Originariamente Scritto da
Pieffebi
Credo che possa avere ragione chi, fra amici ed avversari, dice che occorre sbarazzarsi del “berlusconismo”. Il berlusconismo, infatti, è risultato deleterio e deteriore proprio in quanto ha prodotto quella schiera di cloni, imitatori, “portavoce” del capo che costituiscono gran parte dell’ossatura del principale partito della coalizione. Se per berlusconismo si intende non la costruzione “partito nuovo”, “leggero”. “di opinione” (che è quello che ci vuole), ma un partito senza vera dialettica interna e senza un processo “normale” e proceduralmente democratico di formazione e selezione dei gruppi dirigenti………….allora il berlusconismo deve finire. Se per berlusconismo si intende il mancato radicamento territoriale del maggiore partito della coalizione, determinato in gran parte da quanto sinteticamente detto prima, allora il berlusconismo deve finire. Se il berlusconismo vuole dire il “culto della personalità” del capo carismatico, con la valorizzazione degli yes-men e la stroncatura delle forze critiche…… allora il berlusconismo deve finire. Se il berlusconismo significa predicare la rivoluzione liberale invocando ronaldo e margareta (in nome dei quali si vinse anche a Mirafiori nel 1994) per poi attuare politiche socialpopulistiche che ricordano la filosofia del “socialismo borghese” descritto da Marx ed Engels ne “Il Manifesto”, allora il berlusconismo deve finire. Se berlusconismo vuole dire….da un lato… la raccolta in una grossa armata di tutto ciò che è raccoglibile per battere l’avversario e poi la costante recriminazione sulle difficoltà riscontrate nel trovare punti di intesa attuativi delle politiche concordate quando ci si trova di fronte alla prime difficoltà…senza neppure la capacità di separare la propria vicenda personale dagli interessi generali …allora il berlusconismo deve finire. Se il berlusconismo significa promettere la riforma della giustizia e attuare la riformicchia castelli, largamente insufficiente, contraddittoria, debole e pure in odore di anticostituzionalità……..allora il berlusconismo deve finire. Se il berlusconismo vuole dire fare approvare quella riformicchia e POI dire che in fondo…..fa schifo…….ma difenderla senza modificarla nei suoi difetti evidenti, limitandosi a formali acquiescenze alle note critiche del quirinale……….allora il berlusconismo deve finire. Quanto del berlusconismo è direttamente imputabile a Berlusconi? E’ possibile liberarsi del berlusconismo tenendo in sella, alla guida della coalizione e del Paese (fin che ci saranno i numeri in Parlamento) Silvio Berlusconi? E’ possibile che sia proprio Berlusconi che, presa coscienza dei limiti della sua miracolosa e storica creatura, si accinga a riformarla sbarazzandosi di tanti personaggi…..discutibili? La risposta a queste domande non è, a mio avviso ne’ semplice, ne’ scontata. Personalmente ho sempre pensato che, in astratto, sarebbe stato preferibile che Berlusconi, che è certamente portatore di un conflitto di interessi imbarazzante, non assumesse le funzioni di capo del governo, anche se, realisticamente, non ci si poteva attendere di avere da lui una tale capacità di “sacrificio” e di rinuncia alla narcisistica contemplazione della propria eccezionale bravura e della difesa, legittima, di interessi suoi minacciati da metodi poco ortodossi di attuazione della battaglia politica “a tutto campo” da parte dei nemici rivoluzzzzzionari della sinistra politica e giudiziaria. Altrettanto realisticamente sappiamo tutti che senza Berlusconi e i suoi indubbi e grandi meriti nella costruzione prima del POLO e poi della CDL, la sinistretta avrebbe ininterrottamente governato dal 1994 ad oggi, e con equilibri interni ancora più spostati verso il massimalismo (la occhettiana “gioiosa macchina da guerra”) . Voglio dire….ancora più massimalisti……rispetto al fassiniano prodinottismo della via rivoluzionaria alle “riforme” (ossia del tentativo di usare i massimalisti come carne da cannone…. per poi stringere i soliti accordi neocorporativi con i poteri forti….. ai quali garantire la “pace sociale” in cambio di ….potere e sottopotere, con annesso potenziamento del clientelismo “efficiente” ).
E ancora…..senza Silvio Berlusconi che ne sarebbe ora del leghismo o della “destra nazionale missina” di Fini, o dei post-democristiani orfani della gran Mammà trafitta dal manipulitismo strabico?
Difficile rispondere a queste domande. Pertanto, difficile persino il solo pensare ad un Centrodestra senza Silvio Berlusconi, nel bene e nel male.
Dunque la contraddizione è evidente, seria, forse insanabile, almeno nel breve termine (ossia in tempo utile per il 2006), visto che nel medio-lungo alla sostituzione di Berlusconi si dovrà pur pensare……per ragioni anagrafiche.
Possiamo permetterci di liberarci del berlusconismo? E d’altra parte….. l’Italia come Paese …può ancora permettersi per molto …..il berlusconismo?
Saluti liberali