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  1. #11
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    Predefinito Rif: Richiesta e consigli: Mario Farneti

    Citazione Originariamente Scritto da Miles Visualizza Messaggio
    Ringrazio tutti per l'ampia disponibilità e spessore d'analisi.
    Ultima domanda (ma credo che acquisterò a prescindere la trilogia).

    Ma in tutto questo scenario, gli ebrei che ruolo hanno?
    se cerchi una trilogia stile fumetto allora comprali pure
    ma non ti aspettare molto...
    è per nostalgici...cmq meglio di tante altre skifezze Davinciane...
    ripeto un romanzo dove compare Mastella a me fa repapelle:

  2. #12
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    Predefinito Rif: Richiesta e consigli: Mario Farneti

    Citazione Originariamente Scritto da Miles Visualizza Messaggio
    Ringrazio tutti per l'ampia disponibilità e spessore d'analisi.
    Ultima domanda (ma credo che acquisterò a prescindere la trilogia).

    Ma in tutto questo scenario, gli ebrei che ruolo hanno?
    Praticamente nullo. Esiste Israele accanto alla Palestina indipendente, alleato dell'Occidente ma compare solo per essere sbriciolato via dall'Islam. Non sembra che le Leggi Razziali siano state emanate, ma ad esse non ci si riferisce proprio, nemmeno per negazione, quindi può anche essere.
    Comunque sono trattati come un popolo tra i popoli, il motore del complotto internazionale è un altro.
    Attenzione: il primo e il secondo libro sono scritti come li potrebbe scrivere uno scrittore di QUELLA linea temporale, da Fascista per Fascisti.

    Citazione Originariamente Scritto da msdfli Visualizza Messaggio
    ripeto un romanzo dove compare Mastella a me fa repapelle:
    Beh c'è Fini, c'è la Pivetti, c'è Sua Santità Papa Andreotti, ci sono tutti, perché Mastella no, poro...:sofico:
    Ultima modifica di Defender; 28-11-09 alle 01:13
    «Non ti fidar di me se il cuor ti manca».

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  3. #13
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    Predefinito Rif: Richiesta e consigli: Mario Farneti

    Citazione Originariamente Scritto da Defender Visualizza Messaggio

    Beh c'è Fini, c'è la Pivetti, c'è Sua Santità Papa Andreotti, ci sono tutti, perché Mastella no, poro...:sofico:
    era per non avvertire miles di Papa Andreotti

    l'ho detto è come un fumetto

  4. #14
    email non funzionante
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    Lightbulb Rif: Richiesta e consigli: Mario Farneti

    Citazione Originariamente Scritto da msdfli Visualizza Messaggio
    se cerchi una trilogia stile fumetto allora comprali pure
    ma non ti aspettare molto...
    A me sono piaciuti,se non sbaglio dovrebbe uscire anche il 4 volume a breve..certo che per 5 euri non ci si può aspettare molto.
































  5. #15
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    Predefinito Rif: Richiesta e consigli: Mario Farneti

    Citazione Originariamente Scritto da msdfli Visualizza Messaggio
    era per non avvertire miles di Papa Andreotti

    l'ho detto è come un fumetto
    Oddio, Occidente è una cosa, gli Albi sono tutta un'altra...
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  6. #16
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    Predefinito Re: Rif: Richiesta e consigli: Mario Farneti

    Ho trovato oggi (quasi tre anni dopo, minchia) questa intervista di Farneti.


    INTERVISTA A MARIO FARNETI
    di Giuseppe Ruiu e Riccardo Monagheddu




    1) Nella saga di Occidente non compaiono mai i protagonisti storici del fascismo: Grandi, Gentile, Bottai, ecc ecc, come mai?
    Compaiono invece i personaggi (antifascisti) della nostra politica inseriti in un contesto fascista. Ho ritenuto questa operazione più utile di una rivisitazione del regime così com’è stato. Non avrei potuto aggiungere nulla a quanto già detto dalla storiografia circa i protagonisti storici del fascismo, mentre penso ci sia da aggiungere molto altro sui padri dell’antifascismo. A questo proposito mi chiedo se si può parlare, dopo il 1945, della nascita in Italia di una vera e propria società libera, oppure di una involuzione, in un contesto di neocapitalismo di Stato, del regime fascista. Direi che gli effetti di questo processo degenerativo sono evidenti ancora oggi a più di sessant’anni dalla morte del Duce. Parlo del potere clientelare delle lobby economiche, politiche e culturali, espressioni di una società conformista, corporativista e burocratizzata, prigioniera del pregiudizio e del luogo comune, chiusa a qualsiasi istanza innovativa. Perché nessuno dei nostri uomini politici, fino ad oggi, ha pensato di cambiare il primo comma della Costituzione, e scrivere: “L’Italia è una repubblica fondata sulla libertà”? Forse che quella parola scandalosa, libertà, li spaventa?


    2) Che ne pensa del 25 luglio 1943 come tentativo della seconda generazione di salvare e formare un Fascismo maturo che è parente di quello che descrive nella sua trilogia?
    Difficile fare un’analisi di quello che è accaduto dopo il 25 luglio. Certo è che, con la Repubblica Sociale Italiana, si tentò di mettere in atto ciò che il fascismo non era stato in grado di portare a compimento nel ventennio precedente. Lo Stato sociale ideato da Mussolini aveva potenzialmente più efficienza e vitalità del modello comunista che altro non era se non capitalismo di Stato, l’altra faccia del capitalismo liberale. Anche per questo motivo Mussolini fu tolto di mezzo, perché il suo modello socio-economico si dimostrava più evoluto e più umano di quello che i comunisti avevano tragicamente imposto in Russia e avrebbero voluto imporre anche in Italia e anche rispetto al capitalismo liberista colpevole della crisi economica del 1929.


    3) Per lei il Fascismo è erede in senso positivo delle neo gnosi di massa che Eric Voegelin o Carl Schmitt descrivono nei loro trattati di teologia politica? Si è ispirato alla scuola di mistica fascista di Milano? Oppure ai gruppi neopagani in cui si formò Evola? A suo giudizio l'eroismo romaniano dei Tebaldi è la via italica del super-uomo? Può conciliarsi con forme del cristianesimo-cattolico, un neo Costantino giulianizzato?
    Mi sono ispirato ai gruppi neopagani che costituirono l’humus nel quale si sviluppò il percorso culturale e filosofico di Julius Evola. Questo è evidente già dal primo romanzo in cui c’è un richiamo molto preciso alla romanità, ai suoi riti e ai suoi valori. Ciò che il fascismo storico aveva adottato a livello meramente scenografico, ho cercato di acquisirlo come adesione spirituale a un modello sociale, politico e religioso che è alle origini della nostra civiltà. La perdita oggi di ogni riferimento spirituale ai valori fondanti del mos majorum conduce di conseguenza alla perdita di identità del nostro popolo e al suo inevitabile declino. Per quanto riguarda Giuliano Imperatore e il rapporto tra paganesimo e cristianesimo, darò una risposta assai presto attraverso un nuovo romanzo a lui dedicato.


    4) E’ evidente che nei suoi romanzi il Nazismo è totalmente diverso dal Fascismo. Per lei è un archetipo unico, oppure, come appare nella trilogia, semplice rinnovamento di metodi e idee da 'ibridi' come casta che da millenni tenta attraverso gruppi esoterici di manipolare
    le masse e la Storia stessa?

    Fascismo e nazismo non hanno avuto la stessa genesi anche se per alcuni versi hanno punti di contatto, ma questi a favore del fascismo cui il nazismo è tributario. Il nazismo che io rappresento è qualcosa di molto simile ad un parassita che, individuato l’organismo nel quale svilupparsi, vi si insedia e lentamente lo conquista riuscendo addirittura a sostituirsi a lui. Gli ibridi dei miei romanzi non si ispirano ad una ideologia e comunque ad un progetto politico che abbia come scopo il progresso spirituale dell’umanità, ma ad una società di tipo razziale, poiché pur derivando dallo stesso ceppo genetico, appartengono ad un ramo spiritualmente meno evoluto di quello dell’homo sapiens. Impongono perciò la loro potestà servendosi delle ideologie in funzione meramente strumentale e perseguono i loro fini nel solo modo che conoscono: guerra, conquista, sopraffazione. Io non esprimo contro di loro un giudizio di condanna, ma li giustifico, proprio in virtù di questa loro differenza genetica, anche se non reputo auspicabile la loro vittoria. Gli ibridi, però, sono solo un pretesto per introdurre il tema del consumismo e della globalizzazione.


    5) In Nuovo Impero d'Occidente Lei introduce la figura degli ibridi, antichi antagonisti di Atlantide e del genere umano, che hanno la peculiarità di non provare sentimenti come le persone comuni e di essere determinati geneticamente. Esiste una forte somiglianza tra gli ibridi e i rettiliani di David Icke. E' casuale o voluta?
    Conosco le teorie di Icke e non le condivido per un semplice motivo: sono così astruse e a tratti ridicole, da renderle oggetto di derisione. Cosa che potrebbe essere addirittura voluta, proprio per delegittimare le teorie cospirazioniste di ricercatori e divulgatori più seri. Ciò nonostante, non posso negare di averne tratto ispirazione, ma solo per introdurre una metafora, utile a sviluppare una critica del consumismo e della globalizzazione che contengono in sé germi potenzialmente devastanti a livello etico, sociale e politico.


    6) L’incursione nella cosiddetta "Teoria della Cospirazione" è frutto di ispirazione letteraria, magari per dar corpo al sostrato esoterico? Qual è la sua opinione su quel corpus di ipotesi riunite sotto il nome di "Teoria della Cospirazione"?
    Ritengo che la Storia raccontata nei libri di testo, rappresenti solo una minuscola parte della realtà e che la maggior parte degli eventi umani debba essere indagata senza pregiudizi. Bisogna partire dal presupposto che in politica tutto è permesso, non esistono barriere ideologiche quando si deve raggiungere uno scopo; tanto più nel mondo dell’economia e della finanza che oggi domina la politica. Per questo motivo lo studio della Storia dovrebbe partire non dalle cause ma dagli effetti. Come ci suggerisce il Vangelo, l’albero dovrebbe essere giudicato dai frutti che produce. Se consideriamo, ad esempio, gli eventi dell’11 settembre 2001, ci accorgiamo che senza di essi il governo americano, non avrebbe ordinato l’invasione dell’Afghanistan e dell’Iraq, non avrebbe messo le mani sui più grandi giacimenti di petrolio e di gas naturale del mondo, non avrebbe ristretto gli spazi di libertà dei cittadini col pretesto di difenderli dal terrorismo. Chi oggi governa l’America e il mondo come avrebbe potuto raggiungere questi obiettivi senza l’11 settembre?


    7) Il Fascismo della Trilogia di Occidente alla fine di ogni libro è soggetto ad una catarsi, un mutamento per poter sopravvivere nella eroicità, nella sua purezza di movimento. Lei ritiene che il Fascismo storico avrebbe potuto prendere questa strada?
    Come le ho già detto, pur essendo convinto che il fascismo di Mussolini abbia cessato di esistere con la sua morte, ritengo tuttavia che il tipo di società nella quale viviamo rappresenti una forma degenerata di fascismo. Se pensa per esempio a come viene gestita l’informazione nel nostro paese si accorgerà che non è poi dissimile da quella del Ventennio. Non c’è più l’uomo in nero che arringa la folla dal balcone di Palazzo Venezia, ma pur essendo scomparso quell’uomo, la logica del balcone è sopravvissuta ed è degenerata. Si è infatti prodotta una proliferazione di “balconi mediatici”, in cui personaggi per niente eletti dal popolo, a metà strada tra il cortigiano e l’agit-prop, parlano e straparlano attraverso la TV per il solo fatto che “il regime” li delega a farlo, mentre a tutti noi, popolo, consente solo di subirli supinamente. Anche oggi esistono parole d’ordine come ai tempi del fascismo che non vengono più scritte sui muri ma, molto più efficacemente, proclamate nei talk-show, non con lo scopo di informare i cittadini, ma per rassicurarli e addormentarne le coscienze.


    8) Pensa che l'Ucronia possa essere una chiave di lettura, anche critica, del presente?
    Forse è rimasto l’unico mezzo di efficace lettura critica del presente e anche del passato, l’unico modo di reagire al luogo comune e al conformismo. Mio padre antiquario mi insegnò un espediente per scoprire se un pittore era un maestro o un imbrattatele: osservare il quadro rovesciato. La mente umana è portata a correggere le disarmonie che l’occhio le trasmette, ma non possiede gli strumenti per operare la correzione se il contesto non rientra più nei canoni predefiniti dall’esperienza. Perciò quando la realtà viene capovolta, la mente non opera più come filtro e l’errore, la disarmonia, la sproporzione appare nella sua evidenza. Così è nell’ucronia. Capovolgendo la realtà, ciò che sembrava normale ci appare all’improvviso paradossale e cambia radicalmente la nostra visione degli eventi storici e con questi la nostra percezione del mondo.


    10) I nemici degli eroi di Occidente sono spesso personaggi di spicco dell'economia, amministratori delegati o presidenti di multinazionali, e lo stesso Fascismo, attraverso le parole del Duce nel primo libro, si sente messo in pericolo dalla "Globalizzazione" di cui Del Borgo e il Re Carlo Alberto II si sono fatti rappresentanti. Perché questa scelta?
    Non solo il fascismo viene messo in pericolo dalla globalizzazione ma qualsiasi sistema politico tradizionale. La globalizzazione tende all’imposizione del governo unico mondiale, un pericolo per l’umanità. Ne vediamo già i primi rovinosi effetti nella politica dell’Unione Europea, in cui un gruppo di superburocrati non eletti dal popolo e liberi da qualsiasi controllo, emette norme soprattutto di carattere economico-finanziario che restringono gli ambiti di libertà degli individui e dei popoli a favore di gruppi di potere transnazionali.
    Globalizzazione e consumismo hanno costruito una società laica, che, in maniera paradossale, fa del laicismo una religione e impone il dogma del relativismo morale come espressione suprema di libertà, quando invece è strumento di schiavitù e di morte. In un contesto dominato dall’egoismo e dall’edonismo non può e non deve trovare posto e dignità la sofferenza, che, come il benessere, è un diritto e un valore, perché costituisce un itinerario di crescita, di confronto, di comprensione di sé e degli altri. Il relativismo morale e con esso il culto del denaro aprono la strada all’eutanasia, all’aborto, alla distruzione della famiglia tradizionale e allo stravolgimento dei ruoli al suo interno. Da qui, le violenze tra e sui minori di cui siamo testimoni ogni giorno, il diffondersi della droga e la piaga dei suicidi tra i giovani, per non parlare della criminalità organizzata che controlla intere aree del territorio nazionale. E’ la faccia terrifica del consumismo assurto a religione. I supermarket-cattedrali del nuovo culto assediano le città e impongono una liturgia rappresentata dalla pubblicità martellante che obbliga i seguaci ad officiare il rito dallo spendere oltre le proprie possibilità. In un mondo di questo genere non esistono più “cittadini”, ma “consumatori”, e chi non consuma e non s’indebita non ha diritto di esistere. La nuova teocrazia del capitale disgrega le nazioni, sottomette i popoli e rende schiavi gli uomini. E’ assai difficile combatterla perché i centri di potere da cui riceve energia sono mutevoli e proteiformi.


    11) Questa opposizione, oltre alla possibile e interessante via fascista alla contestazione della "Globalizzazione", e tralasciando l'importante aspetto del livello esoterico che sostiene l'azione economica delle multinazionali della saga di Occidente, può essere riportata nel nostro tempo, nel caso in che forme, ed inoltre possiamo considerarla altrettanto significativa per la Democrazia?
    Mussolini aveva già intuito ai suoi tempi che le “democrazie plutocratiche e reazionarie” avrebbero messo fine alla civiltà occidentale europea. Direi che Mussolini - mi si conceda la licenza - fosse un no-global ante litteram. Il suo progetto politico non era però distruttivo e disgregante come quello attuato dai no-global di oggi, ma voleva trasferire il potere dalle mani del grande capitale e quello dei popoli perché questi si affrancassero da ogni tipo di sudditanza materiale e spirituale.


    12) Nel terzo volume della trilogia la catarsi finale si conclude con Romano Tebaldi che ritirandosi a vita privata lascia il titolo di Duce, e con la formazione del Nuovo Impero di Occidente. Agli occhi del lettore sembra definitivamente chiudersi l'epopea fascista. Quanto ha influito in questa scelta l'avversità ideologica con cui alcuni hanno accolto il ciclo ucronico-fascista di Occidente, ovvero quale peso ha avuto questa scelta per le future evoluzioni del prossimo ciclo di romanzi?
    Come ho già detto, io mantengo nei tre romanzi una visione evoliana del fascismo. Esso diviene un utile strumento dei Patres, di coloro cioè che custodiscono la Tradizione di Roma con lo scopo di restaurare l’Impero, che non è mai scomparso, ma che si è reso invisibile agli occhi degli uomini. Per quanto riguarda le critiche, me le aspettavo, ma non mi hanno infastidito né indotto a terminare la saga con il terzo romanzo. D’altronde chi mi ha criticato, spesso non ha letto una riga di quello che avevo scritto o se lo ha letto, lo ha fatto senza liberarsi dai pregiudizi e perciò senza capirci nulla, perché c’è una chiave di lettura dei miei romanzi molto precisa e che penso di aver chiarito quando ho parlato della nostra società come “forma degenerata di fascismo”.


    13) Nel prossimo libro vedremo l'espansione del Nuovo Impero d'Occidente nello spazio?
    Il prossimo romanzo, come le ho anticipato, non apparterrà al ciclo di Occidente, ma a un nuovo ciclo ambientato nel IV secolo dopo Cristo, al tempo di Giuliano Imperatore. Per il secondo ciclo di Occidente i lettori dovranno pazientare. Ho già in mente il titolo e l’ambientazione storica, ma non posso dire di più.


    14) Nel caso dell'introduzione della esplorazione spaziale ci saranno gli alieni, oppure Lei è propenso a vedere l'Uomo come unica specie intelligente dell'Universo come pensava Asimov?
    Sono concorde con Asimov. Non credo negli alieni come forme intelligenti biologicamente diverse da noi come non credo nell’evoluzionismo darwiniano che reputo una scempiaggine di cui molti circoli cosiddetti progressisti si sono serviti e si servono per propagandare ideali di morte, come l’aborto, l’eutanasia, le manipolazioni genetiche.


    15) Ha mai pensato di dare licenza per produrre dei videogame ispirati ai suoi romanzi? A noi personalmente piacerebbe poter giocare un titolo strategico, oppure un gioco di ruolo ispirato alla Saga di Occidente.
    Ho avuto qualche proposta, ma nessuno ancora mi ha sottoposto un progetto. Sarebbe una buona idea, come è stata quella de “Gli Albi di Occidente”, il fumetto ispirato ai miei romanzi pubblicato dalla Cagliostro E-Press.


    16) I libri della Trilogia sono stati tradotti in altre lingue?
    Per il momento non sono stati tradotti. La TEA sta curando invece l’edizione tascabile dell’intera trilogia. Il primo romanzo, Occidente, ha già avuto due edizioni tascabili e, tra gennaio e febbraio 2007, uscirà anche Attacco all’Occidente.

    1) Nella saga di Occidente non compaiono mai i protagonisti sto
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