La sete di Pannella
Oramai sono solo scioperi della sete, non più della fame. Sembra che il vecchio (mai anziano) maestro di visibilità politica abbia dovuto abbreviare i tempi, adeguandoli a quelli dei media odierni. Fra una settimana si saranno dimenticati dei funerali papali, come si può pretendere che si parli, per un mese, di un quale che sia tema serio? Quindi si mette la pistola della sete sul tavolo, e si annuncia il botto. Pochi se n'avvedono, pensando sia sempre la stessa storia, poi passano le ore, i giorni, il vecchio non molla, Woytjla sarà sotto terra, e, ad un certo punto, tutti saranno presi da fretta e concitazione.
Prima di allora (poche ore) c'è ancora spazio per dire qualcosa.
E' assolutamente vero che a chiedere l'amnistia fu Giovanni Paolo II. Ed è altrettanto vero che i parlamentari applaudirono in coro, e sempre in coro, in questi giorni, piangono la perdita di cotanta guida morale. Un comportamento, nel complesso, da magliari.
Da laico, però, non mi rammarico del fatto che il Parlamento non abbia seguito le parole di un capo religioso. Sapendo Marco Pannella non meno laico, passo al quesito più interessante: è un bene od è un male, è giusto o non lo è varare l'amnistia? Credo che sarebbe stato un provvedimento egregio ed ammirevole se fosse giunto a compimento di una seria riforma della giustizia, intendendosi per tale sia una riforma dell'ordinamento giudiziario adeguata ad un sistema accusatorio, sia una riforma dei codici e delle procedure, in modo da avere pene certe ma razionali e tempi ragionevoli, con termini perentori tanto per il cittadino quanto per chi amministra giustizia. In quel contesto l'amnistia sarebbe servita, anche, ad evitare che sul nuovo sistema si abbattesse la frana della fanghiglia arretrata.
Così non è stato, a causa delle resistenze corporative che bene hanno accompagnato l'ignavia riformista della maggioranza. In questa (deprecata) condizione, l'amnistia è ancora cosa buona e giusta? In questa condizione serve “solo” a porre rimedio al sovraffollamento delle carceri ed a trasformare in archiviazioni per amnistia quelle che sono e saranno archiviazioni per prescrizione. Il sistema continua e continuerà a non funzionare.
Tutto sommato, sì, penso che andrebbe ugualmente varata. Benché la si dovrebbe salutare con cordoglio e non con gioia. Ma c'è qualcosa che viene prima, ed è la dignità del Parlamento. Pendono delle proposte, il tema dell'amnistia è comunque all'attenzione collettiva, la sete di Pannella arde anche la nostra gola: abbiano la dignità di dare una risposta. Evangelicamente: che il sì sia sì ed il no sia no.
Davide Giacalone
http://www.davidegiacalone.it
7 aprile 2005
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tratto da "Il Portale di Nuvola Rossa"
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