Toscana: Totaro Rinviato A Giudizio Per Aver "oltraggiato" La Resistenza

[Gianmario]

Fonte: Alleanza Nazionale

TOSCANA: TOTARO RINVIATO A GIUDIZIO PER AVER "OLTRAGGIATO" LA RESISTENZA

Firenze, 12 aprile — «Rispetto la decisione del giudice, ma resto del parere che uno che uccide sia un assassino». Lo ha ribadito il consigliere regionale toscano di Alleanza nazionale Achille Totaro, che questa mattina ha incontrato i giornalisti a Firenze per commentare il suo rinvio a giudizio per diffamazione e oltraggio alla Resistenza nei confronti del partigiano dei Gap Bruno Fanciullacci, che fece parte del comando che uccise il filosofo Giovanni Gentile il 15 aprile 1944. Il provvedimento del Gup del Tribunale di Firenze è giunto a seguito di una querela della sorella del partigiano, Giuseppina Fanciullacci, e delle Associazioni toscane antifasciste. Una querela scattata dopo che cinque anni fa Totaro — all'epoca consigliere comunale in Palazzo Vecchio — nel corso di un intervento in aula definì Fanciullacci «assassino» di Giovanni Gentile. «Non vedo dove sia il reato — ha spiegato Totaro — nel definire 'assassinò l'autore di un omicidio. Per di più il filosofo Gentile aveva 70 anni ed era solo in macchina davanti a casa sua a Villa Montalto, del tutto inerme. Chi gli si è avvicinato, gli ha chiesto se lui fosse il filosofo Gentile e, a risposta affermativa, l'ha ammazzato a colpi di pistola: costui secondo me è un vigliacco. Ebbene, costui era Bruno Fanciullacci. É storia, non volontà di diffamare nessuno».
«D'altra parte — conclude Totaro — i morti non sono di serie A o di serie B a seconda delle loro idee politiche. Allo stesso modo, ritengo che gli omicidi non siano più o meno reati a seconda di chi li commette». Non è di questo avviso la linea degli avvocati dell'accusa. «Mi lascia francamente perplesso ascoltare degli uomini di legge come gli avvocati della signora Giuseppina Fanciullacci e delle Associazioni toscane antifasciste giustificare l'omicidio di Gentile affermando che, in quel contesto, il vecchio filosofo essendo fascista doveva aspettarsi di essere un obiettivo dei Gap. In tutta questa vicenda — prosegue Totaro — nessuno ha mai messo in discussione il fatto che sia stato Fanciullacci a premere il grilletto contro Gentile. Semplicemente, quell'atto compiuto in quel momento storico è stato definito come prevedibile e giustificabile quando non esaltato come gesto eroico. Io non ci sto. Se questo principio viene fatto passare, allora diviene pericolosamente estensibile a molti attentati degli anni scorsi. Io continuo a ritenere che togliere la vita con le armi a una persona indifesa sia tecnicamente un vile assassinio».
Così, per ribadire la sua posizione, venerdì 15 aprile, nel 61? anniversario dell'uccisione di Gentile, Achille Totaro e una delegazione fiorentina di An, alle ore 12, si recheranno a rendere omaggio alla memoria del filosofo sul luogo del delitto, a Villa Montalto, in via del Salviatino 6. Sempre venerdì prossimo, a partire dalle ore 21, presso l'Hotel Londra di Firenze (via Jacopo Da Diacceto 16), si terrà una manifestazione dal titolo «Ricordiamo Giovanni Gentile nell'anniversario del suo vile assassinio: dopo 61 anni la giustizia italiana processerà chi ha avuto il coraggio di chiamare 'assassinò chi lo uccise».

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era ora si merita l'ergastolo

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chi, Totaro?