Rispondo alle vostre obiezioni. Chi mi deride perchè dico le cose come stanno si giudica da solo. Il Magistero infallibile di Santa Romana Chiesa dice che il liberalismo è contrario ai principi della religione e dell'etica cattolica. Chi dice il contrario non è cattolico.
Chi afferma che non è totale la condanna del liberalismo afferma una castroneria.
La Chiesa condanna in toto il liberalismo in tutte le sue implicazioni politiche e filosofiche. Visto che si cita Wikipedia, vi rimando a quanto riporta dell'enciclica Mirari vos.
Condanna dell'indifferentismo religioso:
Veniamo ora ad un’altra sorgente trabocchevole dei mali, da cui piangiamo afflitta presentemente la Chiesa: vogliamo dire l’indifferentismo, ossia quella perversa opinione che per fraudolenta opera degl’increduli si dilatò in ogni parte, e secondo la quale si possa in qualunque professione di Fede conseguire l’eterna salvezza dell’anima se i costumi si conformano alla norma del retto e dell’onesto
Condanna della libertà di coscienza:
Da questa corrottissima sorgente dell’indifferentismo scaturisce quell’assurda ed erronea sentenza, o piuttosto delirio, che si debba ammettere e garantire a ciascuno la libertà di coscienza: errore velenosissimo, a cui apre il sentiero quella piena e smodata libertà di opinione che va sempre aumentando a danno della Chiesa e dello Stato
Condanna della libertà d'opinione:
...pessima, né mai abbastanza esecrata ed aborrita "libertà della stampa" nel divulgare scritti di qualunque genere; libertà che taluni osano invocare e promuovere con tanto clamore. Inorridiamo, Venerabili Fratelli, nell’osservare quale stravaganza di dottrine ci opprime o, piuttosto, quale portentosa mostruosità di errori si spargono e disseminano per ogni dove con quella sterminata moltitudine di libri, di opuscoli e di scritti
Condanna della separazione fra Stato e Chiesa:
Né più lieti successi potremmo presagire per la Religione ed il Principato dai voti di coloro che vorrebbero vedere separata la Chiesa dal Regno, e troncata la mutua concordia dell’Impero col Sacerdozio. È troppo chiaro che dagli amatori d’una impudentissima libertà si teme quella concordia che fu sempre fausta e salutare al governo sacro e civile
Ricordiamo, dopo Mirari Vos, cosa CONDANNA il Sillabo:
X.
ERRORI RIGUARDANTI
IL LIBERALISMO ODIERNO.
77. Ai tempi nostri non giova più tenere la religione cattolica per unica religione dello Stato, escluso qualunque sia altro culto.
Alloc. Nemo vestrum, 26 luglio 1855.
78. Quindi lodevolmente in parecchie regioni cattoliche fu stabilito per legge, esser lecito a tutti gli uomini ivi convenuti il pubblico esercizio del proprio qualsiasi culto.
Alloc. Acerbissimum, 27 settembre 1552.
79. Infatti è falso che la civile libertà di qualsiasi culto o la piena potestà a tutti indistintamente concessa di manifestare in pubblico e all'aperto qualunque pensiero ed opinione influisca più facilmente a corrompere i costumi e gli animi dei popoli e a propagare la peste dell'indifferentismo.
Alloc. Numquam fore, 15 dicembre 1856.
80. Il Romano Pontefice può e deve col progresso, col liberalismo e con la moderna civiltà venire a patti e conciliazione.
Alloc. Jamdudum cernimus, 18 marzo 1861.
Ricordo che Quanta Cura è considerata un atto di Magistero infallibile ed il Sillabo, in quanto appendice di Quanta Cura, è atto di magistero infallibile perchè insegnamento della Chiesa docente e appendice di un documento in cui il Papa "con la sua somma Apostolica Autorità dichiara che una dottrina concernente la fede o la vita morale dev’essere considerata vincolante da tutta la Chiesa".
Anzichè leggere in merito wikipedia, sulla cui affidabilità sono scettico, direi che sia il caso di consultare qualcosa di più autorevole:
Sillabo e definizione dell'infallibilit
La Rivoluzione e il Sillabo
Qui emerge che tutti i teologi - persino i più progressisti - hanno sempre considerato Quanta Cura atto di Magistero infallibile. La discussione è sul Sillabo, sulla cui infallibilità solo due teologi hanno espresso dubbi sul suo essere insegnamento infallibile. Questi stessi teologi hanno però detto che si tratta di un insegnamento papale comunque importante e vincolante per tutta la Chiesa, ferma restando l'infallibilità di Quanta Cura.
Riporto dal secondo link:
Il problema del valore giuridico e dogmatico del Sillabo e della Quanta cura, non può essere rimosso da chi voglia studiare il legato dottrinale di Pio IX. Per quanto riguarda il Sillabo un buon numero di autorevoli teologi concorda, sia pure con diverse motivazioni, per la sua infallibilità. Alcuni noti studiosi, come Franzelin, Mazzella, Schrader, Dumas, Scheeben, Pascal lo ritengono definizione ex cathedra, atto personale infallibile del Pontefice; altri fanno derivare la infallibilità dai documenti da cui sono tratte le singole proposizioni, come Rinaldi; altri ancora, come Hurter e Wernz, ritengono che sia divenuto norma infallibile in forza dell'adesione unanime dell'episcopato cattolico.
Una diversa posizione è sostenuta dal gesuita Lucien Choupin, l'autore che forse ha studiato più profondamente la questione. Choupin ritiene che non si possa affermare con certezza che il Sillabo sia una definizione ex cathedra, o garantita in ogni sua parte dalla infallibilità della Chiesa, ma egli sostiene che si tratta, in ogni caso e senza possibilità di contraddizione, di un documento dottrinale emanante direttamente dal Magistero supremo(31) del Sovrano Pontefice a cui ogni cattolico è tenuto a dare l'assenso. I più sicuri teologi ritengono che questa ultima posizione sia il minimo che si possa affermare con certezza sul valore del Sillabo.
Diverso è il discorso della Quanta cura. In questo caso, come hanno affermato pressoché tutti i teologi [anche di parte progressista] [...], ci troviamo di fronte a una delle rarissime encicliche da ritenere con tutta evidenza come documenti ex cathedra. La infallibilità della enciclica non può essere, infatti, negata senza contraddire la stessa dottrina della infallibilità pontificia, le cui quattro note qualificanti sono esplicitamente presenti nel documento(32).
Se volete, posso fornire altra documentazione in merito alla totale condanna del liberalismo da parte cattolica.
Mazzini non era un cattolico, giusto per fare un esempio.
Su Mit Brennender Sorge: essa condanna le correnti neo-pagane e gli aspetti darwinisti e materialisti del razzismo biologico professati da alcuni esponenti del Terzo Reich come Rosenberg, non viene condannato in toto il Nazionalsocialismo. Si fanno rilievi, inoltre, sulla mancata applicazione del Concordato.
Non c'è una condanna ideologica e totale al Nazionalsocialismo.
Infatti, nell'enciclica Mit Brennender Sorge sta scritto:
La moderazione da Noi finora mostrata, nonostante tutto ciò, non Ci è stata suggerita da calcoli di interessi terreni né tanto meno da debolezza, ma semplicemente dalla volontà di non strappare, insieme con la zizzania, anche qualche buona pianta;
Dovrei fare un lungo discorso sulla situazione tedesca di allora e sui rapporti fra Chiesa e Stato in seguito al Concordato.
Mi limito a dire che in Germania c'erano esponenti del Nazionalsocialismo che avevano o auspicato un ritorno alle antiche religioni pre-cristiane dei popoli indogermanici o la creazione di una 'chiesa nazionale tedesca' che considerasse il Mein Kampf un 'libro sacro', ultima parola della Rivelazione Divina, di dignità superiore allo stesso Vangelo di Cristo. Quest'ultima visione includeva una sostanziale negazione dell'Antico Testamento.
Su tale visione concordavano esponenti di primo piano come Rosenberg, Frick e Bormann, che nella loro azione fecero di tutto per fare in modo che il Concordato fosse, nei fatti, lettera morta. Tali convincimenti, che ci crediate o meno, vedevano contrario Hitler, che da sempre cercò di mediare con la Chiesa.
Infatti dopo Mit Brennender Sorge Hitler ordinò a Goering e Goebbels di evitare qualsiasi aperta manifestazione di simpatia verso movimenti cristiani che si ponessero al di fuori della Chiesa Cattolica e - quindi - di rimanere, in quanto battezzati, all'interno della comunità dei credenti.
Il Movimento per la Fede Tedesca venne messo fuori legge e dopo una serie di trattative fra Chiesa e Reich si giunse ad una nuova pacificazione. Tant'è che quanto venne fatto un attentato contro Hitler, il Papa in persona mandò le sue felicitazioni al Fuhrer per lo scampato pericolo. Secondo voi il Papa avrebbe fatto lo stesso con Stalin?
Questi però sono dati storici: Hitler mai venne scomunicato nè mai venne emessa una tale condanna per i nazionalsocialisti.
E il Papa poteva benissimo farlo, essendo Hitler battezzato secondo rito cattolico.
Non è obiettivamente ricavabile da Mit brennender sorge un pronunciamento di netta e totale condanna del NS come idea politica. Questo lo dico a prescindere dal giudizio di ciascuno di noi sul NS. Ed è questo il motivo per cui molti anti-clericali hanno sempre minimizzato i diversivi fra Chiesa e Terzo Reich, ossia non c'è mai una stata una piena condanna dottrinale, come invece per il comunismo e il liberalismo.
Adesso non ne ho il tempo, ma vi riporterò un pronunciamento pubblicato dal clero tedesco cattolico sulla conformità del Nazionalsocialismo al Cattolicesimo.
Detto questo, mi preme sottolineare che qua non è in discussione la compatibilità del Nazionalsocialismo col Cattolicesimo, questione ormai secondaria non esistendo più il NS come forza politica di rilievo.
Ciò su cui mi preme discutere è il rispetto del Magistero infallibile di Santa Romana Chiesa su cui un cattolico non può nè deve avere dubbi.
Non faccio considerazioni 'soggettive', come avete visto, ma mi limito a riportare proposizioni altrui, in tal caso di chi ha scritto gli atti di Magistero di cui ho parlato finora.