Una fonte Usa anticipa i risultati dell'inchiesta, ma restano le divergenze
sulla velocità dell'auto e sulle comunicazioni fra Italia e Usa
Calipari, soldati Usa non colpevoli
"Procedure eseguite alla lettera"
Per la commissione i soldati hanno rispettato le loro consegne
Sgrena: "Uno schiaffo al Paese e anche al suo governo"


Nicola Calipari
WASHINGTON - La commissione militare americana, incaricata di indagare sull'uccisione di Nicola Calipari, ha stabilito che i soldati che hanno ucciso il funzionario del Sismi, e ferito la giornalista Giuliana Sgrena, sono da considerare "non colpevoli" per quanto accaduto, perché "seguirono alla lettera le consegne". Ma l'Italia non ha accettato queste conclusioni. Lo ha detto oggi, al Pentagono, una fonte militare Usa che vuole mantenere l'anonimato. Al tavolo comune d'indagine partecipano anche due funzionari italiani.

"Gli Stati Uniti - ha aggiunto la stessa fonte - sono pronti a diffondere il rapporto, ma l'Italia ha altre domande da porre". Secondo l'informatore, le posizioni di Stati Uniti e Italia divergono in merito alla velocità alla quale procedeva il veicolo su cui viaggiavano i due italiani, e al contenuto delle comunicazioni intercorse tra funzionari italiani e americani prima del tragico episodio.

"I soldati - ha detto la fonte americana - hanno solo rispettato alla lettera le procedure standard assegnate ai militari di guardia a un checkpoint, dunque non sono colpevoli".

Lo scorso 4 marzo, i militari americani spararono ad un checkpoint contro l'auto, guidata da un altro agente italiano, a bordo della quale c'erano Nicola Calipari con la giornalista del Manifesto, Giuliana Sgrena, appena liberata dopo il sequestro da parte della guerriglia irachena, diretti verso l'aeroporto di Bagdad.

"In questo modo sembra che si voglia addossare tutta la colpa agli italiani, e questo rappresenta uno schiaffo anche per il governo italiano": così Giuliana Sgrena ha commentato, in una intervista al Tg3, le anticipazioni sull'esito dell'inchiesta.