Originariamente Scritto da
THE MATRIX
Circolare numero 76 del 26-5-2009
Quanto costi il lavoro è una cosa sulla quale pare sempre difficile fare chiarezza. Ma ciò che tutti sanno è che il lordo è tanto ma il netto....
Ed ecco qua un esempio che rende bene l'idea:
Il valore nominale di ogni singolo buono o voucher che è pari a 10 euro - fermo restando che è disponibile anche un buono ‘multiplo’, del valore di 50 euro equivalente a cinque buoni non separabili - è comprensivo della contribuzione
a favore del Fondo pensioni lavoratori dipendenti (33%), di quella in favore dell’INAIL 4% e di una quota pari al 5% per la gestione del servizio.
Il valore netto del voucher da 10 euro nominali, cioè il corrispettivo netto della prestazione, in favore del prestatore, è quindi pari a 5,80 euro. Il valore netto del buono ‘multiplo’ da 50 euro, cioè il corrispettivo netto della prestazione, in favore del prestatore, è quindi pari a 29,00 euro.
Si tratta di una circolare INPS a proposito dei voucher , il nuovo modo semplice per prestazioni occasionali, quelle che non superano i 5000 euro lordi, che non pagano irpef e che non danno diritti, nemmeno la pensione visto che non si versa a sufficienza.
Ma certo rimane un mistero perchè per costoro (nel caso di imprese) si debba versare il 33% al fondo pensioni dipendenti visto che non ne usufruiranno.
Detto ciò, mi domando come si combatta il nero con tassazioni di tale portata (42%) su cifre irrisorie.