Missione in Italia per il fondo cinese
La data è stata fissata: gennaio 2010. I vertici del fondo sovrano China investment corporation (Cic) verranno in Italia all'inizio dell'anno prossimo in una missione dedicata, per esplorare le potenzialità di investimento a lungo termine nel mercato italiano. Si tratta della prima visita ufficiale di alto profilo in Italia di questo giovane fondo sovrano cinese, istituito nel settembre del 2007 per gestire circa 200 miliardi di dollari di riserve in valuta.
La decisione che ha gettato le basi per questa «grande missione italiana» è stata presa nel corso della recente visita a Pechino del ministro dell'Economia Giulio Tremonti: lo scorso venerdì il numero uno del Mef ha incontrato oltre al presidente del Cic, Lou Jiwei, anche la "mente operativa" del fondo, il vice-presidente e direttore generale Gao Xiqing. Dalla riunione, secondo quanto riportato da fonti del Tesoro, è emerso chiaramente l'interesse del fondo sovrano cinese per uno sbarco di un "certo livello" in Italia. Il Cic effettua operazioni di grandi dimensioni, prevalentemente nel settore delle utilities e delle infrastrutture, senza però rilevare quote di maggioranza. «Non siamo entrati nello specifico», ha detto il ministro Tremonti al termine dell'incontro. Esclusa quindi, in via ufficiale e ufficiosa, la conferma di un presunto interesse del Cic nell'Enel. Gao Xiqing tuttavia nel dettaglio c'è entrato, chiedendo al ministro informazioni specifiche e dirette - «molto approfondite» - sulla Cassa depositi e prestiti: come funziona, qual è la sua missione, chi sono i suoi azionisti.
L'interesse del Cic nella Cdp è presto spiegato. La Cassa depositi e prestiti ha fondato a inizio anno, assieme alla cassa francese Cdc, la tedesca Kfw e la Bei, il "club degli investitori di lungo periodo" per riunire attorno allo stesso tavolo gestori di grandi patrimoni pubblici che guardano al lunghissimo periodo e mirano a rendimenti non elevati ma sicuri. Tra i nuovi membri di questo speciale club spicca la China development bank, la cdp cinese che nelle scorse settimane ha firmato un protocollo d'intesa con la Cdc francese: questo accordo-quadro di cooperazione economica favorisce il cofinanziamento di progetti, tra i quali è già in pista un fondo per il sostegno e la ricapitalizzazione delle piccole e medie imprese francesi.Il presidente della Cdp Franco Bassanini è stato contattato dalla China development bank, che sta valutando un simile investimento o accordo in Italia. Che il fondo Cic si stia muovendo sulle stesse linee è uno sviluppo naturale, a conferma l'interesse della Cina verso l'Italia.
In una recente intervista Gao Xiqing ha esaltato le virtù dei sistemi con alto tasso di risparmio, come quello cinese e giapponese, e ha espresso perplessità sulla sostenibilità di sistemi come quello Usa che spendono i soldi delle generazioni future. Il fatto che l'Italia abbia sofferto meno di altri Stati occidentali in questa crisi, anche grazie al basso debito privato, è una storia positiva che può varcare i confini della Cina: in quanto all'elevato debito pubblico dell'Italia, risulta in aumento la quota dei titoli di Stato italiani acquistati da grandi investitori cinesi.
I contatti tra Cic e Italia sono stati avviati circa un anno fa ma sono stati sporadici, tecnici e sono avvenuti nel contesto di tour europei. I tempi sono ora maturi per una missione dedicata. Il ministero dell'Economia e il fondo cinese hanno poco più di un mese per mettere a punto la tabella di marcia della missione del Cic in Italia, che salvo imprevisti si terrà il prossimo gennaio. Il fondo cinese prima dello scoppio della crisi ha investito 5 miliardi di dollari entrando nel capitale della banca d'investimento Usa Morgan Stanley: la perdita immediata è stata ingente, ma il Cic valuta i suoi investimenti su un arco temporale di 50 anni e va al di là degli alti e bassi dei corsi azionari. Non è escluso quindi che tra gli investimenti appetibili in Italia, oltre ad Enel ed Eni, possano esservi anche nuove iniziative tremontiane, come la Banca del Sud o il nuovo fondo in equity per la patrimonializzazione e aggregazione delle Pmi.
Missione in Italia per il fondo cinese - Il Sole 24 ORE