La verità non è la nostra interpretazione dell'altrui pensiero e delle altrui intenzioni. Questa è solo una pratica sbagliata e offensiva, che guarda all'altro che nemico e che è dimentica dei propri errori.
La verità non è la nostra interpretazione dell'altrui pensiero e delle altrui intenzioni. Questa è solo una pratica sbagliata e offensiva, che guarda all'altro che nemico e che è dimentica dei propri errori.
Ma nessuna interpretazione dell'altrui pensiero: non parlo, infatti, di persone specifiche, di questa o quella. Parlo in generale, esponendo i fatti e delle constatazioni, secondo l'esperienza che si ha. Quindi, qui non c'entra nulla evocare propri o altrui errori.Originally posted by Thomas Aquinas
La verità non è la nostra interpretazione dell'altrui pensiero e delle altrui intenzioni. Questa è solo una pratica sbagliata e offensiva, che guarda all'altro che nemico e che è dimentica dei propri errori.
Il generale non esiste, è un concetto. Esiste solo il particolare, la singolarità. Questa singolarità si sente giudicata ed offesa.
Caro Bellarmino,Originally posted by Bellarmino
A proposito di Tor Vergata e dei "papaboys".
Ecco quanto riportò 30 giorni all'indomani dell'adunata festosa:
http://www.30giorni.it/it/brevi.asp?id=89
"Ma le divisioni del Papa sono il contrario della folla di Tiberiade, le ceste dei pani e dei pesci avanzati sono il contrario delle lattine e dei preservativi rimasti sulla spianata di Tor Vergata”».
questa faccenda delle montagne di preservativi trovati a Tor Vergata è una grande bufala inventata da non so chi, forse qualche invidioso: l'ho già ripetuto più volte a chi mi ripeteva queste accuse da parte anticlericale, mi sorprende alquanto doverlo ribadire in questa sede!
Ora, lascia che te lo dica uno che era presente sul posto: io non ho visto alcun preservativo.
Che una parte anche di quelli che erano a Tor Vergata la pensino in maniera diversa dal Papa in tema di sessualità e non solo è innegabile, ma da qui all'avere rapporti sessuali in quell'occasione ne passa!
Basterebbe poi la logica per arrivare a capire che in mezzo ad una tale folla (ivi compresi preti e suore) solo dei pazzi si sarebbero sognati di esibirsi in rapporti sessuali...
Pier
Grazie per la risposta.[Quanto al forumista Vox Populi faccio rilevare che ciò che avviene in altri fora non mi può interessare. Infatti, gli autori di quei messaggi, postati altrove, sono, a loro modo, coerenti in ciò che credono.
Faccio però notare che un conto è essere coerenti (se i sedevacantisti ritenevano che Giovanni Paolo II non fosse Papa non posso pretendere certo di far loro cambiare idea), un conto è insultare.
Sempre con questi ragionamenti filosofeggiantiOriginally posted by Thomas Aquinas
Il generale non esiste, è un concetto. Esiste solo il particolare, la singolarità. Questa singolarità si sente giudicata ed offesa.
Ma ripeto: a me cosa pensino o come la pensino, francamente non mi interessaOriginally posted by Vox Populi
Grazie per la risposta.
Faccio però notare che un conto è essere coerenti (se i sedevacantisti ritenevano che Giovanni Paolo II non fosse Papa non posso pretendere certo di far loro cambiare idea), un conto è insultare.
E poi che ci siano ovunque le persone volgari, in qualsiasi fora, non è una novità. Ma torno a dire: non mi interessa!
Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina. Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole. Tu però vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del vangelo, adempi il tuo ministero.Originally posted by Thomas Aquinas
Meno giudizi e più carità.
San Paolo. Seconda lettera a Timoteo.
2-3 giorni (e relative notti) passati in promiscuità secondo te non porterebbero a compiere atti del genere? Mi chiedo se conosci la gioventù oppure no?! Lasciando perdere suore e preti (tra loro può esserci ben di peggio, come purtroppo sempre più spesso attestano le cronache quotidiane che gridano allo scandalo) pensi che per un ragazzo, o una ragazza, sia così difficile o improbabile infilarsi durante la notte nel sacco a pelo dell'altro/a? Ma dove vivi?Originally posted by Pierluigi
Caro Bellarmino,
questa faccenda delle montagne di preservativi trovati a Tor Vergata è una grande bufala inventata da non so chi, forse qualche invidioso: l'ho già ripetuto più volte a chi mi ripeteva queste accuse da parte anticlericale, mi sorprende alquanto doverlo ribadire in questa sede!
Ora, lascia che te lo dica uno che era presente sul posto: io non ho visto alcun preservativo.
Che una parte anche di quelli che erano a Tor Vergata la pensino in maniera diversa dal Papa in tema di sessualità e non solo è innegabile, ma da qui all'avere rapporti sessuali in quell'occasione ne passa!
Basterebbe poi la logica per arrivare a capire che in mezzo ad una tale folla (ivi compresi preti e suore) solo dei pazzi si sarebbero sognati di esibirsi in rapporti sessuali...
Pier
Ho passato gli anni del liceo (ormai quasi 30 anni fa) in un collegio salesiano, attiguo ad un collegio femminile (separati solo da un'esile rete) e già allora, che in fondo vigeva ancora un regime morale assai più severo di oggi, la promiscuità addirittura sotto gli occhi di sacerdoti, educatori ed educatrici era molto diffusa. Per questo un tempo si cercava di evitare il più possibile che vi fossero contatti frequenti e incontrollati tra adolescenti, come del resto avrebbero dovuto prevedere gli organizzatori di Tor Vergata o dei tanti meeting per i giovani.
Figuriamoci coi tempi che corrono e coi valori morali corrotti di oggi.
Scusa, ma alla frottola che tutti i giovani di Tor Vergata fossero candide colombe ci credi solo tu.
Penso che il bigottismo passato sia causa e origine della malizia che esiste nelle menti di certe persone, più che nella realtà delle cose.