Follini: ''Sì ad un secondo mandato, ma sia innovativo''
Berlusconi: ''Lista dei ministri già da domani''
Il ministro del Welfare Roberto Maroni: ''Premier sa bene cosa vuole la Lega''
Governo, al via consultazioni. Casini: ''Questa maggioranza o elezioni''
Governo, Prodi: ''Meglio il voto''
Roma, 21 apr. (Adnkronos/Mak) - Silvio Berlusconi si è detto ''fiducioso'' sui tempi di soluzione della crisi formale apertasi mercoledì con le sue dimissioni. ''Penso che sarò pronto con la lista dei ministri quando il capo dello Stato scioglierà la riserva'', ha assicurato il Cavaliere facendo sapere che anche sarebbe pronto a presentare l'elenco dei nuovi ministri domani. ''E stiamo risolvendo anche la vicenda Calderoli'', ha aggiunto.
''Vedremo cosa riusciremo a fare. Certo, dobbiamo riuscire a mantenere un equilibrio di presenze tra le varie componenti della coalizione nel governo''. Appare anche l'ipotesi, confermata dallo stesso premier, di un ingresso dei governatori delle Regioni sconfitti alle elezioni scorse, nel futuro esecutivo.
Comunque Berlusconi di una cosa è sicuro: ''C'è un sistema bipolare e che questo sistema ha bisogno di coalizioni che si confrontino. Inoltre, sono convinto che queste coalizioni devono avere un leader, che normalmente è il leader del partito più importante della coalizione''.
''Berlusconi sa bene cosa vuole la Lega per continuare a partecipare al governo''. Così il ministro del Welfare, Roberto Maroni, a margine di una conferenza stampa in via Veneto, ha risposto ai cronisti in merito alle sorti del dicastero delle Riforme. ''In questi quattro anni -spiega- il nostro partito è stato il più leale nei confronti del premier. E Berlusconi conosce bene quali sono le condizioni affinché la Lega continui a essere l'alleato più leale per sostenere il governo e la maggioranza. Ma Berlusconi è il presidente dimissionario. Ed è solo il presidente incaricato a poter dare rassicurazioni. E attualmente non si sa chi sia''.
Per la Lega interviene anche il ministro delle Riforme, Roberto Calderoli, intervistato a 'Batti e ribatti' in onda questa sera alle 20,30 su Raiuno. ''Il fatto che esista il ministero delle Riforme ha un alto valore simbolico, che noi intendiamo rivendicare -sottolinea-. Le riforme sono il nostro Dna e la nostra ragione sociale come movimento politico''.
L'Udc, intanto, dice sì a un Berlusconi-bis a patto che sia realmente innovativo e sottolineando la posizione del partito contraria al trasformismo ma anche al plebiscitarismo. E' quanto ha affermato il segretario del partito Marco Follini, al termine dell'incontro che la delegazione del suo partito ha avuto con il capo dello Stato. ''In una Repubblica parlamentare fondata sulla rappresentanza, qual è la nostra, il governo -ha affermato il leader centrista- risponde al Parlamento e i partiti rispondono agli elettori secondo un vincolo di coerenza. L'iniziativa dell'Udc in questi anni e in questi giorni è stata mirata da un lato ad evitare ogni trasformismo, e dall'altro ad evitare qualunque interpretazione plebiscitaria del mandato elettorale
Il presidente del Consiglio ha incontrato anche il leader di An e ministro degli Esteri, Gianfranco Fini. Il colloquio, fanno sapere da An, è stato ''cordiale e costruttivo''.
Pensa te che razza di voltagabbana.Tutti i partiti di coalizione, con il distinguo di An attraverso La Russa, che afferma , di non aver mai richiesto o messo in discussione Calderoli,precisano e continuano nel balletto del ministero delle riforme.Il premier, si affretta a ribadire che stanno risolvendo il caso Calderoli,ammettendo implicitamente che il caso esiste.