25 APRILECONTRO TUTTE LE BASI MILITARI, CONTRO TUTTI GLI ESERCITI"PACE TRA GLI OPPRESSI, GUERRA AGLI OPPRESSORI"

Come anarchici e libertari, in questi anni abbiamo sempre indicato nella mobilitazione dal basso contro la militarizzazione del territorio, la pratica più efficace per opporsi alla guerra permanente. E da Aviano, a La Spezia, da Livorno a Rimini, siamo stati protagonisti di momenti importanti di mobilitazione. Per questi motivi siamo anche presenti in questo 25 aprile di lotta contro la base americana di Campo Darby. Noi crediamo che la lotta contro la guerra debba essere una lotta radicalmente antimilitarista ed anti-capitalista, cioè deve mettere in discussione le basi profonde su cui poggia la nostra società. Noi crediamo che non si possa contare su chi oggi si accredita come pacifista, ma che ieri, non più di 5 anni fà, era in quel governo D'Alema che bombardava la Yugoslavia. Noi crediamo che bisogna opporci ai guerrafondai che sono al governo, ma prepararci anche a continuare la mobilitazione quando il prossimo governo, qualunque esso sia, continuerà la stessa politica imperialista e militarista, magari in forma più occulta e velata. Noi crediamo che di fronte al sangue che scorre a fiumi nell'Irak schiacciato sotto il tallone del militarismo USA, non si possa invocare l'ONU né la famosa "legalità internazionale". La legalità non è altro che la legittimazione formale della legge del più forte e non c' è molta differenza tra i bambini che muoiono sotto i bombardamenti "multilaterali" in Afghanistan e i bambini che muoiono sotto i bombardamenti "unilaterali" in Irak. Ma crediamo anche che non si possa nemmeno dare il nostro sostegno alle bande armate reazionarie che scorrazzano in Irak , le quali più che una lotta di liberazione nazionale stanno conducendo una vera e propria guerra inter-etnica. Per fortuna in Irak non esistono solo le bande di tagliatori di teste di cui ci parlano i mass-media, ma esiste anche una opposizione popolare che con diverse sfumature si riconosce nello slogan "Né con gli USA, Né con l'integralismo islamico", come ad esempio la Federazionedei Consigli Operai e dei Sindacati, l'Unione dei disoccupati irakeni e il movimento femminista irakeno organizzato, che si oppongono all'occupazione militare praticando una lotta sociale, di classe e culturale. Lotta sociale e di classe per l'appunto. L'opposizione alla guerra e alle basi militari deve sapersi inserire in un più ampio conflitto sociale contro lo Stato ed il Capitalismo. Opporsi alla base di Campo Darby può essere efficace solo se si coinvolgono, i lavoratori, i giovani, gli sfruttati del nostro territorio, non certamente i consiglieri regionali o i parlamentari "illuminati" e "pacifisti". Un opposizione dal basso autogestita e autonoma dai partiti istituzionali che leghi la questione di Campo Darby ai problemi sociali del territorio. Un opposizione che critichi ferocemente il militarismo come ultima conseguenza di una società fondata sulla gerarchia e sulla sfruttamento economico.
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