giornata della Nazione, anniversario del colpo di stato che nel 1970 portò il sultano Qaboos al potere.
    La concessione del suffragio universale e il rafforzamento delle responsabilità della Majlis sembrano riflettere i tentativi del sultano di rafforzare le strutture politiche formali del sultanato e di sviluppare un sistema d’autorità politica meno concentrato sul culto della persona.
    Aspetto che fa riflettere sulle prospettive di successione del sultano stesso. Infatti, Qaboos bin Sa’id ha già 64 anni e non è stato ancora stabilito alcun successore al trono. La cosiddetta “country’s Basic Law”, promulgata nel 1996, prevede un sistema secondo il quale un successore debba essere scelto nel caso in cui di morte del sultano regnante. Grazie a tale sistema, i membri della famiglia reale devono soltanto riunirsi e scegliere in tre giorni un candidato che appartenga al ramo Al Turki della famigli a reale. Altrimenti, una lettera lasciata dal sultano stesso in cui si fa menzione al candidato da lui scelto, è aperta dal capo del Consiglio per la Difesa, e tale persona diventa sultano.

    Sebbene tale legge fornisca un sistema per la successione, tuttavia non impedisce che si formino tutte le speculazioni del caso a riguardo del delicato soggetto della successione al trono.
    Attualmente sono tre i nomi che più spesso vengono nominati a tale riguardo, vale a dire quelli dei tre cugini più vicini a Qaboos – Sayyid Haithem bin Tariq al-Said, Sayyid Assad bin Tariq al-Said e Sayyid Shihab bin Tariq al –Said. Tutti e tre questi uomini hanno avuto varie posizioni di rilievo nell’ambito del governo e dell’esercito del sultanato.
    Sayyid Haithem è attualmente il ministro del patrimonio e della cultura, un incarico che gli conferisce numerose occasioni di apparire nei mezzi di comunicazione e pertanto di avere una discreta popolarità.
    Sayyid Assad in passato, è stato il capo dei corpi corazzati del paese e attualmente detiene il titolo di rappresentante del sultano, mentre Sayyid Shihab detiene attualmente quello di consigliere del sultano, e come suo fratello Assad, ha precedentemente servito nell’esercito del paese come comandante della Marina.
    Gli ultimi due candidati, che non ricoprono specifici incarichi, hanno meno possibilità di essere esposti ai media e di conseguenza di guadagnarsi una discreta popolarità. Ad ogni modo, nessuno dei tre possibili candidati è attualmente in una posizione tale da costruirsi un potere di base. Pertanto, il sultano ha limitato la probabilità di un colpo di stato che provenga da questi elementi, ma anche reso più difficile per il futuro governante che intraprendere la strada verso la sua successione.

  6. #6
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    http://www.equilibri.net/oriente/oman.htm

    Oman: le elezioni politiche ed i movimenti di opposizione
    Lo scorso 4 ottobre in Oman si sono tenute le prime elezioni politiche a suffragio universale maschile e femminile per eleggere gli 83 rappresentati del Majlis As'Shura, la Camera consultiva. Su 506 candidati solo 15 sono state le donne e la percentuale di voto ha superato di poco il 50% dei 260.000 iscritti alle liste elettorali.
    (Giacomo Goldkorn Cimetta)

    Equilibri.net (17 ottobre 2003)


    Le elezioni del Consiglio Consultivo

    Per la prima volta in Oman il 4 ottobre scorso si sono tenute le elezioni politiche a suffragio universale maschile e femminile segnando un momento storico nella vita civile e politica del paese e dell’intera regione. Inoltre, fatto non trascurabile nel lento cammino verso la democrazia, l’elezione della Camera è avvenuta con metodo diretto senza il complicato e poco ortodosso sistema dell’approvazione e della scelta degli eletti tra i più votati da parte del Sultano Qaboos Bin Said al Said. Al contrario di quanto avvenuto durante le elezioni del 2000, gli aventi diritto al voto erano 800.000 persone di ambo i sessi contro le 175.000 della scorsa consultazione, ma solo 260.000 hanno deciso di iscriversi nelle liste elettorali e quindi avere la possibilità di esercitare il loro diritto.

    Sebbene le cifre aiutino a capire le difficoltà ed una certa disaffezione da parte della popolazione per un metodo, quello democratico, tradizionalmente non appartenente alle nazioni arabe, le motivazioni reali e profonde di un’affluenza bassa alle urne sono da ricercare nel ruolo politico del Parlamento e nella struttura sociale del paese.

    Il Majlis As'Shura, o Consiglio Consultivo, non può essere considerato un vero e proprio Parlamento come potrebbe essere inteso in occidente, quanto piuttosto un’assemblea consultiva e propositiva ma senza alcun reale potere decisionale. Nonostante le elezioni abbiano rappresentato un accrescimento del livello rappresentativo del paese soprattutto per quanto riguarda il diritto di voto alle donne, gran parte della gioventù dell’Oman non si sente rappresentata da un sistema politico e sociale segnato ancora dalla forte e preponderante presenza del sistema tribale. Molti giovani, infatti, hanno studiato all’estero o hanno avuto la possibilità di confrontarsi con realtà diverse da quelle del proprio paese e la carenza di rappresentatività delle diverse realtà del paese con scarsi poteri decisioni rappresenta oggi un vero e proprio ostacolo alla partecipazione di gran parte della classe media e giovanile al sistema politico. Inoltre, il Sultano fino ad ora è riuscito a fornire scarse risposte al crescente problema della disoccupazione giovanile che potrebbe in futuro non molto lontano trovare rifugio presso altri paesi della regione o addirittura emigrare in Europa o Stati Uniti.

  7. #7
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    Predefinito Re: L'ultima monarchia assoluta

    In Origine Postato da aguas
    L'ultima monarchia assoluta, dopo le elezioni amministrative che hanno interessato l'Arabia Saudita, è rimasta lo Stato della Città del Vaticano.

    ... bla bla bla ...

    Lo Stato del Vaticano (ex Stato Pontificio) dura ininterrottamente da circa 2.000 anni.

    In questi due MILLENNI ha affrontato, superato e sconfitto innumerevoli nemici. Permettendo alla Cristianita' di dominare politicamente, economicamente, scientificamente, ecc il Pianeta.

    Non ti viene il dubbio che, forse, la forma di Governo fondata sul Potere Assoluto sia piu' valida delle altre forme (democrazie, aristocrazie, ecc) ?

  8. #8
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    [QUOTE]In Origine Postato da aguas
    [B]Il mio post era volutamente polemico.
    E infatti ecco accorrere i difensori delle dittature, dei talebani afghani e....di casa nostra.
    So benissimo che ci sono altre monarchie assolute, comunque, tutte, ad una ad una hanno cominicati lunghi e difficili processi democratizzazione.
    Dalla Arabia Saudita, che ha introdotto elezioni amministrativa parziali e si prepara ad aprire al voto alle donne, all'Oman:


    Difensore dei talebani sarai tu, se metti i tagliatori di teste sullo stesso piano del Vaticano.

    Non è vero che tutte hanno cominciato un processo di democratizzazione. Molti sono puri ritocchi di facciata.
    In ogni caso, il Vaticano ha una popolazione di 700 persone, l'Arabia Saudita di vari milioni. Ammetterai che c'e una certa differenza.
    Meglio essere un dipendende del vaticano o una donna araba?

  9. #9
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    In Origine Postato da aguas
    E a quelli di ricchezza del Brunei.
    Cosa c'e' di male nella Ricchezza ?

    Parli come un nazi-comu...

  10. #10
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    Predefinito Re: Re: L'ultima monarchia assoluta

    In Origine Postato da Il Condor
    Lo Stato del Vaticano (ex Stato Pontificio) dura ininterrottamente da circa 2.000 anni.

    In questi due MILLENNI ha affrontato, superato e sconfitto innumerevoli nemici. Permettendo alla Cristianita' di dominare politicamente, economicamente, scientificamente, ecc il Pianeta.

    Non ti viene il dubbio che, forse, la forma di Governo fondata sul Potere Assoluto sia piu' valida delle altre forme (democrazie, aristocrazie, ecc) ?

    Bene ,allora vai a vivere in Arabia Saudita e poi ne riparliamo.

 

 
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