SULLA CRISI DI GOVERNO SI RAMMARICA CHE NON SIA ATTUATA LA CONTRORIFORMA COSTITUZIONALE
20/04 17:00 - "NON MI POSSO SOTTRARRE ALLA FORMULA DELLA CRISI DI
GOVERNO", SPIEGA AI SENATORI, RAMMARICANDOSI DI NON POTER FARE
COME ALTRI PREMIER EUROPEI (CITA BLAIR E AZNAR) CHE POSSONO
CAMBIARE LA SQUADRA DEI MINISTRI QUANDO SE NE PRESENTA LA
NECESSITA', SENZA "ESTENUANTI PASSAGGI PARLAMENTARI". MA PER
IL FUTURO LE COSE CAMBIERANNO, ASSICURA BERLUSCONI, PERCHE' CON
LA RIFORMA COSTITUZIONALE (QUELLA STESSA RIFORMA SU CUI INSISTE
LA LEGA E CHE SUSCITA LE PERPLESSITA' DEI CENTRISTI E DI PARTE
DI AN) LE REGOLE SARANNO "ADEGUATE".
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Praticamente il nuovo Mussolini sta facendo le prove generali della controriforma costituzionale sulla base dei poteri che essa assegna al premier. Ciampi si è prestato al gioco, non diffidandolo per tempo e poi non obbligandolo alle dimissioni. Non meglio si è comportata l'Unione che si è sbrodolata di chiacchiere non avendo il coraggio di appellarsi alla piazza per far rispettare il parlamento, le istituzioni e la Costituzione di cui si proclama garante.
La "sinistra" borghese non ha ancora capito, non bastandole evidentemente l'esperienza del '22, che i dittatori fascisti si fermano solo con la piazza e con la lotta di classe.
Comunque sia Berlusconi deve dimettersi e devono essere indette subito nuove elezioni.
Che il 60° Anniversario della Liberazione dell'Italia dal nazi-fascismo segni la fine del governo del neoduce Berlusconi.
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