] INTRODUZIONE
Al termine dell'Impero Romano con il medioevo, si sviluppò una nuova civiltà sotto il segno della cristianità, divenne il vincolo sociale fondamentale, che univa gli uomini in uno spirito di fratellanza, più forte e più profondo dei vincoli di ceto in quanto facenti parte di una comunità di liberi ed uguali.
Questa tradizione cristiana ha conferito alla storia dell'Europa una tensione permanente verso i valori della libertà, che hanno potuto confluire nelle ideologie liberali e democratiche.
D'altra parte la divisione che ha la propria base nell'organizzazione europea degli stati sovrani, formatasi dopo la rottura dell'unità medioevale, ha sempre minato l'unità della cultura europea. Il grande problema dell'unificazione si pone nei suoi problemi attuali alla rivoluzione francese, e non risolti, dalla rivoluzione Russa, nell'affermazione dei tre principi basilari quali la libertà, la democrazia, ed il socialismo, che trasformarono la struttura interna degli stati, mentre il popolo continuò ad essere escluso dal controllo delle politiche internazionali. In un mondo diviso in stati sovrani, nel quale la politica internazionale si basa sull'uso della forza, o sulla minaccia, e non sul diritto, l'antagonismo ha finito col prevalere sulla collaborazione tra gli Stati. Da questo insieme di situazioni in difesa dei singoli poteri, le correnti rivoluzionarie scaturite in Europa all'insegna di una vera ispirazione internazionale, sono state costrette a rinunciare ai loro principi di internazionalità.
Malgrado tutte le correnti politiche che hanno definito nemico lo "straniero", si tende a concepire l'appartenenza al genere umano, in particolare dopo la sconfitta avvenuta del nazionalismo più esasperato con l'avvento della seconda guerra mondiale.
Il federalismo sembra offrire quegli strumenti istituzionali per superare i limiti dell'internazionalismo.
Le prospettive di una unificazione federale oggi all'ordine del giorno in Europa, permette di creare le condizioni sulla base di istituzioni politiche, e quindi con il sostegno del potere, l'unità nella diversità, affermata dalla cultura, ma mai realizzata in maniera sostanziale e completa. Desideriamo affermare che la ricerca dell'unita
attraverso l'economia di uno stato, non rappresenta il modo democratico per raggiungere quell'obbiettivo, al contrario la scelta dei padri
precursori del federalismo, sta diventando di estrema attualità dopo l'elezione a suffragio universale del parlamento europeo
L'unione Europea è diventata nel secondo dopoguerra l'indirizzo fondamentale della politica esterna degli Stati, sull'Europa occidentale.Essa segna l'inizio di una nuova fase della crisi dello stato nazionale, caratterizzata, dal prevalere del bisogno di collaborazione politica ed economica tra i governi come divisioni nazionali.
Si tratta di un vero rovesciamento delle tendenze di fondo della storia Europea, così come si sono venute delineando alla fine del XV secolo e si sono mantenute sino alla fine della seconda guerra mondiale.
La base di questa svolta storica sta nell'incapacità degli stati nazionali a garantire da soli la difesa e lo sviluppo economico.
Il tutto consiste nella progressiva estensione del numero dei problemi insoluti sul piano nazionale. Cerchiamo di analizzare i vari passaggi attraverso i periodi storici che partono dal piano Marshall, consistente negli aiuti Americani attraverso l'OECE, per la ricostruzione dell'Europa in cui è significativa la concomitanza di questo evento con la fondazione della NATO e del consiglio d'Europa che diede lo slancio a recuperare l'unità perduta . La seconda fase riguarda la comunità Europea del carbone e dell'acciaio (Ceca) del 1953, e la comunità per l'energia atomica del 1958.
Il secondo punto fu caratterizzato dalla creazione di un esercito europeo, che comprendesse anche la Germania, ma fu osteggiato dalla Francia.
Di grande rilevanza la nascita di una piattaforma a sei stati, dove la crisi dello stato era la più profonda, e che di conseguenza poteva essere la bae di ulteriori progressi sulla via di una più stretta unione.