guardate cosa scrive un noto esponente dell'unione nel forum termometro politico....

è questa l'unione tanto paventata da questi illustri comunisti?

...........................................



Burlando Claudio (DS). Ex sindaco di Genova ed ex ministro dei Trasporti, dalemiano di ferro, verrà ricordato, oltreché per le sciagure ferroviarie, per un disastro politico: l'"operazione Sansa". L'astuto siluramento di Adriano Sansa, giudice galantuomo e sindaco onesto e capace dopo gli scandali e i pasticci dell'era Burlando. Sansa viene cacciato dopo un solo mandato per far posto all'ex socialista Giuseppe Pericu. Poi, tre mesi fa, gli offrono una candidatura-foglia di fico per le politiche del 2001. Ovviamente invano.
Vittorioso in Liguria.

Del Turco Ottaviano (SDI). Già segretario confederale aggiunto della Cgil in quota Craxi, poi segretario del Psi postcraxiano. Eletto a Montecitorio con Rinnovamento Italiano, viene subito spedito a presiedere la commissione Antimafia. Per il Polo è una garanzia: insulta la procura di Palermo, soprattutto Guido Lo Forte, e i pentiti, difende Berlusconi e Andreotti (senza dimenticare Craxi e il Caf). Fior da Fiore. "Ci sono assassini (il pentito Salvatore Cancemo, n.d.a.) che, a quattro giorni da un'elezione vinta dal partito d'opposizione (Forza Italia, n.d.a.), vanno in aula e con i tg della sera annunciano che il capo del maggior partito dell'opposizione è un tipo che ha fatto i soldi sistemando il tritolo sotto le auto dei magistrati, accusando di stragismo quel Berlusconi che, con Aznar e Kohl, è alla guida della maggioranza del Parlamento europeo. Oggi capita a Berlusconi, che ha le spalle larghe ed eccellenti avvocati per difendersi. Ma domani toccherà ad altri, a quegli altri che oggi sono al governo. Basta con questi pentiti. Intervengano Ciampi, Violante e Mancino" (20-6-99). "Chi paga le tasse non accetta l'idea di veder poi quei soldi finire nelle tasche di Balduccio Di Maggio" (20-1-98). "Basta con la "memoria a rate" e la "verità a cottimo" dei pentiti. Entro sei mesi dovranno dire tutto ciò che sanno, e poi tacere per sempre" (7-10-99). "Definire pentito un signore (Brusca, n.d.a.) che ha sciolto nell'acido un bambino di 11 anni vuol dire, anche involontariamente, attribuirgli uno spessore morale" (18-2-99). Senza dimenticare il pool di Milano ("Mettere Ilda Boccassini alla procura di Milano è come mettere la volpe a guardia dal pollaio", 1998) e l'adorato Bettino ("Provo vergogna per quello che hanno fatto a Craxi, un uomo che ha onorato l'Italia", 1999). Così lo promuovono ministro delle Finanze del governo Amato. Lui ingaggia subito una battaglia con il Secit, reo di aver lanciato un allarme sull'evasione fiscale. Poi riceve in pompa magna al ministero Luciano Pavarotti, il tenore che risiede a Montecarlo e deve al fisco italiano qualche decina di miliardi, ma vorrebbe patteggiare un congruo sconto comitiva. "Questa notte non ho dormito", confida lui (Del Turco, non Pavarotti) quel giorno, tutto umido, dopo aver stretto le mani del più grosso evasore fiscale d'Italia. Ultimamente Caselli, nel suo libro sugli anni di Palermo, ha ricordato l'amarezza per i continui attacchi di Del Turco. E lui: "Sono critiche che mi fanno onore. (…) Caselli era troppo impegnato a fare altro. (…) Lui doveva fare il testimonial dell'antimafia, la cosa che gli è riuscita meglio durante il suo mandato. Peccato che per questo abbia dovuto fare troppe deleghe ai suoi sostituti e non si è occupato dei processi" (10-3-01). E Del Turco, di chi faceva il testimonial?
Vittorioso in Abruzzo.

Loiero Agazio (Margherita). Ex Dc, ex Polo (Ccd e Cdu), ribaltonista con Mastella & C., è imputato da tre anni per abuso d'ufficio al Tribunale di Roma: aveva messo in piedi un ufficio raccomandazioni con i soldi e le segretarie del Sisde. Ma il processo slitta in continuazione, perché lui non c'è mai: improrogabili impegni di governo. E così, prima ancora della prima sentenza, la prescrizione è già scattata. MicroMega lo scrive e Loieroi risponde offeso. MicroMega lo sfida a rinunciare alla prescrizione: se lo farà e sarà assolto nel merito, faremo campagna per lui. Ma, di fronte a quella offerta, Loiero tace.
Vittorioso in Calabria.