Per la CDL è meglio vincere netto o di misura?

[brunik]

Il pericolo da scongiurare se fossi uno della CDL secono me è quello di vincere troppo nettamente.

Infatti se il Berlusconi vince un 9-5 o addrittira 10-4 Prodi se ne va a casa, e allora sono cacchi amari per il Polo, mi tirano fuori il Veltroni e rischiano di vincere le politiche.

Ricapitolando il pensiero Berlusconiano: più si perde meglio è, più si vince peggio è.



Il Cavaliere ottimista, gli azzurri temono un tracollo

Il premier ai suoi: se vinciamo troppo poi mi tolgono Prodi e mettono Veltroni

le Regionali
ROMA - «È come se Berlusconi aspettasse il redde rationem , il momento in cui, guardando negli occhi i Fini, i Follini, e forse un paio di governatori, potrà lasciar cadere quella frasetta che da tempo gli pizzica la lingua: "Ve l’avevo detto"». L’autorevole esponente della Cdl lascia intendere che la decodificazione sarà facile: ve l’avevo detto che bisognava recuperare in tempo Alessandra Mussolini, ve l’avevo detto che bisognava essere meno conflittuali a Roma e meno piccoli Cesari in periferia. Non fa psicanalisi da bar, conosce bene Silvio Berlusconi ed è sicuro che sia questo retropensiero a ispirare certi atteggiamenti del presidente del Consiglio, quelli che altri, invece, non riescono a spiegarsi. Come giustificare, se no, la calma olimpica che Berlusconi ostentava, giorni fa, di fronte a un interlocutore intento ad aggiornarlo circa le preoccupanti previsioni elettorali, genere undici regioni all’Unione di Prodi e solo tre alla Cdl (variante pessimista, dodici a due)? Lui gli snocciolava i dati, inquieto, e il Cavaliere, serafico, riprendeva il discorso come se niente fosse: «Se vincessimo troppo, quelli mi tolgono Prodi e ci mettono Veltroni». Grande attore? Capace di esibire la serenità dello stratega mentre dubbi e incertezza lo mordono dentro? Tutto può essere, con Berlusconi, anche che metta su una convinta recita ad uso di fidati interlocutori. L’uomo, del resto, ha sempre detto di sé: «Sono concavo e convesso». Chi era con lui e ascoltava, sgranando gli occhi, le riflessioni di un Cavaliere preoccupato «di non vincere troppo se no mi tolgono Prodi», assicura che sembrava proprio sicuro di quanto andava dicendo. D’altra parte, in questi mesi, i suoi sostenitori si son sempre sentiti fare lo stesso discorso: «Le Regionali sono soltanto una battaglia, noi dobbiamo vincere la guerra». Per questo, raccontano, Berlusconi non si sarebbe schiodato dalla linea scelta da tempo, quella di non politicizzare le Regionali, se non che l’incandescente partita del Lazio l’ha costretto a cambiare metodo in corsa, a mettersi in gioco, almeno un po’: «Al comizio per Storace devo andare per forza - si sarebbe sfogato il Cavaliere -. Se non ci vado e perde, quello è capacissimo di dire:"Ho perso per colpa di Berlusconi"». Le Regionali son state politicizzate e ormai il presidente del Consiglio può soltanto opporre all’inquietudine dei suoi un’apparenza rilassata. Quel suo «Non vinciamo troppo, che se no mi tolgono Prodi» è una sorta di mantra rilassante ad uso di quanti paventano il terremoto di lunedì notte, «lunedì notte, quando sapremo se il governo resta ancora in piedi» sussurra infatti un uomo di An.
Neppure le più turbolente prospettive, però, ormai apertamente evocate in ambienti subgovernativi Udc-An, sembrano incidere più di tanto sulla tabella di marcia del Cavaliere. «Berlusconi è un uomo che in apparenza fa molte cose e tutte insieme. In realtà, ne fa una sola alla volta». Quella che sta facendo adesso è organizzare le elezioni del 2006 perché «...l’importante è vincere la guerra».
Nella fattispecie, comunque, i mantra non sembrano sortire particolare effetto. Lo si capisce da una certa riluttanza con cui ministri, sottosegretari e volti più o meno noti di Forza Italia prendono in considerazione l’idea di giudicare, lunedì sera, a caldo, i risultati elettorali. Il ministro Scajola sarà nella sua Imperia, il vicepresidente di Forza Italia, Giulio Tremonti, a Milano, e probabilmente saranno i coordinatori Sandro Bondi e Fabrizio Cicchitto i primi istituzionalmente precettati al commento. «Non abbiamo mica avuto il tempo di definire la squadra dei commentatori - prova a scherzare il forzista Antonio Tajani -. Qui siamo ancora tutti in piena campagna elettorale». L’emiliana Isabella Bertolini annuncia che se ci sarà da dire la sua, ebbene lei non si sottrarrà. «Perché sono sicura che andrà meno peggio del previsto. E poi, non sono scaramantica».

[tatrat4d]

Il rischio Veltroni non è una boutade berlusconiana, sarebbe realmente più pericoloso che Prodi.
Le vittorie sarebbero cmq problemi che mi assumerei di corsa.

[estewald]

In Origine Postato da tatrat4d

Le vittorie sarebbero cmq problemi che mi assumerei di corsa.

l'hai detto... a me queste dichiarazioni del Banana sanno tanto di volpe e uva...

[alemaggia]

se prodi non vince in nessuna grande regione se ne va a casa

[brunik]

E se invece vince cosa deve fare?

[alemaggia]

In Origine Postato da brunik
E se invece vince cosa deve fare?

andarsene a casa lo stesso
no dai...se vince deve affondare il coltello nelle piaghe altrui..semplice