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Risultati da 1 a 10 di 10
  1. #1
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    Predefinito Genesi, Caino ed Abele:Domanda


    Genesi
    17 Ora Caino si unì alla moglie che concepì e partorì Enoch; poi divenne costruttore di una città, che chiamò Enoch, dal nome del figlio. 18 A Enoch nacque Irad


    Amici di Cattolici Romani vi chiedo di spiegarmi una cosa.

    Se Caino ed Abele erano i figli di Adamo ed Eva, i primi esseri umani sulla terra.... come poteva Caino sposarsi.. ? con chi? visto che sulla terra c'erano solo lui ed i suoi genitori?


    Grazie anticipate delle risposte

    danny

  2. #2
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    Bella domanda.
    Lascio la risposta ai più preparati (è un argomento sul quale si rischia un bel rogo).

    Direi solo:
    Genesi 3,20
    20L'uomo chiamò la moglie Eva, perché essa fu la madre di tutti i viventi.
    Genesi 5,1
    1Questo è il libro della genealogia di Adamo. Quando Dio creò l'uomo, lo fece a somiglianza di Dio; 2maschio e femmina li creò, li benedisse e li chiamò uomini quando furono creati. 3Adamo aveva centotrenta anni quando generò a sua immagine, a sua somiglianza, un figlio e lo chiamò Set. 4Dopo aver generato Set, Adamo visse ancora ottocento anni e generò figli e figlie. 5L'intera vita di Adamo fu di novecentotrenta anni; poi morì.

    Se ne deduce che Caino ha sposato la sorella

  3. #3
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    Tra la verità e l'errore non c'è nessuna via di mezzo, tra questi due poli opposti non c'è che un immenso vuoto. Colui che si pone in questo vuoto è altrettanto lontano dalla verità di colui che è nell'errore (J. Donoso Cortes)
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    Uhm, bella domanda!

    Sicuramente avviene che Caino abbia sposato sua sorella... a mio parere questo risponde ad una precisa scelta da parte di Dio su base anche simbolica.

    Egli diede origine al genere umano a partire da un'unica coppia di progenitori- Adamo ed Eva- per far sì che tutti gli uomini si dovessero considerare fratelli anche dopo centinaia di generazioni, perchè avrebbero dovuto tenere presente che tutti erano nati da un'unica coppia, e quindi non si stabilissero scale gerarchiche.

    Facendo sì che Caino sposasse una sua sorella- e così anche che gli altri fratelli e sorelle si sposassero fra loro- Dio volle dunque assicurare l'unità parentale della prima famiglia umana con vincoli di sangue, dimodochè fra tutti i discendenti, fra tutti gli essere umani, in tutte le epoche, ogni uomo guardasse nel prossimo un proprio parente col quale ha in comune gli antenati.

    E questo anche in previsione della tripartizione del genere umano avvenuta con i figli di Noè: Sem (che origina i Semiti), Cam (i Camiti, ossia i neri) e Iafet (che genera i bianchi).
    Essi hanno origine comune in Noè e, risalendo, in Caino e sua moglie/sorella, e quindi in Adamo ed Eva.
    Ciò proibisce di considerare le tre "razze" su piani differenti.

    E' la "riduzione ad uno", dalla molteplicità all'unità.
    Poi la successiva legge data a Mosè proibirà il matrimonio fra fratelli germani in quanto non più necessario a questo scopo, ma anzi foriero di guai (malattie genetiche...).

  4. #4
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    Originally posted by Dreyer
    Uhm, bella domanda!

    Sicuramente avviene che Caino abbia sposato sua sorella... a mio parere questo risponde ad una precisa scelta da parte di Dio su base anche simbolica.

    Egli diede origine al genere umano a partire da un'unica coppia di progenitori- Adamo ed Eva- per far sì che tutti gli uomini si dovessero considerare fratelli anche dopo centinaia di generazioni, perchè avrebbero dovuto tenere presente che tutti erano nati da un'unica coppia, e quindi non si stabilissero scale gerarchiche.

    Facendo sì che Caino sposasse una sua sorella- e così anche che gli altri fratelli e sorelle si sposassero fra loro- Dio volle dunque assicurare l'unità parentale della prima famiglia umana con vincoli di sangue, dimodochè fra tutti i discendenti, fra tutti gli essere umani, in tutte le epoche, ogni uomo guardasse nel prossimo un proprio parente col quale ha in comune gli antenati.

    E questo anche in previsione della tripartizione del genere umano avvenuta con i figli di Noè: Sem (che origina i Semiti), Cam (i Camiti, ossia i neri) e Iafet (che genera i bianchi).
    Essi hanno origine comune in Noè e, risalendo, in Caino e sua moglie/sorella, e quindi in Adamo ed Eva.
    Ciò proibisce di considerare le tre "razze" su piani differenti.

    E' la "riduzione ad uno", dalla molteplicità all'unità.
    Poi la successiva legge data a Mosè proibirà il matrimonio fra fratelli germani in quanto non più necessario a questo scopo, ma anzi foriero di guai (malattie genetiche...).
    beh, ma allora il genere umano prima delle leggi di Mosè era costituito da persone malate, tanti problemi genetici.....

    e poi chi ha generato la "razza" gialla? e quella pellerossa?

  5. #5
    più arcipreti, meno arcigay
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    Tra la verità e l'errore non c'è nessuna via di mezzo, tra questi due poli opposti non c'è che un immenso vuoto. Colui che si pone in questo vuoto è altrettanto lontano dalla verità di colui che è nell'errore (J. Donoso Cortes)
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    Originally posted by danny78
    beh, ma allora il genere umano prima delle leggi di Mosè era costituito da persone malate, tanti problemi genetici.....

    e poi chi ha generato la "razza" gialla? e quella pellerossa?
    no, spetta

    1) non è che fino a Mosè si sposavano fra fratelli e poi d'un tratto stop, eh!
    appena ebbero donne diverse dalle sorelle, e seppero che il coniugio fra fratelli era male, lo abbandonarono.
    La legge mosaicà sancì definitivamente questo abbandono, ma era da tanto che non c'era più
    E' ragionevole credere che si sia esaurito coi primi tempi dopo Adamo ed Eva, e comunque prima del Diluvio.

    2) bisogna tenere presente che la Bibbia è stata scritta in ambiente semitico, dove i popoli che si trovavano erano o bianchi, o semiti, o neri.
    Degli altri manco si sapeva, ma è ovvio: siamo nel 3000 a.C., la Bibbia è stata ispirata da Dio ma scritta da uomini.

    Quel che è certo è che tutti i popoli hanno come padre vero Dio, e siccome "Dio può far nascere figli d'Abramo anche dalle pietre", come dice Gesù, è logico pensare che in un altro modo non narrato dalla Bibbia siano nati quei popoli.

    Ricordiamoci che la Bibbia non è un testo scientifico in senso stretto, eh!
    Questo non significa che siano tutte invenzioni: semplicemente vi è raccontata in linguaggio umano una verità divinamente ispirata

  6. #6
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    Originally posted by Dreyer
    no, spetta

    1) non è che fino a Mosè si sposavano fra fratelli e poi d'un tratto stop, eh!
    appena ebbero donne diverse dalle sorelle, e seppero che il coniugio fra fratelli era male, lo abbandonarono.
    La legge mosaicà sancì definitivamente questo abbandono, ma era da tanto che non c'era più
    E' ragionevole credere che si sia esaurito coi primi tempi dopo Adamo ed Eva, e comunque prima del Diluvio.

    2) bisogna tenere presente che la Bibbia è stata scritta in ambiente semitico, dove i popoli che si trovavano erano o bianchi, o semiti, o neri.
    Degli altri manco si sapeva, ma è ovvio: siamo nel 3000 a.C., la Bibbia è stata ispirata da Dio ma scritta da uomini.

    Quel che è certo è che tutti i popoli hanno come padre vero Dio, e siccome "Dio può far nascere figli d'Abramo anche dalle pietre", come dice Gesù, è logico pensare che in un altro modo non narrato dalla Bibbia siano nati quei popoli.

    Ricordiamoci che la Bibbia non è un testo scientifico in senso stretto, eh!
    Questo non significa che siano tutte invenzioni: semplicemente vi è raccontata in linguaggio umano una verità divinamente ispirata
    ok, ma allora come si puo credere totalmente ad una cosa "divinamente ispirata" e non "fedelmente riportata"?......

  7. #7
    Napoléon I
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    Alcune precisazioni.

    1. Adamo visse 930 anni. La durata eccezionalmente lunga della vita dei patriarchi è spiegata in base alla loro funzione, specialmente quella di popolare la terra. Durante questi quasi mille anni, genero molteplici ed innumerevoli generazioni di figli, i quali a loro volta, iniziarono a generare altri figli. Caino, al momento in cui prese moglie, non necessariamente dovette dunque sposare sua sorella, ma anche una nipote, magari anche alla lontana.

    2. La pratica dell'unione fra consanguinei, fu permessa da Dio al fine di popolare la terra, finchè fu necessaria, dopodichè venne vietata. Quando permise tale pratica, fece in modo, con la propria onnipotenza, che non si riscontrassero nei frutti di unioni tra consanguinei, le malattie e i difetti che si riscontrano al giorno d'oggi. Ma pose questo limite per impedire che l'uomo se ne servisse, oltre il necessario.

    3. Logicamente tale pratica andò avanti anche dopo il diluvio, non essendo rimaste sulla terra che 4 famiglie (Noè e i tre figli)

    4. La classificazione cam=negri e jafet=bianchi, è troppo riduttiva.
    E' esatto che Cam fu il progenitore degli abitanti dell'africa, e dunque anche dei negri, Sem degli abitanti della Mesopotamia (ebrei, arabi, caldei, ecc.) Jafet, di tutti gli altri (indoeuropei , o euro-asiatici). Non esistono altri progenitori dopo il diluvio, per cui tutti gli uomini derivano da loro tre, e ovviamente da Noè. Tale verità può essere facilmente conciliabile con la scienza. Due casi:secondo la palingenesi, i continenti erano in origine attaccati, e dunque è possibile che l'umanità, uscita dall'arca, si sia propagata nel globo.
    Inoltre vi è chi spiega il diluvio, dal punto di vista geologico, come un fenomeno precedente ad una glaciazione, la quale potrebbe essere stata successiva ad esso. Ebbene, durante le glaciazioni, le acque si ritirano, lasciando emersi lembi di terra fra i continenti. Dunque è possibile che ci fosse una via per raggiungere anche le lande più remote (come l'Australia, l'Oceania, ecc.).

    5. Non è logico pensare che altri si siano salvati oltre a Noè e famiglia, dal Diluvio, poichè la Bibbia è chiarissima, ed è priva di errore. Dunque solo Sem Cam e Jafet hanno rigenerato il mondo. Ciò non perchè la cosa non fosse possibile a Dio, ma poichè Egli ci ha detto che è andata diversamente, e poichè non può mentire, occorre credergli.

    6. La Bibbia non è un libro scientifico, e contiene anche alcuni "errori" (che in realtà sono particolarità stilistiche dell'epoca, come quando si dice che la lepre è un ruminante, poichè allora si credeva così. Ciò tuttavia nulla cambia alla verità dell'integrità del testo, e alla sua assoluta inerranza, la quale non è mancanza di errori scientifici, i quali sono ovviamente legati alle conoscenze personali dei singoli autori, ma verità sulla RIVELAZIONE).
    Tuttavia essa è un libro storico, in cui le narrazioni storiche hanno connotazione assolutamente veritiera e dogmatica (si sa che il dogma è anzitutto la verità storica sulla rivelazione e ciò che è ad essa correlata), sempre nella misura in cui l'agiografo non avesse inteso descrivere un'allegoria, più che un resoconto (e ciò è valutato dalla autorità della Chiesa). Ciò è magistero cattolico, dal decreto della Pontificia Commissione Biblica del 23.6.1905, controfirmato da S. Pio X, che pertanto vincola i fedeli, sotto pena di peccato mortale. Inutile dire che la moderna esegesi, che "ignora" tale divieto, è assolutamente errata (moderna poi, si fa per dire, poichè essa risale al massimo alla metà del XIX secolo).

    7. La Bibbia non è, checchè ne si dica oggigiorno, un libro per tutti gli stomaci. Non si può leggere la Bibbia senza una adeguata preparazione e senza essere aiutati dal magistero ecclesiastico, che è l'unico in grado di spiegare la scrittura in modo veritiero. Come si possa credere al testo, alla sua verità (come dice Dei Verbum, o come si diceva un tempo, alla sua inerranza), alla sua origine divino-umana (in cui l'ispirazione agisce come illuminazione della mente, sicchè l'agiografo conosce l'argomento da trattare, mozione della volontà, sicchè l'agiografo vuole realmente egli stesso scrivere tutto e solo ciò che contemporaneamente ed indipendentemente Dio vuole dire -l'uomo è così "organon" volitivo ed autonomo-, dipanazione delle difficoltà esecutive, sicchè lo Spirito Santo provvede a rendere agevole il lavoro dell'agiografo, sopprimento turbamenti, difficoltà tecniche, ecc.), è un problema che trova spiegazione solo all'interno di un sistema armonico, in cui la lettura della Bibbia è subordinata all'insegnamento (ed al recepimento di esso) della Chiesa, e dallo stesso condotta. Non si dimentichi che la Chiesa ha visto per secoli con sfavore la lettura privata della Bibbia, poichè da essa sarebbero derivati più dubbi che certezze (senza una adeguata preparazione).
    Lutero ha invece fatto l'opposto, rendendo ognuno libero di interpretare la scrittura secondo coscienza. Ne è nato il relativismo e l'opinabilità su qualsiasi cosa (derivata in massima parte dall'ignoranza). E poichè la scrittura è una narrazione della Rivelazione (e NON la rivelazione!), ogni protestante, ha interpretato a suo modo la Rivelazione, ovvero, ogni protestante ha un suo Cristo, e quindi, un suo Dio, personale. Ciò è il risultato della lettura privata impreparata.
    Nè si deve credere che alla scrittura, si debbano applicare le comuni capacità filologiche, come strumento di indagine e conoscenza. Lo strumento di indagine della Scrittura è il magistero (e la tradizione), non la critica letteraria o grammaticale. Si eviti di pensarlo come un libro, ma si deve pensare come PAROLA DI DIO, pertanto occorre conoscere bene la scienza di Dio, per potervi accedere senza rischio.

    Non sarà ozioso rilevare, che la liberalizzazione degli studi biblici, avvenuta negli ultimi 40 anni, ha distrutto la fede, nel modo più radicale, portando anche in seno alla Chiesa stessa, lo stesso problema cui andarono incontro i protestanti: abbandonato lo studio corretto, si è presa una nozione errata di Dio, e si è arrivati a corromperne l'immagine e a svilirlo, fino addirittura a negarne l'esistenza.

  8. #8
    più arcipreti, meno arcigay
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    Allora debbo avere errato in qualche punto dei miei post sopra...

  9. #9
    Becero Reazionario
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    Ottimo, Napolèon!!

  10. #10
    Napoléon I
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    Grazie per il complimento.

    A Dreyer

    Sono sicuro che al massimo hai un po' incespicato, ma in buona fede .

 

 

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