Zena,Originally posted by ZENA
Anche a me il 25 aprile sembra ormai una festa strumentalizzata. Indecente l'attacco velato di Ciampi a una riforma democratica della Costituzione che ne approfondisce i valori ispiratori. Del resto come definire tutti coloro che, in barba alle più note teorie liberali sulla perfettibilità di ogni testo fondamentale, si oppongono a variare nell'unico modo possibile e storicamente testato l'ordinamento di un paese preda da 60 anni di partitocrazia e malgoverni?
Un ultimo appunto: il 25 aprile dovrebbe riunire tutti coloro che si riconoscono nella democrazia liberale. Molti comunisti non mi sembrano nel posto giusto. Ma è una semplice opinione.
almeno tu attacchi il Ciampi che c'è e non te ne inventi uno a cui mettere in bocca parole che non direbbe mai.
Sul posto dei comunisti rispetto al pensiero liberale ti invito a leggere Piero Gobetti e il suo dibattito "Sotto la Mole" con Antonio Gramsci e a ricordare le figure di Umberto Terracini e Giorgio Amendola. Il movimento operaio ed il ruolo del partito comunista nella recente storia italiana non sono suscettibili di una banale interpretazione. A differenza dei movimenti analoghi di altri paesi, e magari non solo per merito loro, si trovarono tra coloro che edificarono la democrazia politica in questo paese e tentarono di dare corpo ad una democrazia economica responsabile.
Furono altri a ritrovarsi, e non solo per il loro demerito, ad essere alleati della barbarie nazista e ad insistere, anche per orgoglio e per un disperato senso dell'onore, in quella scelta.
In quel frangente storico i comunisti furono difensori di un ordine democratico e, nel nostro paese, ne furono trasformati oltre ad ogni loro aspettativa. Lo stesso ordine accolse gli eredi di un esperienza sciagurata, consumata nella nostra storia e nel nostro paese, e li consegnò al ruolo futuro di legittimi protagonisti della democrazia italiana.