Alla Camera, il premier rivela ai parlamentari della Cdl
la richiesta che sarebbe partita dal vicepresidente del Consiglio
Berlusconi: "A Fini ho risposto
niente elezioni anticipate"
Il presidente del consiglio vuole più dialogo nel centrodestra
"Non si è parlato di modifiche alla squadra di governo"
Berlusconi, oggi alla Camera
ROMA - "Elezioni anticipate? Non se ne parla neppure". Silvio Berlusconi avrebbe risposto così alla proposta del vicepremier Gianfranco Fini: "Sarebbe un suicidio collettivo" avrebbe aggiunto. L'indiscrezione l'ha fornita lo stesso premier a un gruppo di parlamentari del centrodestra che l'hanno letteralmente assalito all'uscita dall'aula di Montecitorio al termine della seduta di commemorazione del papa. Almeno, così, l'hanno raccontata gli stessi deputati ai giornalisti.
"Assalito" con ansiose domande, ovviamente. Berlusconi, che oggi ha visto lo stato maggiore di Forza Italia (non cadrà nessuna testa, almeno a livello nazionale) e, poi, ha incontrato alla Camera Casini, Fini e Follini, si è fermato a rispondere.
Oltre al "no" alle elezioni anticipate, il premier ha spiegato alcune altre questioni. Non ci saranno, ha detto, "modifiche alla squadra di governo". Almeno, di questo non si è parlato con i due vicepresidenti del Consiglio e il leader di Montecitorio. Berlusconi ha ammesso che il voto è un avvertimento "soprattutto per Forza Italia", ma ha insistito sulla necessità "di rimboccarsi le maniche" perché "in un anno si può recuperare il terreno perduto". E ha anche sottolineato la necessità di un dialogo maggiore all'interno della Casa delle Libertà.
Qualcuno mette in discussione la sua leadership? "Davanti a me no... Se poi lo fanno alle spalle...". Il presidente del Consiglio ha replicato così a chi gli chiesto se sia vero che nella Cdl qualcuno si sta già muovendo alla ricerca di un altro candidato premier per le politiche dell'anno prossimo. "Comunque, se lo fanno - aggiunge Berlusconi - bisogna che ce ne sia un altro...".
Al capannello di parlamentari si sono aggiunti dei giornalisti che hanno posto la domanda sulle elezioni anticipate e hanno parlato dei problemi tra An e Udc da una parte e la Lega Nord, dall'altra: "Credo che la Lega abbia fatto tesoro di alcune cose - ha replicato Berlusconi - e credo che ci sia massima disponibilità a prendere atto anche delle ragioni della coalizione nella sua globalità".
Alla domanda se la Cdl porterà avanti la riforma della Costituzione, quella della legge elettorale e della par condicio, Berlusconi ha risposto senza entrare nel merito: "Ci sono molte cose nell'agenda di Forza Italia e naturalmente - ha sottolineato - continueremo il dialogo con i partiti della coalizione".
Sulla conferma dei vertici di Forza Italia, Berlusconi ha osservato che "oggi non si tratta di fare nomi, oggi si tratta di vedere che cosa si deve fare. Perchè il governo ha fatto molto, abbiamo portato la croce e quando si porta la croce non c'è il tempo per cantare. D'ora in avanti - ha concluso - dovremo trovare il tempo per far conoscere intanto ciò che abbiamo fatto, quello che stiamo facendo e che c'è ancora da fare".
(6 aprile 2005)
da www.repubblica.it