Da "laPadania" di oggi
L’annuncio del premier
2006, Berlusconi resta in campo
«Contratto con gli italiani rispettato, mi tocca candidarmi di nuovo alle prossime politiche»
Contratto con gli italiani, elezioni regionali, tasse, calcio: è stato un Silvio Berlusconi a tutto campo quello ospite ieri sera del programma di Bruno Vespa “Porta a porta”, che come prima cosa ha voluto sgombrare il campo da ogni dubbio sul prossimo candidato premier della Cdl.
«MI TOCCHERA’ RICANDIDARMI»
«Siamo messi benissimo sul contratto firmato con gli italiani. Siamo avanti sull’adempimento degli impegni previsti», ha spiegato il premier, assicurando che tutti gli impegni assunti con la firma del contratto con gli italiani sono stati onorati fino ad ora. «Ahimè, sarò costretto a ripresentare la mia candidatura per aver bene operato», ha quindi dichiarato con un velo di ironia Berlusconi. Il presidente del Consiglio ha risposto così ad una specifica domanda di Bruno Vespa e ha confermato che sarà lui il candidato premier nel 2006, ricordando inoltre che nel 2001 «per la prima volta una coalizione ha presentato un programma con sanzione in caso di mancata realizzazione degli impegni presi».
GIÙ TASSE E BALZELLI
Il premier ha poi affrontato uno degli argomenti che più gli stanno a cuore: le tasse. «Spero di poter cancellare l’ultima aliquota entro il prossimo anno», ha annunciato nel corso della trasmissione, rivendicando il successo della riduzione della pressione fiscale e ribadendo che l’obiettivo resta «di avere solo tre aliquote che si fermano a quella del 39%».
Berlusconi ha detto che tutto ciò avverrà «rispettando i parametri del 3% previsto da Maastricht, a differenza di quanto fatto da Francia e Germania». Secondo Berlusconi, tuttavia, non è possibile giungere alla riduzione secca al 23 e al 33% a causa della situazione economica «creatasi con l’11 settembre, più le due guerre e il generale andamento dell’economia». Quanto all’Irap, «è stata introdotta dalla sinistra - ha spiegato Berlusconi - Siamo l’unico paese ad averla. Credo che sia un’imposta negativa. C’è l’intenzione sicuramente di ridurla progressivamente». Berlusconi non ha però fornito alcuna indicazione sui tempi per ottenere questo risultato.
UN MILIONE E MEZZO DI POSTI DI LAVORO
Berlusconi ha anche rivendicato il merito del governo di aver raggiunto e superato il milione di nuovi posti di lavoro. Non solo: «abbiamo quasi quasi raggiunto» l’obiettivo di creare un milione e mezzo di nuovi posti di lavoro, ha affermato il presidente del Consiglio, sottolineando che 800 mila posti di lavoro sono «nuovi di zecca» mentre 600 mila sono «lavoratori in nero regolarizzati». In totale, ha aggiunto, sono stati dunque creati un milione e 400 mila nuovi posti di lavoro. Per quanto riguarda le grandi opere, ha aggiunto Berlusconi, l’opera realizzata dal governo «sarà il segno più forte che lasceremo a chi verrà dopo di noi». «Certamente - ha detto il premier - arriveremo sopra il 40% del piano iniziale».
ITALIA PAESE VIRTUOSO
«Il debito pubblico che abbiamo lo abbiamo ereditato e abbiamo intenzione di ridurlo fortemente. Era al 124% del Pil, l’abbiamo portato al 105%. Intendiamo procedere con privatizzazioni e cessioni per portarlo entro la legislatura sotto il 100%: cambia molto, esteticamente», ha agginto Berlusconi nel corso della trasmissione. L’Italia dunque “paese virtuoso” fra i partner europei e titolato più degli altri (Francia, Germania) a chiedere una revisione dei parametri di Maastricht. «Non solo l’1% - ha detto il presidente del Consiglio rispetto alle soglie fissate in sede europea - perché sarebbe solo un palliativo». In particolare il presidente del Consiglio ha citato l’esigenza di dare impulso «agli investimenti nel settore militare” in modo da sopperire anche alla lamentata inferiorità dell’industria bellica europea rispetto a quella degli Stati Uniti».
QUIRINALE? NO COMMENT
«Lei correrà per il Colle?»: arriva a bruciapelo la domanda di un giornalista durante la trasmissione. ma Silvio Berlusconi glissa: «Io credo che mi devo fermare a dove sono arrivato».
[Data pubblicazione: 16/03/2005]