ASSOCIAZIONE ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE MESTRE CGIA
DEVOLUTION: CI GUADAGNA IL CENTRO NORD
Per Bortolussi bisogna eliminare i privilegi delle province a statuto speciale che non hanno più ragione di esistere
Ma chi ci guadagna con la “devolution” ? Sicuramente le regioni del Centro Nord. Si, perché tra quanto versano di tasse allo Stato e quanto quest’ultimo ritorna in termini di trasferimenti, tutte le regioni del Centro Nord registrano un saldo positivo. Ovvero, danno molto di più di quello che ricevono. Sono dati molto importanti quelli elaborati dall’Ufficio studi della CGIA di Mestre perché con l’approvazione della riforma sulla “devolution”, entro tre anni bisognerà attuare l’articolo 119 della Costituzione che prevede il cosiddetto federalismo fiscale. Ebbene ad attendere con impazienza questa riforma sono proprio le regioni del Nord. In primis la Lombardia. Di fronte a 6.623 € di tasse pagate da ogni cittadino lombardo (ci riferiamo all’Irpef, all’Irpeg, e all’IVA) lo Stato gli ritorna solo 1.263 € (saldo pari a + 5.360 €). Il Lazio, invece, versa 5.787 € pro capite e ne riceve 1.359 € (saldo pari a + 4.428 €). Anche il Piemonte registra una situazione deficitaria. Di fronte a 4.761 € di imposte versate all’erario la regione piemontese è all’ultimo posto per quanto gli viene restituito: solo 881 € (saldo + 3.880 €). Chi invece ancor oggi si trova in una situazione di vantaggio nel meccanismo del dare/avere con lo Stato sono le regioni del Sud e quelle a statuto speciale. Alla Valle d’Aosta vengono trasferiti 7.086 € pro capite contro i 4.208 € versati di tasse (saldo uguale a – 2.878 €). Il Trentino A.A. registra anch’esso un saldo negativo pari a – 1.719 € pro capite. “ Di fronte a questi dati – commenta Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA – constatiamo che oggi non ci sono più le ragioni storiche, culturali ed etniche per mantenere i privilegi economici delle province a statuto speciale. Tuttavia, non si può ignorare le difficoltà delle regioni del Mezzogiorno. Queste ultime non possono essere lasciate sole e grazie ad un serio federalismo fiscale - che preveda dei meccanismi di solidarietà orizzontale - è possibile ridurre il gap oggi esistente tra le aree più ricche e quelle più povere del Paese”.
VEDI LE TRE TABELLE ALLEGATE
Confronto tra le entrate delle Regioni
e il gettito regionalizzato delle principali
imposte (*) – Anno 2002 –
dati pro capite espressi in €
Regioni
Trasferimenti dallo Stato (a)
Valle D'Aosta
7.086
Trentino Alto Adige
5.714
Basilicata
2.617
Sardegna
2.490
Sicilia
2.274
Friuli - Venezia Giulia
2.054
Liguria
1.722
Molise
1.711
Calabria
1.652
Campania
1.538
Puglia
1.398
Lazio
1.359
Umbria
1.289
Lombardia
1.263
Abruzzo
1.174
Marche
1.134
Veneto
955
Toscana
919
Emilia - Romagna
900
Piemonte
881
elaborazione Ufficio studi CGIA di Mestre su fonti varie
Regioni
Imposte versate allo Stato (b)
Lombardia
6.623
Lazio
5.787
Piemonte
4.761
Emilia Romagna
4.317
Valle d'Aosta
4.208
Trentino Alto Adige
3.995
Veneto
3.915
Friuli Venezia Giulia
3.767
Liguria
3.702
Toscana
3.436
Umbria
2.742
Marche
2.628
Abruzzo
2.194
Sardegna
1.661
Sicilia
1.450
Puglia
1.439
Campania
1.406
Basilicata
1.385
Molise
1.378
Calabria
1.082
elaborazione Ufficio studi CGIA di Mestre su fonti varie
Regioni Saldo (b) – (a)
Lombardia
5.360
Lazio
4.428
Piemonte
3.880
Emilia Romagna
3.417
Veneto
2.960
Toscana
2.517
Liguria
1.980
Friuli Venezia Giulia
1.713
Marche
1.494
Umbria
1.452
Abruzzo
1.021
Puglia
40
Campania
-133
Molise
-332
Calabria
-570
Sicilia
-825
Sardegna
-829
Basilicata
-1.232
Trentino Alto Adige
-1.719
Valle d'Aosta
-2.878
(*) gettito Irpef, Irpeg e IVA di competenza nel 2001
elaborazione Ufficio studi CGIA di Mestre su fonti varie