La "Dittatura" che non verrà

[UgoDePayens]

Grazie al cavolo, anche il record di DURATA di un Governo è stato ampiamente battuto. Ma la proporzione tra decreti legge, leggi ordinarie e decisioni amministrative da una parte, e ricorso alla fiducia parlamentare dall'altra, è nettamente a FAVORE del presente Governo.
Ovvio che chi non sta al Governo neanche il tempo di un battito di ciglia difficilmente potrà far ricorso alla fiducia.

E val la pena anche di notare che spesso la fiducia è stata chiesta quando più assurdo è stato l'ostruzionismo delle sinistre. Questo sì, sicuramente, DA RECORD, a significare la scarsa volontà di essere costruttivi.

[mustang]

In origine postato da MrBojangles


Nessuna cavolata: puoi andartele a leggere (come ho fatto io) sui siti delle camere.
L'unica cavolata che leggo è quella secondo la quale "in passato" si sia fatto ricorso alla fiducia: "di più".
Il guinness è stato LARGAMENTE battuto dal governo (si fa per dire, ovviamente) con la PIU' LARGA maggioranza della storia repubblicana.
Questo E' un fatto.

Il resto son chiacchiere....

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Grazie per averlo ricordato, il non secondario particolare della "piùl larga maggioranza".
Che significa pure che voi siete la "più stretta minoranza".
Grazie al popolo italiano.

[mustang]

In origine postato da antonio
ma per favore signor mustang..L'Opposizione con la o maiuscola si riferisce alla funzione, prima che al contenuto...(ma capisco che per le vostre mai sopite pulsioni autoritarie sia difficile da comprendere..)
e nello specifico, anche alla incommensurabile superiorita' morale delle attuali Opposizioni nei confronti dell'attuale compagine governativa, tutta dedita alla tutela degli interessi del padrone della casa, a parare il culo a questo o a quello, a fare scempio della Carta Costituzionale in un modo e secondo finalita' che suscitano disgusto nei settori piu' accorti e meno compromessi della stessa maggioranza.

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Ma per favore, bamboccetto antonio....
Rileggiti i post di mesi fa e scoprirai che Opposizione lo scrivevo io "copiando" tranquillamente dagli inglesi. Anche in riferimento alla situazione italiana.

Solo chi è bamboccetto ha l'imbecillità di "osare" attribuirsi superiorità morale il giorno dopo le emerite e disgustose cazzate
stampate dal quotidiano fondato da Gramsci e diretto oggi da un "pistola".

[Pieffebi]

Pistola? Ricordo il compagno Padellaro sempre presente alle conferenze stampa dei politici della prima Repubblica durante le antiche campagne elettorali, ai tempi della "eroica" Dc di De Mita, quello accusato di essere un avvoltoio del terremoto da Bassolini e Toghe rosse, finchè nella "nuova Repubblica" non si trovò fra i pipisti al servizio delle magnifiche sorti e progressive del post-comunismo e della sua "gioisa macchina da guerra". Allora fu prontamente scagionato da ogni accusa e insinuazione sulla sua.....moralità politica. A tutte le conferenze stampa di De Mita il compagno Padellaro era presente.

Shalom

[mustang]

Cesare Salvi, uno dei più fermi oppositori da sinistra della leadership di Piero Fassino nei Ds, non è certo sospettabile di transigenza nei confronti del centrodestra.
Però, in virtù della sua visione istituzionale, rifiuta di accodarsi all’ondata polemica che accusa la riforma costituzionale del centrodestra di configurare una sorta di dittatura.
Tra i protagonisti della discussione in bicamerale, Salvi allora si battè per un premier forte, anzi fortissimo, dotato di poteri per qualche aspetto superiori a quelli riconosciutigli oggi dalla riforma approvata in prima lettura dal centrodestra.

Il Foglio gliel’ha ricordato, e Salvi conferma: “tutto vero”.
Invece di nascondersi dietro fumose reinterpretazioni ammette la sua posizione di allora e dichiara di aver poi cambiato idea.
Un comportamento da galantuomo, che non rivendica coerenze inesistenti con funambolismi logici, ma afferma il diritto di mutare opinione.
Il Salvi di oggi non assomiglia più al riformatore piuttosto radicale di qualche anno fa.
Propende piuttosto per la conservazione della struttura dei rapporti di potere definiti nella vecchia Costituzione. Ma considera legittimo che ci sia una maggioranza costituita da forze che, in larga parte, non hanno partecipato alla sua elaborazione sessant’anni fa, e che non si sentano vincolate a conservarla.
Forse, quando attribuisce la sconfitta elettorale dell’Ulivo nel 2001 alle sue incertezze sulle scelte istituzionali, esagera. Ma ha ragione nel chiedere che la battaglia che l’opposizione condurrà per abrogare la riforma nella consultazione referendaria, si accompagni a una proposta alternativa, definita e coerente, che oggi, riconosce, “non c’è”.
Dev’essere stato difficile per un uomo politico schierato nei pressi dell’area più estrema dell’opposizione, rinunciare ai toni apocalittici impiegati da tanti suoi compagni. Lo ha fatto in ossequio a un’idea che non è più sua, ma che aveva sostenuto con convinzione e che quindi comprende come possa essere oggi sostenuta da altri.
Esempio piuttosto raro di onestà intellettuale.

Ferrara su il Foglio del 26 marzo

esempio di “Opposizione”

saluti