25 Aprile 1945-2005: 60° della Liberazione d'Italia

[Gino Cerutti]

Originally posted by Thomas Aquinas
Ricordiamo che i partigiani comunisti non caddero per la libertà, ma per un altro genere di negazione di essa. Non caddero per abbattare una ideologia, ma presi e mossi da una ideologia avversa.
Questo vale solamente per gli ideologizzati.

Ricordiamo questa importante data, senza la retorica delle tifoserie di destra o di sinistra, con grande rispetto per i morti dell'una e dell'altra parte, consapevoli della grande grazia della liberazione dalle ideologie di destra.

Si è riconosciuta da parte di Dreyer la buona fede di alcuni repubblichini. E mi sta bene. Anche se avrebbero proprio dovuto avere il prosciutto sugli occhi...
Vogliamo riconoscere la buona fede di molti che combattereno con le Brigate Garibaldi? Che non potevano conoscere i crimini di Stalin?
Ciao
F.

[Thomas Aquinas]

Io non sto dicendo chi è colpevole e chi è innocente, dico solo che molti tra i partigiani, mica tutti, combattevano per la liberazione, augurandosi paradossalmente che essa venisse meno in un'altra modalità.

[Gino Cerutti]

Originally posted by mariaclaudia
Dall'omelia di mons. GIacomo Biffi per il 40 anno dalla liberazione, con una piccola nota mia: la liberazione senza gli Americani sarebbe stata impossibile. La Resistenza militarmente è pressochè nulla e anche ideologicamente.. molti diventarono antifascisti per opportunismo e molti autentici antifascisti erano comunisti.. http://www.alleanzacattolica.org/qua...985_biffig.htm

La Resistenza diede vita a zone libere di autogoverno (es. Alba e Ossola). Ha contribuito a tenere forze tedesce e fasciste lontane dal fronte. Non è poco.

[Dreyer]

Che la Resistenza fosse fenomeno minoritario, perlomeno nella sua versione armata, è cosa nota, così come l'apporto decisivo della V armata angloamericana fu fondamentale per la nostra liberazione.

Tuttavia ciònon diminuisce il valore e l'erosimo dei partigiani, molti dei quali crudelmente torturati tacquero per non compromettere altri compagni e praprarono così le basi per la nuova Italia.

[codino]

Originally posted by Thomas Aquinas
Io non sto dicendo chi è colpevole e chi è innocente, dico solo che molti tra i partigiani, mica tutti, combattevano per la liberazione, augurandosi paradossalmente che essa venisse meno in un'altra modalità.

E invece é venuta meno in una terza modalitá, la piú pericolosa e subdola di cui, molti, nemmeno si accorgono.

E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna

[Caterina63]

..concordo sul commemorare il 25....ma attenzione ci sono aspetti e risvolti della medesima medaglia che vanno appurati.......

Senza nulla togliere nè togliere i meriti a nessuno....occorre però dire la verità che la Resistenza di matrice Cattolica FU PERSEGUITATA ANCHE DALLA RESISTENZA COMUNISTA, ma figuriamoci se questo lo vengono a dire.....

Per una certa chiarezza che si sta facendo, mi sento di ringraziare il quotidiano AVVENIRE
www.avvenire.it

che da tempo sta pubblicando quanto segue:

La resistenza e le morti dimenticate

Tornano alla ribalta gli eccidi di sacerdoti e credenti da parte dei partigiani "rossi" subito dopo la guerra. A quelle morti, spesso dimenticate, Avvenire ha dedicato un'inchiesta.

se andate in alto dentro il sito troverete nel "Dossier" tutta la documentazione........
Cito per ora solo questo passo dall'articolo di Gennaio

Ancora nel 1982 un sacerdote e storico imolese, don Mino Martelli, che aveva pubblicato una sua ricerca documentatissima e precisa (Una guerra e due resistenze, Paoline 1976) ancorché quasi ignorata dai cattolici e vituperata dai comunisti, sentì definire «insensato e provocatorio» l'intervento in cui ricordava i martiri cattolici durante un dibattito sulla Resistenza.

E replicò sul giornale locale:

«Benedetti compagni comunisti, imborghesiti ma ancora irrimediabilmente staliniani, che vedono sempre in chi dissente dalle loro idee un insensato provocatore, se non proprio un "nemico del popolo" da eliminare! Beati e miti agnellini, primi della classe del partigianesimo nostrano, ma, a mio "insensato e provocatorio" parere, del tutto fuori dall'orbita resistenziale!... I partigiani comunisti innocui e umanitari, indulgenti e idealisti nell'ottica staliniana, mai torsero un capello ad alcuno. Non hanno mai odiato e mai razziato, mai minacciato, mai terrorizzato, mai torturato neppure un passerotto. Spedirono solo in Paradiso con un bel rosario di piombo durante e dopo la guerra, presumibilmente 110 sacerdoti, l'ultimo dei quali nel 1951 per via diretta dalla Toscana… A quanto mi consta né i partigiani democristiani (80.000 in Italia), né i repubblicani, né i socialisti, né i liberali hanno continuato a sparare dopo la guerra. Solo i comunisti - non tutti per fortuna - hanno abbondantemente e impunemente ucciso anche nel dopo guerra e fino al 1951».
..........

Amici....se non ci mettiamo in testa che QUALSIASI MEMORIA vogliamo fare NON può essere strumentalizzata politicamente perchè NON ci sono nè vinti...nè vincitori.....la "pace" che la politica di sinistra italiana sarà sempre FALSA......altro che bandiere arcobaleno......Da una parte invitano e REGALANO queste bandiere...dall'altra si battono per eliminare il vero simbolo della Pace IL CROCEFISSO...e sono favorevoli all'aborto......

Una vera MEMORIA deve essere evangelica......va presa e presentata con il Vangelo davanti....altrimenti è solo utopia ed è solo illusione....

Fraternamente Caterina

Ringraziamo gli americani per averci liberato.

Dal '45 siamo tutti più liberi.

Come gli iracheni.

[bianconero (POL)]

Originally posted by antonio
mah...il nazifascismo allora c'era..le ADM in IRAQ, assunte come motivo dell'aggressione all'IRAQ , no.
e non venitemi a dire che la guerra e' stata fatta per liberare il popolo iracheno, suvvia...
primo perche' Saddam e' sempre stato lo stesso..una creatura pienamente funzionale agli interessi USA , anche quando in passato spargeva i gas e, successivamente, le congratulazioni di DOnald Rumsfeld...
secondo..perche' ,stranamente, una tale sollecitudine non e' stata adoperata nei confronti di altri popoli evidentemente ritenuti meno meritevoli di essere liberati dal gioco di analoghi regimi, magari alleati delgi Stati Uniti...
quindi assimilare i responsabili di ABu Gahib e di Guantanamo e chi ha raso al suolo Falluja ai liberatori del 1945 ..non e' altro che una mediocre opera di propaganda.

Gli americani sono intervenuti in Europa solo quando hanno visto a rischio i propri interessi, nè più nè meno di quello che è successo con l'Iraq. E non dimentichiamo che anche Hitler e soprattutto Mussolini godevano inizialmente di notevoli simpatie oltremare. Quindi questo paragone non mi sembra solo una mediocre opera di propaganda.

[Mappo]

L'argomento di questo 3d è il 25 aprile ed è talmente ricco di aspetti da non aver bisogno di collegarlo all'attualità (vedi liberazione/conquista dell'Irak - a seconda dei punti di vista).
Sul perchè gli americani si trovino in Irak ognuno di noi può avere la sua interpretazione, e solo il tempo aiuterà a capire meglio chi non ha verità precostituite pro o contro gli USA. Resta il fatto che faremmo un tremendo oltraggio alla memoria di tutti quegli americani ( e ovviamente tutte le altre nazionalità) morti per liberare l'Italia. A pochi km da casa mia ai Falciani c'è un grande cimitero di guerra americano, vi assicuro che visitarlo e poi sentire discutere sull'Irak e far paragoni fra il 45 e oggi fa sentire male.

[Dreyer]

Ovviamente, ieri a Milano la commemorazione ufficiale ha visto la presenza di ben 4 (quattro) Tricolori in una marea di bandiere con la falce e martello, noto simbolo di pace (perpetua).

Registrata anche l'esplosione di un petardo davanti alla vetrina di un negozio di D&G, vetrina frantumata e colpevoli- ovviamente- rintracciati nell'area comunista dei centri sociali.