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  1. #1
    Sposo di Teodolinda
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    Insubria: futura terra deislaminizzata
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    Predefinito Riflessioni post elettorali alla luce dei risultati della Cdl

    Nonostante la crescita del partito vedo un prossimo anno (politico) molto duro per la Lega Nord e per la devolution all'interno della coalizione.
    Sentendo i primi commenti e le prime dichiarazioni degli alleati di governo del carroccio sono emerse chiaramente tre questioni:

    1) La disfatta della Cdl al sud viene imputata "all'approvazione" della riforma federalista dello stato.
    2) Lo spostamento dell' asse Bossi - Berlusconi verso la Lega ha ha portato ad un calo generalizzato di voti della cdl (e in particolare di FI) anche al nord (- 10% per Formigoni e Galan rispetto alle consultazioni del 2000 e Piemonte perso) a favore esclusivo della Lega che è stata l'unica a guadagnarci.
    3) Il troppo spazio mediatico concesso alle iniziative del carroccio ha danneggiato le "tante buone cose" realizzate dal governo che, invece, non hanno raggiunto gli elettori.

    In pratica una vera e propria dichiarazione di guerra nei confronti della Lega Nord che porterà, verosimilmente, ad una qualche resa dei conti.
    Come si evolverà la situazione? Difficile dirlo. Di sicuro prevedo grossi litigi e mirabolanti iniziative da parte del nano nell'estremo tentativo di recuperare voti.
    Probabilmente la devolution subirà una battuta d'arresto o, quantomeno, verrà boicottata la parte di riforma che riguarda il trasferimento di poteri alle regioni.
    Di fronte a questo e all'oscuramento che verrà attuato nei confronti del partito come reagirà il carroccio? Sarà interessante vedere gli sviluppi.
    Purtroppo temo che l'ultima parte della legislatura sarà dedicata a recuperare il voto del sud attraverso concessioni che possiamo benissimo immaginare. Si creerà un'ulteriore spaccatura tra nord e sud (la qual cosa non può che farmi piacere) che, nel contempo, renderà difficili i futuri accordi all'interno della Cdl. Bisognerà conciliare due opposti: una tendenza da parte degli alleati al ridimensionamento del peso della Lega che si contrappone agli spazi che le vanno concessi per poter vincere al nord.
    Il risultato di questa battaglia interna al centro destra alla vigilia del voto del 2006? Mah, sono possibili moltissimi scenari: Cdl ancora unita ma quasi sicuramente sconfitta dal centro sinistra? Lega da sola, terza alternativa, in un contesto bipolare con l'attuale legge elettorale e con effetti imprevedibili? Lega con il centro sinistra? Nascita di nuove entità politiche? ...........?

    Il tutto senza contare altre variabili che possono verificarsi: modifica della legge elettorale a favore del centro destra. Messa in discussione della ricandidatura a premier di berlusconi. Fuggi, fuggi di deputati da FI. Ecc.
    Cosa ne pensate?

  2. #2
    Padania libera dai padioti
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    Predefinito

    Insomma se una coalizione ipotetica deve cambiare politica e avere un occhio di riguardo per il sud più di quanto ne abbiano avuto sti cazzoni della cdL, allora vuol,dire che siamo arrivati a un punto cruciale a un punto nodale della situazione politica.

    Il sud chiarissimamente non vuole la libertà della Padania.


    Anzi non vuole nemmeno che se ne parli.

    Beh se la fazione di forza italia che risponde alla corrente più liberale e più vicina alle posizioni dei ceti produtivi capisce questo allora la Padania non tornerà mai più nelle mani dei catto-comunisti.


    Li voglio vedere governare un paese con la Padania all'opposizione

  3. #3
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    Predefinito Re: Riflessioni post elettorali alla luce dei risultati della Cdl

    In origine postato da Autari
    3) Il troppo spazio mediatico concesso alle iniziative del carroccio ha danneggiato le "tante buone cose" realizzate dal governo che, invece, non hanno raggiunto gli elettori.
    Spazio mediatico alla Lega????
    Ma dove? Se non siamo mai in tv, parlano dei dazi e non c'è nessun rappresentante leghista, parlando del federalismo in tv e non c'è nessuno della Lega.
    Mah...

  4. #4
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    laddove fabbricano la nebbia
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    Predefinito Re: Riflessioni post elettorali alla luce dei risultati della Cdl

    In origine postato da Autari
    Nonostante la crescita del partito vedo un prossimo anno (politico) molto duro per la Lega Nord e per la devolution all'interno della coalizione.
    ........

    In pratica una vera e propria dichiarazione di guerra nei confronti della Lega Nord che porterà, verosimilmente, ad una qualche resa dei conti.
    Come si evolverà la situazione? Difficile dirlo. Di sicuro prevedo grossi litigi e mirabolanti iniziative da parte del nano nell'estremo tentativo di recuperare voti.
    Probabilmente la devolution subirà una battuta d'arresto o, quantomeno, verrà boicottata la parte di riforma che riguarda il trasferimento di poteri alle regioni.
    Di fronte a questo e all'oscuramento che verrà attuato nei confronti del partito come reagirà il carroccio? Sarà interessante vedere gli sviluppi.
    .........
    Il risultato di questa battaglia interna al centro destra alla vigilia del voto del 2006? Mah, sono possibili moltissimi scenari: Cdl ancora unita ma quasi sicuramente sconfitta dal centro sinistra? Lega da sola, terza alternativa, in un contesto bipolare con l'attuale legge elettorale e con effetti imprevedibili? Lega con il centro sinistra? Nascita di nuove entità politiche? ...........?


    Cosa ne pensate?
    Son tante valutazioni che ho fatto anch'io: sarà davvero un anno divertente!
    Soprattutto son curioso di vedere quale linea intraprenderà la Lega per difendersi dagli attacchi di AN e UDC (che ormai son la stessa cosa): programma delle riforme e spartizione dei collegi uninominali finiranno per mettere a dura prova la CDL. Devo dire che pensare ad una Lega "costretta" a tornare da sola, in fondo mi rincuora.... se non fosse che vuol dire far tornare al governo il CSX al 100%
    Anche il risultato di Panto ha cmq dimostrato che dove c'è un "terzo incomodo decente" (che non siano i fascisti di AS), riesce ad attirare tutti i voti dei delusi e scontenti che han le palle piene del gioco DX-SX

  5. #5
    Sposo di Teodolinda
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    Predefinito Re: Re: Riflessioni post elettorali alla luce dei risultati della Cdl

    In origine postato da Matteo, Berghem
    Spazio mediatico alla Lega????
    Ma dove? Se non siamo mai in tv, parlano dei dazi e non c'è nessun rappresentante leghista, parlando del federalismo in tv e non c'è nessuno della Lega.
    Mah...
    Non l'ho detto io, l'han detto gli alleati della Lega Nord!
    In effetti però c'è del vero nel senso che anche se la Lega non è presente come gli altri a trasmissioni tipo porta a porta, le sue iniziative (dazi, devolution, Bossi a Lugano ecc) hanno molto risalto e spazio nei Tg e sui giornali.

  6. #6
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    ma perchè parlare sempre di lega, mica è il forum della lega, questo...parliamo anche dell'exploit degli altri partiti autonomisti, Panto ad esempio osteneva che si sarebbe dichiarato contento se avesse raggiunto la percentuale a due cifre, così non è....la liga fronte veneto, mi pare abbia rimediato un eclatante 1,2%... per riferirmi solo al Veneto...ma cazzarola.....

  7. #7
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    Predefinito

    In origine postato da pensiero
    ma perchè parlare sempre di lega, mica è il forum della lega, questo...parliamo anche dell'exploit degli altri partiti autonomisti, Panto ad esempio osteneva che si sarebbe dichiarato contento se avesse raggiunto la percentuale a due cifre, così non è....la liga fronte veneto, mi pare abbia rimediato un eclatante 1,2%... per riferirmi solo al Veneto...ma cazzarola.....
    Giusto Pensiero!
    La Liga Fronte Carraro ha raccolto delle briciole e per lo più grazie al Leone in bella vista: buona parte del suo consenso l'ha perso a favore di Panto verso cui sono andati diversi esponenti che portavano voti, in più la sua trasmisgrazione a SX ha avuto proprio il senso di salvagente per non sparire del tutto, specie dopo l'ultimo tentativo di Comencini di riavvicinarsi alla Lega con una lettera a Bossi e Gobbo. Si sa' bene che l'autonomismo NON può esser di sinistra!
    Panto: io spero che sia di insegnamento per i capi della Lega, specie nel treviagiano, non vorrei che si finisse per fare le stesse valutazione che la DC fece con la Lega "E' un fenomeno folcloristico che si smorzerà da solo" e invece.... . Sono voti di gente che si è rotta le palle di CLD o Ulivo, DX o SX: interessano i problemi veri: aumento del costo della vita, la enzina che cresce, burocrazia, schei a casa nostra, ecc.. Panto ha il merito di aver capito questo. Fà battaglie della Lega degli anni 80/90, forse populiste, ma che toccano la gente. Nonostante tutto, un ottimo risultato per questa lista
    Lega Padana Lombarda: il risultato del 0,9% dice tutto su questi elementi. Come si può alleare un movimento indipendentista con l'estrema destra?? chissà se ora Bernardelli si ritirerà...

  8. #8
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    Predefinito

    Tra parentesi in Liguria si è assistito alla debacle, probabilmente definitiva, di Liguria Nuova-Lista Castellaneta. Il buon Sergio, ormai troppo su con gli anni, ha esaurito il suo credito personale con Genova e paga l'ostinazione con cui ha evitato di creare, al di sopra di sé, un movimento minimamente strutturato che dell'autonomismo ligure sapesse fare più di un semplice slogan. Risultato: percentuale da prefisso telefonico.
    Alla fine ha avuto ragione chi ha visto nella Lega, almeno attualmente, l'unico fronte aperto per quanto concerne l'autonomismo. Questo senza negare o minimizzare difetti o mancanze, che qui in Liguria ad esempio raggiungono picchi everestiani.

  9. #9
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    Predefinito Re: Riflessioni post elettorali alla luce dei risultati della Cdl

    In origine postato da Autari
    Nonostante la crescita del partito vedo un prossimo anno (politico) molto duro per la Lega Nord e per la devolution all'interno della coalizione.
    Sentendo i primi commenti e le prime dichiarazioni degli alleati di governo del carroccio sono emerse chiaramente tre questioni:

    1) La disfatta della Cdl al sud viene imputata "all'approvazione" della riforma federalista dello stato.
    2) Lo spostamento dell' asse Bossi - Berlusconi verso la Lega ha ha portato ad un calo generalizzato di voti della cdl (e in particolare di FI) anche al nord (- 10% per Formigoni e Galan rispetto alle consultazioni del 2000 e Piemonte perso) a favore esclusivo della Lega che è stata l'unica a guadagnarci.
    3) Il troppo spazio mediatico concesso alle iniziative del carroccio ha danneggiato le "tante buone cose" realizzate dal governo che, invece, non hanno raggiunto gli elettori.

    In pratica una vera e propria dichiarazione di guerra nei confronti della Lega Nord che porterà, verosimilmente, ad una qualche resa dei conti.
    Come si evolverà la situazione? Difficile dirlo. Di sicuro prevedo grossi litigi e mirabolanti iniziative da parte del nano nell'estremo tentativo di recuperare voti.
    Probabilmente la devolution subirà una battuta d'arresto o, quantomeno, verrà boicottata la parte di riforma che riguarda il trasferimento di poteri alle regioni.
    Di fronte a questo e all'oscuramento che verrà attuato nei confronti del partito come reagirà il carroccio? Sarà interessante vedere gli sviluppi.
    Purtroppo temo che l'ultima parte della legislatura sarà dedicata a recuperare il voto del sud attraverso concessioni che possiamo benissimo immaginare. Si creerà un'ulteriore spaccatura tra nord e sud (la qual cosa non può che farmi piacere) che, nel contempo, renderà difficili i futuri accordi all'interno della Cdl. Bisognerà conciliare due opposti: una tendenza da parte degli alleati al ridimensionamento del peso della Lega che si contrappone agli spazi che le vanno concessi per poter vincere al nord.
    Il risultato di questa battaglia interna al centro destra alla vigilia del voto del 2006? Mah, sono possibili moltissimi scenari: Cdl ancora unita ma quasi sicuramente sconfitta dal centro sinistra? Lega da sola, terza alternativa, in un contesto bipolare con l'attuale legge elettorale e con effetti imprevedibili? Lega con il centro sinistra? Nascita di nuove entità politiche? ...........?

    Il tutto senza contare altre variabili che possono verificarsi: modifica della legge elettorale a favore del centro destra. Messa in discussione della ricandidatura a premier di berlusconi. Fuggi, fuggi di deputati da FI. Ecc.
    Cosa ne pensate?
    Si è imboccato un vicolo chiuso, la CDL perde molti voti anche al nord ed è in netta minoranza rispetto al centrosinistra che ha raggiunto il 52%. Prevedo un disfacimento totale della CDL, la lega cercherà di mantenere il propio elettorato uscendo dalla coalizione, il pretesto saranno le modifche che verranno apportate alle riforme costituzionali.

  10. #10
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    Predefinito Re: Re: Riflessioni post elettorali alla luce dei risultati della Cdl

    In origine postato da Misterbianco
    Si è imboccato un vicolo chiuso, la CDL perde molti voti anche al nord ed è in netta minoranza rispetto al centrosinistra che ha raggiunto il 52%. Prevedo un disfacimento totale della CDL, la lega cercherà di mantenere il propio elettorato uscendo dalla coalizione, il pretesto saranno le modifche che verranno apportate alle riforme costituzionali.
    Dal Corriere di oggi:


    Polo, ora si apre lo scontro nel governo
    Fini e Follini: serve un segnale brusco. Il Cavaliere non ci sta: basta o a Palazzo Chigi metto Letta
    il Retroscena
    ROMA - La linea Maginot del Polo è crollata, le possibilità di invertire il trend elettorale per le Politiche del 2006 sono ridottissime, l’agenda di governo redatta dal premier in vista dell’ultimo anno della legislatura giace sotto le macerie del Piemonte, del Lazio e della Puglia consegnate all’Unione. E se è vero che ieri sera nel centrodestra si iniziava a discutere sul tramonto del berlusconismo, se è vero che rappresentanti dell’esecutivo avvertivano come «le dimensioni della sconfitta mettono in discussione anche il presidente del Consiglio», è altrettanto vero che nelle stesse file del Polo si ammetteva l’assenza di un’alternativa al Cavaliere. Eppure nulla potrà essere più come prima nella Cdl, lo s’intuiva dalla conversazione tra Fini e Follini nel pomeriggio, quando il ministro degli Esteri e il vice premier convenivano sulla «necessità di dare subito un segnale brusco» per rilanciare la coalizione. Quel «non ci sono più certezze», sussurrato dai centristi e riferito al premier, era un modo per invitarlo a ricredersi, a «prendere coscienza che la sconfitta lo coinvolge». Durante la telefonata, il leader di An e il capo dell’Udc hanno concordato le mosse da adottare, in attesa di conoscere i dati dei partiti e l’atteggiamento di Berlusconi. La loro parola d’ordine, «serve un segnale brusco», lascerebbe intuire la volontà di chiedere al premier «un nuovo governo», secondo fonti accreditate della maggioranza. D’altronde è allusivo il segretario centrista, quando nella nota ufficiale avvisa che la Cdl ora dovrà riflettere «e magari non solo riflettere», si capisce a cosa punti. E’ tutto da vedere se Fini e Follini arriveranno a proporlo formalmente, e il titolare della Farnesina ieri a Porta a Porta preservava l’esecutivo dallo scenario di cambio. Ma quel gesto «dirompente e immediato è indispensabile», per provare a recuperare sull’Unione.
    Certo Berlusconi non ha nessuna intenzione di accogliere le richieste degli alleati e dopo aver conosciuto le loro intenzioni, ha commentato: «Se mi rompono ancora le scatole ci metto Gianni Letta alla presidenza del Consiglio fino al termine della legislatura, e poi voglio vedere dove vanno quelli lì». Ovviamente la «tentazione Letta» non esiste, è solo un messaggio - nemmeno tanto cifrato - che su un nuovo assetto non si discute. Men che meno su un nuovo governo. Non a caso già ieri pomeriggio la Lega gli ha fatto da scudo, avvisando An e Udc che l’esecutivo non si tocca. E l’asse del Nord che Fini e Follini vogliono smontare, ieri invece per certi versi si è rafforzato. Il risultato del Carroccio sarebbe eccellente, e un analista del voto come il ds Stefano Draghi ritiene che «l’anno prossimo Berlusconi potrà vincere le Politiche solo con i 50-60 seggi assicurati dall’alleanza con la Lega».
    Bisognerà attendere i dati definitivi dei partiti per capire dove si è prodotta la breccia che ha fatto saltare la linea Maginot del Polo, per verificare quanto sia profonda la crisi di Forza Italia, per saggiare il buon andamento dell’Udc e la flessione di An. E’ evidente una crisi strutturale della Cdl, ed è altrettanto evidente che è soprattutto la sconfitta nel Lazio a mettere la destra nell’angolo, costringendo Fini a uscire allo scoperto. Raccontano che ieri pomeriggio il presidente della destra fosse tesissimo. E che la tensione sia aumentata quando Storace si è rifiutato di andare nella sede del partito, preferendo rifugiarsi nel suo quartier generale. Si dice che il futuro dell’ormai ex governatore sia a Palazzo Chigi, con un incarico di ministro con delega sulle questioni della Capitale. Ma si tratta di un dettaglio, a fronte dei gravi problemi che si aprono nel centrodestra.
    L’orientamento di An e Udc prima del voto, prevedeva in caso di sconfitta la richiesta di un «conclave per un cambio di rotta, senza però la delegittimazione di Berlusconi». Il voto, pesantissimo, ha fatto saltar tutto, e lo scontro nella Cdl fa capire quanto drammatica sia la situazione e quanto sia difficile riuscire a trovare un compromesso. Quale sarà ora l’agenda di fine legislatura del governo? Di più: quale sarà il profilo del governo di fine legislatura?
    E dire che nelle scorse settimane, dopo aver colloquiato con Berlusconi, importanti dirigenti forzisti così come autorevoli esponenti di governo, si erano congedati dal premier con lo stesso dubbio: avevano colto nelle parole del Cavaliere il disegno del «tanto peggio tanto meglio», quasi che volesse servirsi della sconfitta per far piazza pulita nel partito, limitare l’azione degli alleati riottosi, e pungolare gli elettori della Cdl in vista delle Politiche per non consegnare il Paese «alle sinistre». Il dubbio se questa fosse davvero la strategia del presidente del Consiglio rimane ancora, ciò che non lascia dubbi è la portata della disfatta, perché non è solo Fassino ad annunciare che «ora l’Unione è avanti al Polo di sette punti», persino Formigoni annuncia che «qualcosa si è rotto tra il governo e il Paese». Berlusconi serve ancora alla Cdl, ma il berlusconismo sembra vacillare.

 

 
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