La comunità ebraica internazionale si augura che Benedetto XVI continui la lotta all'antisemitismo. Il Centro Wiesenthal non perde tempo e ricorda al mondo che Ratzinger da piccolo militò nella Gioventù Hitleriana... lo vogliono nero, questo Papa
La comunita' ebraica internazionale ha salutato con favore l'elezione di Joseph Ratzinger al soglio pontificio e si e' augurata che Benedetto XVI segua le orme di Giovanni Paolo II nella lotta contro 'antisemitismo.
"E' ben noto che Benedetto XVI e' un amico del popolo
ebraico" ha detto Israel Lau, rabbino capo di Tel Aviv, "spero e prego che segua il percorso tracciato dal suo predecessore.
L'ultima volta che l'ho incontrato, a New York, parlo' molto energicamente contro l'antisemitismo".
In Israele si e' diffusa la convinzione che l'origine tedesca di Ratzinger sara' una delle molle che con piu' forza lo spingeranno a combattere ogni forma di intolleranza. "Data la sua esperienza storica" ha detto il ministro degli Esteri, Silvan Shalom, "speriamo che mantenga l'impegno assunto dalla Chiesa a combattere contro l'antisemitismo, per il iavvicinamento tra il Vaticano e Israele e tra il popolo ebraico e i cattolici".
Alle sue parole hanno fatto eco quelle di Abraham Foxman, capo della Anti-defamation league. "Dal nostro punto di vista e' importante che sia un Papa europeo" ha detto Foxman, "perche' reca con se' la memoria e la coscienza della dolorosa esperienza degli ebrei d'Europa nel ventesimo secolo".
Piu' cauta la presa di posizione del Centro Simon Wiesenthal di Los Angeles, che ha messo in evidenza la militanza di Ratzinger nella gioventu' hitleriana. "Da bambino crebbe in una famiglia anti-nazista, nonostante cio' fu costretto a a entrare nella gioventu' hitleriana" ha detto il rabbino Marvin Hier, "e sebbene non ci sono prove che abbia commesso alcun crimine, l'appartenenza a un gruppo simile non e' certo qualcosa che si vuole mettere in luce".