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Risultati da 11 a 20 di 101
  1. #11
    WHY SO SERIOUS?
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    ASCOLI PICENO. CERTI UOMINI NON CERCANO QUALCOSA DI LOGICO, COME I SOLDI. NON SI POSSONO NE' COMPRARE NE' DOMINARE. NON CI SI RAGIONA E NON CI SI TRATTA. CERTI UOMINI VOGLIONO SOLO VEDER BRUCIARE IL MONDO.
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    In origine postato da capitanamerica7
    VOGLIO SAPERE QUANTI SONO
    EBREI!!!!!!!!!!!!!!!!!

    NOME E COGNOME!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Sono tutti massoni al servizio di interessi ebraici.
    Il vaticano è una grossa loggia massonica.
    La bibbia stessa dice: le armate di Satana marceranno dall'interno della chiesa.
    Nostradamus dice che verrà un papa nero (non nero di pelle, ma che è nero dentro) che porterà la chiesa e la cristianità alla rovina.
    Noi siamo i padroni.
    Noi siamo gli schiavi.
    Siamo ovunque
    e da nessuna parte.
    Regniamo sui fiumi di porpora.

  2. #12
    email non funzionante
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    Sono tutti massoni al servizio di interessi ebraici.
    Il vaticano è una grossa loggia massonica.
    La bibbia stessa dice: le armate di Satana marceranno dall'interno della chiesa.
    Nostradamus dice che verrà un papa nero (non nero di pelle, ma che è nero dentro) che porterà la chiesa e la cristianità alla rovina.

    "...io ne ho viste cose che voi umani non potete immaginarvi, navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannoiser e tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia.........è tempo di morire..."

  3. #13
    Siamo solo noi
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    I media con la loro pressante azione informativa sul vaticano e sul conclave,ripetendo da mesi che ci vuole un Papa conservatore e miglioratore dell'opera ecumenica di Giovanni Paolo II,sembra che vogliano avvertire con un "guardate vi teniamo d'occhio",per scongiurare l'evento di un Papa tradizionalista.
    NIHIL DIFFICILE VOLENTI

  4. #14
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    Spero che non ce ne sia bisogno con i veterani, ma per i nuovi arrivati dico: occhio ai provocatori che cercano di trascinarvi in trappola cucendovi addosso una fattispecie di reato.
    A buon intenditor...

  5. #15
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    Predefinito

    La Rovina della Chiesa sarà quel' NIGGER di merda! Nero dentro, nero fuori! Un' pezzo di merda chè si trova in ogni strada.

    Il prossimo Papa sarà ITALIANO! Non il Forumista ITALIANO!

    Ratzinger è un' bastardo chè odiava il Regime Nazista. TRADITORE! Come tutta l'altra gente di Merda! Tutti sono traditori.
    A NOI!

  6. #16
    ardimentoso
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    Angelo Scola

  7. #17
    ardimentoso
    Ospite

    Predefinito forse meritava una discussione apposita...

    Il nuovo Aaron
    (a quarant¹anni dalla dichiarazione conciliare
    Nostra Ætate)

    don Francesco Ricossa

    L¹età avanzata di Giovanni Paolo II e l¹aggravarsi delle sue condizioni di salute è coinciso col quarantesimo anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II. All¹applicazione del Concilio, Giovanni Paolo II ha consacrato tutte le sue forze, fin da quando prese la successione di Paolo VI e Giovanni Paolo I: ³Vogliamo richiamare l¹attenzione sull¹attuale importanza del Concilio Ecumenico Vaticano II e accettiamo il dovere ineluttabile di metterlo accuratamente in pratica² (discorso del 17 ottobre 1978). Tra i documenti maggiori del Vaticano II, sia per l¹importanza intrinseca che per l¹opposizione di contraddizione col magistero infallibile della Chiesa, dobbiamo contare quello sulla libertà religiosa, Dignitatis humanae personae, e quello sulle relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane, Nostra aetate: libertà religiosa, dialogo interreligioso ed ecumenismo sono, senza dubbio, le colonne dell¹insegnamento wojtyliano. Malgrado l¹affaticamento sempre più evidente, Giovanni Paolo II ha _ ancora recentemente _ ricevuto, in un breve arco di tempo, delle importanti associazioni ebraiche, le quali hanno riassunto per noi il lavoro compiuto da Giovanni Paolo II per l¹applicazione _ e lo sviluppo _ della linea di Nostra aetate.

    Il congresso del B¹nai B¹rith a Roma

    Non è la prima volta che Giovanni Paolo II riceve l¹associazione ebraica e massonica (1) del B¹nai B¹rith (Figli dell¹Alleanza), con la quale vige una stretta e intensa collaborazione. L¹udienza che si è svolta il 17 dicembre 2004, però, è avvenuta in un contesto assai particolare. Da un lato, essa si situa alla chiusura di un importante convegno sull¹antisemitismo; dall¹altro essa ha preceduto una nuova polemica sollevata dalle medesime associazioni ebraiche contro la Chiesa e il pontificato di Pio XII, accusati, per l¹appunto, di antisemitismo.

    Il convegno, è stato annunciato _ con grande discrezione _ sul quotidiano Il Foglio, diretto da Giuliano Ferrara (ministro del governo Berlusconi nel 1994) e proprietà della famiglia Berlusconi, che del convegno stesso era l¹organizzatore assieme all¹Adl (Anti-defamation League, associazione del B¹nai B¹rith, per l¹appunto). Leggiamone il programma e i nomi degli invitati: ³S¹apre domani sera [mercoledì 15 dicembre] a Villa Madama, con un pranzo offerto dal ministro degli Esteri [Gianfranco Fini], il convegno sull¹antisemitismo organizzato dall¹Anti-defamation League in collaborazione con il Foglio. Giovedì mattina [16 dicembre], dopo il saluto del presidente della comunità ebraica romana Leone Paserman e di Elyakim Rubinstein, giudice della corte suprema israeliana, Abraham H. Foxman, direttore, e Barbara B. Balser, presidente dell¹Adl, l¹editore di The New Republic, Martin Peretz, l¹editorialista del New York Times David Brooks, e il direttore di Ha¹aretz David Landau discuteranno del ruolo dei media con Giuliano Ferrara. A mezzogiorno di giovedì, Joshua Muravchik dell¹American enterprise institute, il presidente del National Endowment for Democracy Carl Gerschman discuteranno con Fiamma Nirenstein, Piero Fassino e Giorgio Israel di antisemitismo e democrazia. Giovedì pomeriggio, dopo i saluti del rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni e del Presidente della camera Pier Ferdinando Casini, intervento del ministro dell¹Interno Giuseppe Pisanu sulle risposte dei governi all¹antisemitismo e incontro con il deputato democratico della Florida Alcee Hastings, il Presidente del Senato Marcello Pera, l¹ex ministro degli Esteri spagnoli Ana Palacio, il ministro della Giustizia francese Nicole Guedj e l¹ambasciatore d¹Israele presso la Santa Sede Oded Ben Hur. Concluderanno i lavori l¹ambasciatore israeliano in Italia Ehud Gol, il commissario europeo Franco Frattini e il sottosegretario agli Esteri Margherita Boniver² (Il Foglio, 14 dicembre 2004, p. 2). Il Foglio, che in Italia è il quotidiano più vicino alle posizioni israeliane e che organizzava il convegno con il B¹nai B¹rith, è rimasto però stranamente discreto sul convegno (quando in genere pubblica per intero anche lunghi discorsi e interventi suscettibili di interesse dei più svariati personaggi): solo una colonna piccina picciò il 17 dicembre (p. 1) per raccontare il bisticcio tra il direttore del quotidiano israeliano Ha¹aretz e la ³nostra² Fiamma Nirenstein (Ha¹retz è stata accusata di esser troppo indulgente per i palestinesi), ed un articoletto di Marina Valensise il giorno precedente (p. I) con gli elogi di Foxman (direttore dell¹ADL del B¹nai B¹rith) all¹Italia (ovvero al suo governo, in primis a Silvio Berlusconi, premiato a New York pochi mesi fa dal B¹nai B¹rith, e a Gianfranco Fini: ³oggi lo abbraccio e sono orgoglioso di farlo² dice Foxman) e al governo turco (per il premier islamista Erdogan, che ha ricevuto Foxman, l¹antisemitismo è ³un crimine contro l¹umanità²). Il quotidiano torinese La Stampa ci assicura che il ministro degli Esteri Fini, in quest¹occasione, ha denunciato ³il mostro dell¹antisemitismo² ed il ministro degli Interni Pisanu ricorda che il governo italiano, con l¹obbiettivo di tenere sotto sorveglianza ³ogni sia pur minima manifestazione del fenomeno², ³ha promosso la costituzione di un Comitato interministeriale contro la discriminazione e l¹antisemitismo che opera presso il Viminale ed è presieduto dal prefetto che dirige il Dipartimento per le libertà civili e l¹immigrazione² (La Stampa, 16 dicembre 2004, p. 7; 17 dicembre 2004, p. 4). Il comitato interministeriale deve necessariamente perseguire dei reati di opinione, giacché altrimenti sarebbe sufficiente il codice penale comune a tuttiŠ A questo punto ci si può chiedere quale minaccia sia l¹antisemitismo, in Italia poi, quando Israele gode dell¹appoggio del governo, dell¹opposizione (c¹era Fassino) e dell¹unica potenza mondiale (gli Stati Uniti); curioso fenomeno quello di chi può contare sull¹appoggio incondizionato del Potere, e nello stesso tempo si presenta come una minoranza perseguitata e sempre minacciata.

    L¹udienza al B¹nai B¹rith e il discorso di Foxman

    Dopo aver ottenuto il sostegno del ³braccio secolare² il 15 e 16 dicembre, il B¹nai B¹rith ha incontrato, il giorno seguente, Giovanni Paolo II. Non era la prima volta, ma ancora una volta l¹associazione massonica ha ottenuto la benedizione richiesta:

    ³Distinti ospiti _ ha loro detto Giovanni Paolo II _ è per me un piacere accogliervi, membri della delegazione della Anti-Defamation League in visita in Vaticano. La Chiesa Cattolica e il popolo ebraico continuano ad avere stretti vincoli di amicizia. Prego con fervore affinché uomini e donne cooperino per sradicare tutte le forme di razzismo ed edificare, in tal modo, una società che promuove la verità, la giustizia, l¹amore e la pace. Su di voi invoco i doni divini di forza e di gioia. Shalom!² (testo inglese originale e traduzione italiana sull¹Osservatore Romano del 18 dicembre 2004, p. 5).

    Giovanni Paolo II non solo benedice il B¹nai B¹rith e _ considerandolo rappresentante del popolo ebraico _ dichiara la propria amicizia (abusivamente attribuita alla Chiesa cattolica) per loro, ma prospetta anche una società dove la promozione della verità, della giustizia, dell¹amore e della pace siano promossi indifferentemente e congiuntamente da cristiani ed ebrei; ma allora di quale verità si tratta? Non certo di Colui che disse ³Io sono la Verità². Di quale pace? Non certo di Colui che disse: ³vi do la mia pace, non come il mondo la dà². Di quale carità? Non certo quella di Cristo: ³caritas Christi urget nos². Perché il B¹nai B¹rith ed il popolo ebraico non riconoscono Cristo, né come Verità, né come Pace, né come Amore né come Giustizia divina, anzi considerano tutto ciò una blasfemia.

    Pubblichiamo adesso, in una nostra traduzione, ³l¹indirizzo di omaggio rivolto al Santo Padre² all¹inizio dell¹udienza dal presidente dell¹ADL, Abraham Foxman (colui che guidò nel mondo intero la campagna contro il film di Mel Gibson, La Passione):

    ³Ancora una volta, sono onorato di aver il piacere ed il privilegio di un¹udienza con Lei. Ciò è profondamente personale e commovente, in quanto si tratta di una parte intera della storia della mia vita. Devo la vita a una donna cattolica, che ha rischiato la sua per salvarmi dal destino che si è abbattuto su di un milione e mezzo di altri bambini ebrei per mezzo delle mani assassine dei Nazisti. Quando i miei genitori furono deportati in campo di concentramento, hanno lasciato il loro figlio, il loro solo e unico figlio, alla mia balia. Cambiò il mio nome. Falsificò i documenti. Con la complicità di un prete polacco, mi fece battezzare. Miracolosamente, i miei genitori sono sopravvissuti e sono tornati a cercarmi. Sono vivo grazie alla compassione, all¹umanità e al coraggio di Bronislawa Kurpi. La Chiesa cattolica mi ha dato la vita attraverso questa donna coraggiosa e a questo prete coraggioso che l¹aiutò a ingannare e sfidare quanti avrebbero potuto far scomparire tutti gli Ebrei dalla terra. Io vi chiedo, Santità, di benedire l¹anima di Bronislawa Kurpi, che ha magnificamente vissuto i principi della sua fede cattolica. Sono persuaso che Dio, nella sua misericordia e infinita saggezza, mi ha risparmiato per consacrare questa vita a costruire dei ponti tra il mio popolo e i nostri fratelli nell¹opera di Dio.

    Santità, la vostra ispirazione morale e la vostra leadership durante 26 anni sulle tracce di San Pietro sono state una luce splendente per l¹umanità. Avete difeso il popolo ebraico in quanto sacerdote nella vostra Polonia natale e durante tutti gli anni del vostro Pontificato. Avete denunciato l¹antisemitismo come ³un peccato contro Dio e contro l¹umanità². Avete reso omaggio alle vittime dell¹Olocausto sia qui in Vaticano che a Yad Vashem in Israele. Il vostro pellegrinaggio alla Sinagoga Maggiore di Roma fu il primo da parte di un papa dai tempi di San Pietro, e il vostro discorso in questa occasione ha aperto una breccia in secoli di dolore e diffidenza. Non dimenticheremo mai le vostre memorabili parole: ŒLa Chiesa di Cristo scopre il suo legame con il Giudaismo scavando nel suo proprio mistero. La religione ebraica non ci è estrinseca, ma in un certo senso è intrinseca alla nostra stessa religione. Abbiamo quindi con il Giudaismo una relazione che non possiamo avere con nessuna altra religione². Dieci anni fa avete stabilito delle relazioni tra la Santa Sede e lo Stato d¹Israele, riconoscendo la sua importanza nella vita e nella fede ebraica. La vostra preghiera del mattino a Babi Yar ha dimostrato il vostro profondo impegno per la riconciliazione e la memoria degli orrori dell¹Olocausto. Avete chiamato la comunità cattolica del mondo intero a considerare il suo passato e a dirigersi verso una comprensione più ricca del Giudaismo e del popolo Ebraico nel disegno di Dio. Avete riconosciuto il nostro comune patrimonio spiritualeŠ la relazione particolare tra la Cristianità ed il popolo ebraicoŠ un tema principale di Nostra Aetate ed un tema preponderante delle vostre riflessioni su questo storico documento. Nei vostri scritti e discorsi eccezionali avete lasciato trasparire la vostra comprensione del Giudaismo come un¹eredità viva della permanente validità dell¹alleanza di Dio con il popolo Ebraico e di quel peccato odioso che è l¹antisemitismo.

    Questo male profondo è diventato una malevolenza globale che emana oggi, con una forza viziosa, violenta e virulenta dal Medio Oriente per infettare il mondo intero. Abbiamo bisogno di molti altri leader come voi per andare avanti, per levare la loro voce di condanna, e per imitare l¹opera di vera e propria leadership morale che voi conducete. L¹Anti-Defamation League ha collaborato con la Chiesa cattolica e con altre comunità di fede durante più di mezzo secolo per trovare delle strade per crescere assieme, anche se non possiamo essere assieme teologicamente. Quando uomini e donne coraggiosi che vivono la loro fede come la mia balia elevano la loro voce e agiscono per opporsi all¹ingiustizia e all¹intolleranza, delle vite sono salvate.

    Cattolici ed Ebrei sono insieme per la prima volta nella storia come popoli di Dio, sforzandosi di ricordarsi e di oltrepassare i ricordi di un passato oltremodo doloroso e di considerare entrambi l¹altro come una parte dell¹alleanza di Dio. La chiave di questo inizio di XXI secolo consiste in un incontro dei cuori e in un incontro profetico di fede come membri del disegno di Dio. Durante due millenari abbiamo viaggiato separatamente. Noi abbiamo lavorato per rompere le antiche barriere del fanatismo. Noi viaggiamo ormai assieme in una nuova era di accettazione e di cooperazione spirituale reciproca. Santità, salutiamo il vostro ruolo personale importante e che ha mostrato la via in questo viaggio, con la nostra profonda ammirazione ed affetto² (Testo originale inglese nell¹Osservatore Romano del 18 dicembre 2004, p. 5).

    Il discorso di Foxman non è di circostanza. Da un lato, mette in rilievo il principale errore dell¹insegnamento di Giovanni Paolo II, che contrasta con la Sacra Scrittura, la Tradizione, i Padri e il magistero pontificio: quello secondo il quale l¹attuale ebraismo sarebbe ancora vivo, e non spiritualmente morto: l¹attuale Israele sarebbe ancora il Popolo di Dio mai riprovato, e l¹Antica Alleanza sarebbe permanentemente valida, comèe lo è invece la ³Nuova ed Eterna Alleanza². Negare questi errori vuol dire sostenere l¹antigiudaismo teologico? Se è così, quello che per duemila anni è stata la religione Cattolica è anche (anche) antigiudaismo. Da lì ad accusare la Chiesa di antisemitismo, cioè di peccato contro Dio e contro l¹umanità, il passo è breve. D¹altro lato, Foxman racconta il suo passato di battezzato. Non si tratta probabilmente solo di un innocente ricordo. Pochi giorni dopo, il Corriere della Sera (28 dicembre 2004) pubblicò un documento inedito del Sant¹Uffizio, datato 20 ottobre 1946, inviato al Nunzio in Francia (Mons. Roncalli) del quale riproduciamo il testo:

    ³A proposito dei bambini giudei che, durante l¹occupazione tedesca, sono stati affidati alle istituzioni e alle famiglie cattoliche e che ora sono reclamati dalle istituzioni giudaiche perché siano loro restituiti, la Congregazione del Sant¹Uffizio ha preso una decisione che si può riassumere così: Evitare, nella misura del possibile, di rispondere per iscritto alle autorità giudaiche, ma farlo oralmente.

    Ogni volta che sarà necessario rispondere, bisognerà dire che la Chiesa deve fare le sue indagini per studiare ogni caso particolare. I bambini che sono stati battezzati non potranno essere affidati a istituzioni che non ne sappiano assicurare l¹educazione cristiana. I bambini che non hanno più i genitori e dei quali la Chiesa si è fatto carico non è conveniente che siano abbandonati dalla Chiesa stessa o affidati a persone che non hanno alcun diritto su di loro, a meno che non siano in grado di disporre di sé. Ciò evidentemente per i bambini che non fossero battezzati. Se i bambini sono stati affidati (alla Chiesa) dai loro genitori e se i genitori ora li reclamano, potranno essere restituiti, ammesso che i bambini stessi non abbiano ricevuto il battesimo.

    Si noti che questa decisione della Congregazione del Sant¹Uffizio è stata approvata dal Santo Padre².

    La pubblicazione di questo documento e di altre simili informazioni ha scatenato l¹ennesima campagna di stampa, sostenuta dalle associazioni ebraiche (Amos Luzzato, rappresentante della Comunità Ebraica italiana definirà il documento ³orrendo² e ³agghiacciante²) contro Pio XII, emulo di Pio IX nel ³rapimento di bambini² ebrei. Alcuni invece, come Padre Gumpel, postulatore della causa di beatificazione di Pio XII, hanno messo in dubbio l¹autenticità del documento. Autentico o no, il documento del Sant¹Uffizio pubblicato rispecchia perfettamente la dottrina, la prassi e la legislazione della Chiesa (can. 750) fino al Vaticano II, come ricorda Padre Gumpel sul Corriere della Sera (29/12/2004):

    ³Secondo la dottrina prevalente del tempo se un bambino riceveva il battesimo aveva il diritto ad avere un¹educazione cattolica ed era considerato ormai un membro effettivo della Chiesa. Ciò lo poneva sotto la giurisdizione dell¹autorità ecclesiastica: una vecchia legislazione che non derivava da Pio XII. Lui applicò solo le norme in vigore². Basti ricordare il caso Mortara ai tempi di Pio IX, caso più famoso ma non certo unico, di applicazione di questa secolare legislazione ecclesiastica che non è altro però che l¹applicazione giuridica della dottrina cattolica. Nessun rapimento di bambini, però, come falsamente viene detto, giacché la Chiesa proibisce, al di fuori del pericolo di morte, di battezzare bambini infedeli contro il parere dei genitori; ma obbligo di dare l¹educazione cristiana a chiunque sia stato battezzato. Foxman, secondo le sue parole, fu battezzato. Non poteva quindi essere restituito ai genitori perché lo educassero nell¹ebraismo e, in quanto battezzato (in altre circostanze ha dichiarato che era un fervente cattolico) non può essere considerato che un povero apostata dalla Fede cristiana! Il suo intervento presso Giovanni Paolo II mirava verosimilmente, nell¹ambito della polemica suscitata contro la Chiesa e Pio XII, a sostenere la nuova prassi (che suppone una nuova dottrina) e che ammette che si possa violare impunemente il carattere battesimale.

    L¹udienza del ³Nuovo Aronne² alla Pave the Way Foundation

    Il 5 gennaio 2005, la Pay the Way Foundation annuncia alla stampa che il 18 del medesimo mese si sarebbe svolto un evento straordinario in Vaticano: per il 40° anniversario della dichiarazione conciliare Nostra Aetate, Giovanni Paolo II avrebbe ricevuto in udienza ben centosessanta rabbini e cantori ebrei (i cantori hanno tenuto un concerto il giorno precedente, 17 gennaio, alla Sinagoga Maggiore di Roma, per la delegazione della Santa Sede e per la Comunità Ebraica). La data scelta è significativa, perché il 17 gennaio non è più ormai ricordato come la festività di Sant¹Antonio Abate quanto piuttosto come la giornata delle relazioni giudaico-cristianeŠ Tra i partecipanti sono segnalati in effetti dei rabbini (Adam Mintz, presidente del New York board of Rabbis; Shmuel René Sirat, già Rabbino Capo in Europa e Francia; David Lincoln, rabbino capo della Park Avenue Synagogue di New York; Shlomo Riskin, rabbino capo di Efrat, Gerusalemme; Joseph Arbib, della Sinagoga Maggiore di Roma) ma anche rappresentanti della Stato Ebraico, quali l¹ambasciatore presso la Santa Sede, Oded Ben Hur, o il direttore per gli affari religiosi del ministero degli Esteri israeliano Gadi GolanŠ

    La Fondazione, creata e presieduta da Gary Krupp, ebreo decorato dell¹ordine di San Gregorio Magno, ha come scopo di costruire strade e ponti mediante l¹azione interreligiosa (³Pave the Way Fundation is bridging the Gap through Inter-religious Action) per mettere in relazione le cosiddette ³tre religioni abramitiche²: il loro sito si presenta con una citazione del Vangelo, una del Corano e una della Thora, col il motto della Fondazione: Embrece the similarities, Savor the differences. Il programma interreligioso e vagamente massonico ha però anche degli scopi molti più concreti, e precisamente in favore degli interessi dello Stato d¹Israele, come ricorda Elliot Hershberg, ³chairman² della Fondazione:

    ³Pave the Way Foundation è stato un mezzo per aiutare a colmare il fossato tra il Vaticano e lo Stato d¹Israele nei loro contatti per giungere alle relazioni diplomatiche².

    Giovanni Paolo II ha loro rivolto il seguente, breve discorso:

    ³Cari Amici,

    Con affetto vi saluto, membri della ³Pave the Way Foundation² in occasione della loro visita in Vaticano, e ringrazio il signor Krupp per le cordiali parole che mi ha rivolto a vostro nome. Quest¹anno celebreremo il 40° anniversario della dichiarazione del Concilio Vaticano Secondo ³Nostra Aetate², che ha contribuito in modo significativo al rafforzamento del dialogo fra ebrei e cattolici. Che questa possa essere un¹occasione per una comprensione e cooperazione maggiori, per l¹edificazione di un mondo sempre più fermamente basato sul rispetto dell¹immagine divina in ogni essere umano!. Su di voi, invoco le benedizioni abbondanti dell¹Onnipotente e, in particolare, il dono della pace.

    Shalom aleichem² (traduzione dal testo originale inglese dell¹Osservatore Romano, 19 gennaio 2005, p. 5).

    Giovanni Paolo II rispondeva al seguente indirizzo d¹omaggio rivoltogli da Gary L. Krupp:

    ³Santità, siamo un gruppo di persone che rappresenta un saggio del giudaismo, che è venuto fin qui con la benedizione di milioni di ebrei per ringraziarvi.

    Subito dopo essere salito sul trono di Pietro, avete compiuto un significativo viaggio a Auschwitz per rendere omaggio alle vittime dell¹Olocausto. Avete difeso il popolo ebraico in ogni circostanza, da prete in Polonia e nel corso dei vostri 26 anni di Pontificato. Avete denunciato l¹antisemitismo come un Œpeccato contro Dio e l¹umanità¹. Questo tono di conciliazione è stato come motivo caratterizzante del vostro pontificato e delle sue relazioni col popolo ebraico. Il 13 aprile 1986, siete stato il primo Papa dopo San Pietro a visitare una sinagoga. Presentandovi le sue lettere credenziali nel giugno del 2003, l¹ambasciatore israeliano Oded Ben-Hur ha espresso questa fantastica impresa nel miglior modo possibile dicendo: ŒQuel giorno avete preso sulle vostre spalle la Chiesa vecchia di 2000 anni e l¹avete riportata alla sinagoga di Cafarnao del primo secolo, dove Gesù aveva l¹abitudine di pregare, chiudendo così un cerchio storico¹. Nel 1992, avete spinto la Santa Sede a cominciare il processo di normalizzazione dei rapporti diplomatici con lo Stato d¹Israele, la patria biblica beneamata del popolo ebraico, riconoscendo simbolicamente l¹esistenza di Eretz Yisrael ieri, oggi e per sempre. Il vostro pellegrinaggio in Israele e Terra Santa il 21 marzo 2000, è immortale nel cuore e nelle menti del popolo ebreo di tutto il mondo, quando avete posto la vostra preghiera, che chiedeva perdono, nel Muro Occidentale. Le vostre solenni affermazioni durante la visita al Museo dell¹Olocausto, Yad Vashem, ci hanno profondamente commosso e hanno toccato i nostri cuori. È impossibile descrivere l¹impatto emotivo che queste pietre miliari hanno avuto nel mondo giudaico. Santità, questi gesti di riconciliazione sono stati di fatto un marchio del vostro pontificato. Voi avete anche cercato di riparare le antiche spaccature fra le religioni del mondo. Le Jewish Ethics of the Fathers hanno colto delicatamente, in versi, l¹amore che avete dimostrato per l¹umanità. Dice Rabbi Hillel: ŒChe tu sia annoverato tra i discepoli di Aronne. Sii amante della pace, perseguila, ama tutta l¹umanità e portala più vicina alla religione¹. I vostri atti di amore verso tutti gli uomini e la vostra implacabile ricerca della pace e della riconciliazione fra tutte le fedi vi rendono veramente la personificazione di questi ideali e dello spirito di Aronne, il più alto sacerdote dell¹antico Israele. Infine, vi siete rivolto a noi, figli di Abramo, chiamandoci vostri fratelli beneamati. La mia intenzione di preghiera è che ebrei, cristiani e musulmani, i tre figli di Abramo, possano presto assumere insieme un impegno comune per difendere l¹umanità tutta da coloro che diffamano Dio commettendo nel suo nome atti di perversa violenza. Santità, grazie, grazie, grazie. Shalom, shalom, shalom² (nostra traduzione dal testo originale inglese pubblicato sull¹Osservatore Romano del 19 gennaio 2005, p. 5).

    L¹erede di Aronne, il gran sacerdote dell¹Antico Testamento (e non _ come dovrebbe _ il Vicario di Cristo, fondatore della Nuova ed eterna Alleanza e del sacerdozio secondo l¹ordine di Melchisedec, e non di Aronne!) è stato poi benedetto _ incredibile a dirsi _ da tre rabbini: ³il rabbino Jack Bemporad ha offerto al Pontefice un augurio: ŒIl Signore ti sorrida con bontà¹. Recita così la Œformula di benedizione¹ del capitolo sei del libro dei Numeri, il testo della Bibbia recitato oggi da tre rabbini al cospetto del papa per benedire e ringraziare Giovanni Paolo II. (Š) Jack Bemporad ci ha poi dichiarato: ŒHo incontrato varie volte Giovanni Paolo II, ma in nessuna occasione il Papa mi è apparso commosso ed emozionato come nell¹udienza di questa mattina² durante la quale Krupp gli ha anche fatto omaggio di una kippa ai coloriŠ vaticani (La Stampa, 19/1/2005, p. 10).

    Conclusione

    In questo articolo abbiamo soprattutto pubblicato i documenti relativi alle due udienze concesse da Giovanni Paolo II alle comunità ebraiche in occasione del 40° anniversario della dichiarazione conciliare Nostra aetate e dei 26 anni del suo ³pontificato². Ci è sembrato che i testi parlassero da sè, e non avessero bisogno di particolare commento; un commento adeguato si trova nei numerosissimi articoli consacrati a questo tema dalla nostra rivista, soprattutto da don Nitoglia, e in parte raccolti in volume. Le comunità ebraiche sono pienamente soddisfatte del ³pontificato² di Giovanni Paolo II, che per loro può essere paragonato ad Aronne. Questa soddisfazione è inquietante, se solo ci si rammenta del fatto che il Giudaismo, dopo la venuta ed il rifiuto del Messia, è sopravvissuto nel Farisaismo. E allora ci chiediamo, se coloro che elogiano Giovanni Paolo II elogerebbero anche Cristo. Ci pare di no. Mi sembra opportuno concludere questo articolo riprendendo uno stralcio di un comunicato del Centro Studi Federici, con il quale si commentavano, per l¹appunto, gli avvenimenti in questione:

    ³ŠE Simeone li benedisse, e disse a Maria sua madre: Ecco che questi è posto per rovina e per resurrezione di molti in Israele, e per segno di contraddizione (Lc, II, 34). Commento del Padre Marco Sales, op, Maestro del S. Palazzo Apostolico (La Sacra Bibbia. Il Nuovo Testamento, Vol. I, I quattro Evangeli - Gli Atti degli Apostoli, L.I.C.E. Roberto Berruti & C. - Tipografia Pontificia e della S. Congregazione dei Riti Cav. P. Marietti, Torino 1933, pag. 224): ³Gesù è quella pietra d¹inciampo o di scandalo di cui parla Isaia (VIII, 14). Molti israeliti non vollero riconoscerlo come Messia, né prestar fede alla sua parola e praticare la sua dottrina, essi vennero perciò a urtare in lui, cadendo nell¹infedeltà, fabbricandosi colle proprie mani l¹eterna rovina (Matt. XI, 6; Giov. III, 19; Rom. XI, 32; I Cor. I, 13, ecc.). Pietra d¹inciampo per gli uni, Gesù è principio di risurrezione per gli altri; è la pietra angolare sulla quale coloro che credono in lui e mettono in pratica i suoi insegnamenti, innalzano l¹edificio della loro eterna salute. Ciò che si dice degli israeliti vale anche per i pagani².

    La Chiesa deve quindi predicare la divinità di Gesù agli Ebrei increduli e pregare per la loro conversione:

    Oremus et pro perfidis Judaeis: ut Deus et Dominus noster auferat velamen de cordibus eorum; ut et ipsi agnoscat Jesum Cristum Domimun nostrum. Preghiamo anche per i perfidi Giudei, affinchè Dio nostro Signore tolga il velo dai loro cuori e riconoscano anch¹essi Gesù Cristo, nostro Signore.

    Omnipotens sempiterne Deus, qui etiam judaicam perfidiam a tua misericordia non repellis: exaudi preces nostras, quas pro illius popoli obcaecatione deferimus; ut, agnita veritatis tuae luce, quae Christus est, a suis tenebris eruantur. Dio onnipotente et eterno, che non ricusi la tua misericordia neppure ai perfidi Giudei, degnati di esaudire le preghiere che ti rivolgiamo per questo popolo cieco, affinché, riconoscendo la luce della tua verità, che è il Cristo, siano liberati dalle tenebre. (Da Messalino Quotidiano Latino-Italiano, LICE _ R. Berruti & C., Torino 1936, Orazioni del Venerdì Santo, pag. 634). Le notizie che provengono dal Vaticano vanno in un¹altra direzioneŠ² (Centro studi Giuseppe Federici - Per una nuova insorgenza. Comunicato n. 8/05 del 19 gennaio 2005, San Mario).

    Appendice

    Pubblichiamo questa interessante notizia tratta dal quotidiano Il Foglio del 3 marzo 2005: ³Concistoro a Manhattan. Si è tenuto in questi giorni a New York una riunione di dialogo ebraico-cattolico organizzata dal World Jewish Congress. Vi hanno partecipato alcuni porporati tra i più qualificati del Collegio cardinalizio: il francese Jean-Marie Lustiger, fino a poco fa arcivescovo di Parigi, il belga Godfried Danneels di Bruxelles, il brasiliano Claudio Hummes di São Paulo, l¹italiano Angelo Scola di Venezia, l¹africano Peter Turkson, l¹americano Theodore McCarrick, il tedesco Walter Kasper, ministro vaticano per l¹ecumenismo e il dialogo con il mondo ebraico. ŒI leaders ebraici _ ha scritto l¹Ap _ sono diventati ansiosi su chi succederà a Giovanni Paolo II e stanno contattando i suoi possibili successori. Hummes e Danneels sono tra i candidati partecipanti al Simposio che sono stati citati come potenziali candidati¹².

    Prendiamo nota, quindi, di questi nomi. Prendiamo nota soprattutto del nome di Angelo Scola, legato a Comunione e Liberazione. Uriel Heilman in un articolo del Jerusalem Post (2/3/05) dedicato alla suddetta riunione, indica proprio nel card. Scola il probabile successore di Giovanni Paolo II. La sua presenza a New York non fa che confermare gli strettissimi rapporti tra il movimento del defunto don Giussani ed il mondo ebraico.

    1) Il miglior studio sul B¹nai B¹rith resta ancora quello di Emmanuel Ratier, Misteri e segreti del B¹nai B¹rith. La più importante organizzazione ebraica internazionale, ed. Facta (1993), edizione italiana del nostro Centro Librario Sodalitium del 1995. Sui rapporti con la Massoneria, cf pp. 52-90. Un recente saggio di Massimo Introvigne, autore conosciuto ai nostri lettori, cerca invano di negare questi rapporti.

  8. #18
    EuRussia vs AmeriCina
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    “Nella lunga serie dei secoli, dalla fondazione della chiesa di Roma in poi, il papato, sempre e poi sempre, è stato il naturale nemico di Roma e d’Italia”. (A. Reghini)
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    In origine postato da Gianmario
    50? A me sembravano 2000
    Infatti

  9. #19
    EuRussia vs AmeriCina
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    “Nella lunga serie dei secoli, dalla fondazione della chiesa di Roma in poi, il papato, sempre e poi sempre, è stato il naturale nemico di Roma e d’Italia”. (A. Reghini)
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    In origine postato da CamiciaNera²°°³
    BUSH VAFFANCULO, PURE LA NOSTRA CHIESA SI VUOLE PRENDERE, BASTARDO!
    Nostra ?

  10. #20
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    In origine postato da Civis Romanus
    Nostra ?
    Tua no,pagano...
    NIHIL DIFFICILE VOLENTI

 

 
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