Difatti non lo è e non ci giurerei più di tanto che la voti...In origine postato da senofonte
Su questo potrò anche sbagliarmi...
Ma a me non risulta che Tarchi attualmente si in AN....
Difatti non lo è e non ci giurerei più di tanto che la voti...In origine postato da senofonte
Su questo potrò anche sbagliarmi...
Ma a me non risulta che Tarchi attualmente si in AN....
A me Tarchi risulta attualmente lontanissimo da TUTTA la destra.
Suo intervento di Novembre scorso che mi sembra chiarisca le idee:
Caro Amato,
ho scritto fin troppo su questo argomento per aggiungere altri rilievi ai
suoi, che in massima parte condivido. Da qualunque prospettiva la osservi,
la destra postneofascista mi sembra penosa. Non è, nell'uso che ne faccio,
un aggettivo insultante: sarebbe facile e ingeneroso liquidare a male parole
un mondo al quale - ohimè: adesso mi sento davvero obbligato ad ammetterlo -
ho dedicato invano tante energie, tanto tempo, tanta volontà, tante
speranze. Voglio solo dire che è un ambiente che mi fa pena, nella sua
componente in buona fede. L'altra, in vertiginosa crescita numerica, quella
degli opportunisti, mi provoca soltanto disgusto.
L'unico commento alle sue parole che reputo doveroso riguarda l'opportunità
che la Nuova Destra, sin che è esistita, ovvero fino ai primi anni Novanta,
avrebbe offerto al Msi. Su questo punto, concordo solo in misura ridotta. A
differenza di alcuni degli animatori dell'esperienza e di - me ne sono
accorto a posteriori - non pochi di coloro che seguivano la ND "a livello di
base", accompagnandola con entusiastiche espressioni di consenso in cui
primeggiavano le aspre critiche verso il microcosmo missino - non mi sono
mai fatto illusioni sulla possibilità che la Nuova Destra trovasse un serio
ascolto nella sua area di origine. Troppi erano già negli anni Settanta i
motivi di radicale dissenso fra il patrimonio di idee che si esprimeva sulle
pagine di "Elementi" o "Diorama" e nei libri di Alain de Benoist per poter
sperare in qualche tipo di convergenza tra ambienti che coltivavano progetti
lontanissimi negli obiettivi finali.
A distanza di parecchi anni, la sensazione che ho è che comunque, se anche
un numero più ampio di quadri intermedi missini sensibili all'interesse per
la cultura e la metapolitica - si trattava comunque di una quota molto
esigua, in un partito che aveva nel disprezzo di fatto per ogni forma di
riflessione critica uno dei suoi marchi di fabbrica - avesse "abbracciato la
causa" della ND, non si sarebbero fatti molti passi avanti. Lo dimostra
abbondantemente la capacità di quegli stessi quadri di seppellire in fretta
e furia convinzioni sbandierate a più non posso, orpelli e chiacchiere per
abbracciare la comoda via dell'accomodamento nei paraggi del potere. No:
decisamente, Nuova Destra e neofascismo erano destinati a proiettarsi
comunque in direzioni opposte, ognuno seguendo la sua vocazione.
I frequenti tentativi di "captazione" di questo o quell'ex esponente della
ND nell'area di AN o di ciò che residua della destra più estrema mi appaiono
patetici, e su chi vi si presta il mio giudizio è senza appello. Mi è
dispiaciuto umanamente privarmi delle collaborazioni a Diorama di vecchi
amici che hanno preso questa triste strada, ma non ho avuto dubbi
sull'opportunità di farlo. Vero è che la cultura delle "nuove sintesi" che
su Diorama si esprime è, oggi più che mai, emarginata e priva di risorse e
tribune che possano farla contare nel dibattito massmediale; ma trovo in
ogni caso più proficuo diffondere in assoluta autonomia fra pochissime
migliaia di intelligenze un pensiero proiettato nel futuro piuttosto che
imboccare, come hanno fatto alcuni degli animatori della ND, una via del
tramonto culturale che non ha uscite. "Chi cerca a destra non trova tesori",
scrisse Ida Dominijanni sul "Manifesto" all'indomani della tavola rotonda
con Massimo Cacciari organizzata da Diorama ventidue anni orsono, nel
momento di massimo fulgore esterno del progetto-Nuova Destra. Anche se si
sarebbe potuto e dovuto dire lo stesso della sinistra (come dimostra, fra
l'altro, la parabola dell'autrice di quell'articolo, pronta ad esibirsi con
Ferrara ad "Otto e mezza" per convenire sulla superiorità della missione di
civiltà statunitense rispetto alla brutale guerriglia irachena, in una
logica da "toglietemi tutto ma non il mio Kerry"), Dominijanni aveva
ragione.
Marco Tarchi
solidarietà ad A.S. per l'attentato subito.
Nulla da eccepire!In origine postato da Avanguardista
hobbit chi sta in as non crede di certo che il vecchio movimento sociale italiano sia stato il meglio del meglio, di sicuro rispetta il MSI che è stato la grande casa di tutti i fascisti ma ne critica anche certi atteggiamenti da destra conservatrice filodc che aveva preso...
la storia del msi è fatta di luci e ombre...
Il MSI non è il non plus ultra della storia politica di questo Paese, ma certamente, come riconosci tu stesso, un indiscusso punto di riferimento, dal quale non si capisce fino a che punto valga distaccarsi...
Rauti, il mio attuale leader, ne è stato il segretario, nonchè un autentico innovatore in seno al partito stesso e, malgrado la sua strenua opposizione alla linea di Almirante (filo-atlantica e filo-DC, per quanto il comunismo in quell'epoca costituisse una vera e propria minaccia..), suo storico rivale, si è sempre rivelato fedele e convinto nella sua appartenenza politica! (a differenza di Almirante e Pacciardi, che, con le loro correnti, guardavano al centro, o di Beppe Niccolai, schierato alla sinistra del partito)
Rauti, checchè se ne pensi, è uno di quelli che le sue battaglie le ha sempre combattute tutte dal di dentro, cioè da missino verace, cercando di arginare il più possibile la ghettizzazione a cui il MSI era coattivamente relegato..
E, ora, lucido e coerente come sempre, ditemi voi con quale spirito può giudicare l'esperienza di AS, votata per scelta e vocazione all'isolamento politico e quindi all'astrazione...
Meglio far rivivere la titolarità del brevetto missino a destra del centro-destra, che non combattere pericolosamente contro tutti (quindi favorendo potenzialmente la sinistra..) e rivendicare posizioni e contenuti spurii ed estranei a tutti i leader storici del MSI di allora...
Perciò, politicamente, rimane preferibile un Rauti "allineato", ma persecutore indefesso degli ideali di sempre (e riadattati alla situazione storica di questi tempi), che una Mussolini "antagonista", ma per rivalsa ed esigenze di visibilità personali, in quanto "mina vagante" in un'area, che, per sensibilità e valori (tranne, forse, nello stile..), è indegna di guidare....
ti invito a postare un tuo parere su questa discussione: http://www.politicaonline.net/forum/...hreadid=156353In origine postato da hobbit77
.
Mi pare assai interessante e pertinente con ciò di cui si discuteva!In origine postato da cristiano72
Suo intervento di Novembre scorso che mi sembra chiarisca le idee:
Caro Amato,
ho scritto fin troppo su questo argomento per aggiungere altri rilievi ai
suoi, che in massima parte condivido. Da qualunque prospettiva la osservi,
la destra postneofascista mi sembra penosa. Non è, nell'uso che ne faccio,
un aggettivo insultante: sarebbe facile e ingeneroso liquidare a male parole
un mondo al quale - ohimè: adesso mi sento davvero obbligato ad ammetterlo -
ho dedicato invano tante energie, tanto tempo, tanta volontà, tante
speranze. Voglio solo dire che è un ambiente che mi fa pena, nella sua
componente in buona fede. L'altra, in vertiginosa crescita numerica, quella
degli opportunisti, mi provoca soltanto disgusto.
L'unico commento alle sue parole che reputo doveroso riguarda l'opportunità
che la Nuova Destra, sin che è esistita, ovvero fino ai primi anni Novanta,
avrebbe offerto al Msi. Su questo punto, concordo solo in misura ridotta. A
differenza di alcuni degli animatori dell'esperienza e di - me ne sono
accorto a posteriori - non pochi di coloro che seguivano la ND "a livello di
base", accompagnandola con entusiastiche espressioni di consenso in cui
primeggiavano le aspre critiche verso il microcosmo missino - non mi sono
mai fatto illusioni sulla possibilità che la Nuova Destra trovasse un serio
ascolto nella sua area di origine. Troppi erano già negli anni Settanta i
motivi di radicale dissenso fra il patrimonio di idee che si esprimeva sulle
pagine di "Elementi" o "Diorama" e nei libri di Alain de Benoist per poter
sperare in qualche tipo di convergenza tra ambienti che coltivavano progetti
lontanissimi negli obiettivi finali.
A distanza di parecchi anni, la sensazione che ho è che comunque, se anche
un numero più ampio di quadri intermedi missini sensibili all'interesse per
la cultura e la metapolitica - si trattava comunque di una quota molto
esigua, in un partito che aveva nel disprezzo di fatto per ogni forma di
riflessione critica uno dei suoi marchi di fabbrica - avesse "abbracciato la
causa" della ND, non si sarebbero fatti molti passi avanti. Lo dimostra
abbondantemente la capacità di quegli stessi quadri di seppellire in fretta
e furia convinzioni sbandierate a più non posso, orpelli e chiacchiere per
abbracciare la comoda via dell'accomodamento nei paraggi del potere. No:
decisamente, Nuova Destra e neofascismo erano destinati a proiettarsi
comunque in direzioni opposte, ognuno seguendo la sua vocazione.
I frequenti tentativi di "captazione" di questo o quell'ex esponente della
ND nell'area di AN o di ciò che residua della destra più estrema mi appaiono
patetici, e su chi vi si presta il mio giudizio è senza appello. Mi è
dispiaciuto umanamente privarmi delle collaborazioni a Diorama di vecchi
amici che hanno preso questa triste strada, ma non ho avuto dubbi
sull'opportunità di farlo. Vero è che la cultura delle "nuove sintesi" che
su Diorama si esprime è, oggi più che mai, emarginata e priva di risorse e
tribune che possano farla contare nel dibattito massmediale; ma trovo in
ogni caso più proficuo diffondere in assoluta autonomia fra pochissime
migliaia di intelligenze un pensiero proiettato nel futuro piuttosto che
imboccare, come hanno fatto alcuni degli animatori della ND, una via del
tramonto culturale che non ha uscite. "Chi cerca a destra non trova tesori",
scrisse Ida Dominijanni sul "Manifesto" all'indomani della tavola rotonda
con Massimo Cacciari organizzata da Diorama ventidue anni orsono, nel
momento di massimo fulgore esterno del progetto-Nuova Destra. Anche se si
sarebbe potuto e dovuto dire lo stesso della sinistra (come dimostra, fra
l'altro, la parabola dell'autrice di quell'articolo, pronta ad esibirsi con
Ferrara ad "Otto e mezza" per convenire sulla superiorità della missione di
civiltà statunitense rispetto alla brutale guerriglia irachena, in una
logica da "toglietemi tutto ma non il mio Kerry"), Dominijanni aveva
ragione.
Marco Tarchi
Grazie, sei stato provvidenziale e tempestivo!
Che dire d'altro??In origine postato da Giò91
ti invito a postare un tuo parere su questa discussione: http://www.politicaonline.net/forum/...hreadid=156353
Mi hai praticamente rubato le parole di bocca...!
La Mussolini alleata?? Sinceramente non l'avrei mai votata neanche se avesse confermato la sua permanenza in AN.. (e, con lo stesso criterio, mi asterrei pure dal dare la mia preferenza a gente come La Russa, Urso, Gasparri, Malgieri.. e compagnia bella!)In origine postato da Mikbologna
La mussolini era alleata vostra fino a mica tanto tempo fa, e quando vi faceva comodo attirasse qualche nostalgico del duce la tenevate stretta, oggi che si è messa in proprio gli sputate addosso.
Lasciate perdere "soccorso rosso", allo stesso modo voi siete alleati col bertinotti quando lui ha le sue giornate di strippo... ma la politica fortunatamente non finisce con berlusconi e prodi, anche loro passeranno, certo che passeranno...
Se c'è una che sputa addosso ai suoi vecchi sodali di partito, quella è proprio la Mussolini, che fonda su accuse, denunce e diffamazioni la sua azione "politica"!
Alleanza con Bertinotti?!? In questo forum non mi risulta che nessuno di quanti partecipano organicamente, aderendo convintamente alle posizioni della destra sociale, abbia mai fatto una dichiarazione di voto per Marrazzo.... (come, invece, sono stati soliti fare gli pseudo-destri radicali dopo l'esclusione della loro paladina!)
Che Berlusconi e Prodi passeranno, nessun elettore, osservatore, o militante di buon senso osa metterlo in dubbio; anzi, i primi a far leva, con le loro trame, su questo dato di fatto sono, a mio avviso, i loro stessi alleati... (An e Udc VS Berlusconi - Rutelli e D'Alema VS Prodi)
Il fatto è che si stanno tutti sbellicando dalle risate (per la paura che fate)In origine postato da senofonte
Dal Televideo Rai
23/03 10 : 54 - Bologna,esploso ordigno davanti sede As
Un ordigno è esploso all'alba a Bologna davanti alla sede di Alternativa sociale, in Via Beolco, nel quartiere periferico di San Donato. La deflagrazione ha scardinato la saracinesca e ha rotto le vetrate. Non ci sono stati feriti. Le indagini sono condotte dalla Digos.
se il nemico ci applaude vuol dire che stiamo sbagliando tutto....
...quindi se ci attacca????
Saluti